Questo articolo di Sriman Madhava Smullen è apparso nel giornale Friend of the BBT in Febbraio 2009 e contiene la storia di questo sito.
Visione spirituale : portare i libri di Prabhubada in braille
Luca Pistolese non ha avuto un inizio facile nella vita. Nato prematuro, fu messo nell'incubatrice per custodire il suo fragile corpo. Ma un malfunzionamento della macchina causò il rilascio di troppo ossigeno nella camera, bruciando i suoi occhi. Luca sarebbe stato non vedente a vita.
Il buio era totale, avviluppandolo sia fisicamente che spiritualmente. Da giovane provò a scacciarlo studiando diversi testi sulla spiritualità ma lo lasciarono solo insoddisfatto e confuso.
Tutto cambiò quando un giorno Luca incontrò un devoto ISKON che gli presentò una copia de “La Bhagavad-gita così com'è”.Alla fine la luce risplendette nella sua vita. La sua missione era stata trovare risposte combinando saggezza da ogni religione, ma quando il suo amico gli lesse la Bhagavad-gita, realizzò ciò di cui aveva bisogno - tutto era proprio là, in quelle pagine. E così nel 1996 Luca si unì al tempio ISKON a Roma.
Stando di fronte ai divini Radha e Krishna Luca si sentì male. Li voleva vedere ma non poteva. E non c'era niente che potesse farci. Notando questo, Madhusevita Dasa (BBT Trustee per L'Italia) lo avvicinò. “Più importante del vedere Krishna - disse - è agire in modo tale che Krishna veda te”.
Fu un momento di svolta per Luca. La vera visione -capì- era il servizio devozionale. Fu così che cominciò a considerare Madhusevita Dasa come il suo Guru. Più tardi fu iniziato e ricevette il nome Lilasuka Dasa.
Il grande amore di Lilasuka continuavano a essere i libri di Prabhupada e si convinse che non sarebbe stato l'unico a trarne benefici. Voleva che l'oscurità che avviluppa ogni altra persona non vedente nel mondo fosse scacciata dalle loro glorie. “Oh infallibile Govinda -pregò da solo al tempio un giorno- ti prego di permettermi di dare ad altri il nettare che io gusto quando sento le storie delle tue gesta, che possano anche loro essere felici come me”.
Come la Brahma-samhita - un altro dei libri preferiti da Lilasuka - dice, il Signore Govinda soddisfa tutti i desideri dei suoi devoti. Poco tempo dopo aver meditato su questo suo obiettivo, Lilasuka incontrò Renata Arlini, una discepola di Paramahansa Yogananda.Quando le diede tutti i volumi del Srimad-Bhagavatam, le piacquero così tanto che lesse ogni volume e quando finì , divorò anche il Caitanya Caritamrta e la Bhagavad-gita.
Constatando che aveva la stessa fame di libri di Prabhupada quanto lui, Lilasuka le chiese di aiutarlo a realizzare il suo sogno di rendere i libri di Prabhupada disponibili per i non vedenti. Lei accettò e con i fondi che donò Lilasuka fu in grado di assumere professionisti per tradurre i libri di Prabhupada nell'alfabeto Braille. Tristemente Renata morì solo pochi anni dopo nel 2001. “Era timida e non voleva credito per il progetto -ricorda Lilasuka - Lei si considerava solo una serva di Srila Prabhupada e dei devoti”.
“Spero che questo farà piacere a Srila Prabhupada e al Signore Govinda - Lui che è l'unica autentica visione della realtà , che è felicità che non svanisce mai e che distrugge l'oscurità della cecità.”
Madhusevita autorizzò il progetto e dal 1998 tutti i libri di Prabhupada in Italiano furono trascritti in JAWS per MSDOS, l'unico formato disponibile per Braille al tempo.
La fondazione Ezio Galiano ( www.galiano.it ) una biblioteca online laica per non vedenti, li tenne con qualche successo. Ma Lilasuka non era soddisfatto. “La distribuzione era molto limitata perché le persone che scaricavano questi libri, di solito li avevano trovati per caso- pochi visitatori del sito vennero esclusivamente per i libri di Prabhupada” disse. E naturalmente erano soltanto in Italiano, limitando ulteriormente il pubblico. Decisi che dovevo realizzare un sito esclusivamente Vaishnava per i libri, dove sarebbero stati disponibili sia in Inglese che in Italiano”.
Ma non era un compito facile. Nel 1999 Internet era quasi inaccessibile ai non vedenti. Le connessioni erano lente e instabili, e i programmi Braille compatibili erano spesso deludenti. Lilasuka capì che avrebbe dovuto aspettare che la tecnologia evolvesse.
Sarebbe stata una lunga attesa. Ma Lilasuka non perdette la fede. Continuò a pregare che il suo sogno si realizzasse un giorno e si tenne occupato traducendo la rivista “Back to Godhead” in Braille per la Fondazione Ezio Galiano.
Finalmente nel 2005 la soluzione arrivò. La nuova versione dello screen reader JAWS fino ad allora disponibile solo in MSDOS, era compatibile con Windows. I non vedenti usavano una barra di Braille sulla loro tastiera per leggere lo schermo del computer con l'opzione di sentire una sintesi vocale leggere il testo con loro.
“Però quella non era la fine delle nostre sfide - dice Lilasuka - il sanscrito pose il problema più difficile perchè JAWS non include i diacritici sanscriti o i drivers di voce corretti. Finimmo con il dover rimuovere i diacritici e tenerci una sintesi vocale che pronunciava il sanscrito in qualche modo incorrettamente. Ma abbiamo in programma nel futuro di mettere un audio in sanscrito letto dai devoti.”
Il problema successivo fu trovare un webmaster per mantenere il sito gratuitamente - non c'erano più fondi per pagare nessuno. Ancora una volta lo sforzo di Lilasuka sembrò benedetto. Un suo buon amico che era ben disposto verso la coscienza di Krishna si propose volontario per il lavoro e presto il sito di Lilasuka www.sathyaananda.it trovò la sua via online.
Operativo dal 6 gennaio 2009 il sito include tutti i libri di Prabhupada in Italiano e Inglese. Sono disponibili per non vedenti in Braille, con audio sintetizzato, e perfino una versione speciale per palmari. è solo l'inizio, ma Lilasuka è positivo sul futuro. Un picco di 140 persone hanno scaricato libri dal sito il giorno dell'inaugurazione e un motore di ricerca presto attirerà più traffico. Inoltre ci sono piani di tradurre i libri in Braille in quante più lingue possibili iniziando dallo spagnolo.
“Questo servizio ha dato significato alla mia vita-dice Lilasuka - non è facile essere non vedente. Per una persona che può vedere, è difficile capire quanto siano difficili per noi le cose che per loro sono facili. Per esempio, se l'inglese non è la nostra prima lingua, si può andare in biblioteca e fare un corso. Ma per noi non è la stessa cosa. Tutto deve essere appropriato e compatibile con la nostra condizione”.
“Ma grazie a Madhusevita Prabhu e a tutti i devoti e gli altri che ci hanno aiutato in questo progetto, siamo stati in grado di aiutare non vedenti a vedere” conclude.
“Spero davvero che questo faccia piacere a Srila Prabhupada e al Signore Govinda - Lui che è l'unica autentica visione della realtà, che è felicità che mai svanisce, e che distrugge l'oscurità della cecità.”