Biblioteca (lettura pubblicata dalla BBT the bhaktivedanta book trust international)



Ritorno a Krishna

La rivista del movimento Hare Krishna

volume 11 n. 6

novembre-dicembre 1999

Dio è luce. L'illusione è tenebre. Dove c'è Dio non c'è illusione.















Sri Krsna, la Persona Suprema, insieme alla Sua eterna compagna Radha, è la fonte dell'intero mondo materiale e spirituale.

Sri Caitanya Mahaprabhu, la più magnanima incarnazione di Krsna. Egli ha diffuso il canto del mantra Hare Krsna.

I discepoli di Srila Prabhupada diffondono i Santi Nomi di Krsna attraverso la danza e il canto pubblico.



Sua Divina Grazia
A. C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada

Acarya fondatore dell'Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna

Srila Prabhupada è arrivato dall'India in Occidente nel 1965, all'età di sessantanove anni, per concretizzare la richiesta del suo maestro spirituale: diffondere la Coscienza di Krishna in tutto il mondo.
In dodici anni ha pubblicato più di sessanta volumi di traduzioni e commenti degli antichi testi vedici, ora distribuiti in tutto il mondo in circa quattrocento milioni di copie.
Viaggiando in Europa, Americhe, Asia, Australia e Africa, Srila Prabhupada ha fondato templi, scuole, centri culturali e comunità agricole.
Ha lasciato questa Terra nel 1977 a Vrndavana, in India, il luogo più caro a Krishna.











La Rivista del Movimento Hare Krishna

RITORNO
A KRISHNA

FONDATA NEL 1944

FONDATORE (sotto la direzione di
Sua Divina Grazia Sri Srimad
Bhaktisiddhanta Sarasvati Prabhupada)
Sua Divina Grazia
A. C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada

DIRETTORE RESPONSABILE:
Alida D'Ambrosio  Ali Krsna devi dasi

AMMINISTRAZIONE:
Nimai Pandita dasa

ABBONAMENTI:
Visnupriya devi dasi

Per informazione sugli abbonamenti contattare la B.B.T. Italia - Ufficio Abbonamenti  Strada Bonazza, 12  50028 Tavarnelle Val di Pesa (FI)  Tel. (055)8076414 - Fax (055)8076630.

PRONUNCIA: La traslitterazione dei termini in sanscrito di questa rivista è stata eseguita secondo il metodo adottato internazionalmente: a si pronuncia a chiusa; â si pronuncia a lunga e aperta; î si pronuncia i lunga; û si pronuncia u lunga; c è sempre dolce; j si pronuncia g dolce; r si pronuncia ri; s si pronuncia sc come in scena; altrettanto s ma più sibilante; h è sempre aspirata. Krsna si pronuncia Krishna (sh è sc dolce); Caitanya si pronuncia Ciaitanya.

NOMI SPIRITUALI: I membri dell'Associazione Internazionale per la Coscienza di Krsna ricevono uno dei nomi di Sri Krsna o di un Suo devoto, seguito da suffisso dasa al maschile e dasi al femminile che significa servitore o servitrice. Per esempio, il nome Krsna dasa significa servitore di Krsna.

© Bhaktivedanta Book Trust  Tutti i diritti riservati

RITORNO A KRISHNA  Pubblicazione registrata presso il tribunale di Milano N° 199 del 13/03/89

Vol. 11 N. 6 - novembre-dicembre 1999

Fotolito: Scriba, FI.

Stampa: Zincografica Fiorentina, Pontassieve, FI.

Sped. in Abb. Post. Comma 20/C Legge 662/96 Filiale Firenze










SOMMARIO

CAITANYA MAHAPRABHU:
RADHA E KRSNA INSIEME
Una lezione di Srila Prabhupada

IL SOGNO PIU' CARO DI SRILA PRABHUPADA
Intervista ad Ambarisa Dasa

UN TEMPIO PER IL PROSSIMO MILLENNIO
di Abhirama Dasa

SRIMAD BHAGAVATAM
Vedere il mondo come energia Divina

A BENEFICIO DI TUTTI
I Principali aspetti del Tempio di Sri Mayapur

UN PELLEGRINAGGIO
OCCIDENTALE A MAYAPUR
Luoghi dello Spirito

IL CENTRO DELL'ATTENZIONE:
RADHAMADHAVA
di Jananivasa Dasa

CALENDARIO VAISNAVA
Festività, Ricorrenze, Celebrazioni

FESTA DELLA DOMENICA















CAITANYA
MAHAPRABHU

Radha e Krsna insieme

Una lezione data a Mayapur in India, il 25 marzo 1975
da Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada,
Fondatore Acarya dell'Associazione Internazionale per la Coscienza di Krsna

vande gurun isabhaktan
isam isavatarakan
tatprakasams ca tacchaktih
krsnacaitanyasamjnakam

_Offro i miei rispettosi omaggi ai maestri spirituali, ai devoti del Signore, agli avatara del Signore, alle Sue espansioni plenarie, alle Sue energie e al Signore primordiale stesso, Sri Krsna Caitanya".
Il Signore Caitanya è Krsna stesso. Questo fu affermato da Sarvabhauma Bhattacarya che compose cento versi per glorificare il Signore Caitanya, ma poiché Caitanya Mahaprabhu stava interpretando il ruolo di un devoto, Egli gettò via i versi "Oh questo non è per Me". Tale era l'umiltà di Caitanya Mahaprabhu. I devoti però sanno che Sri Caitanya Mahaprabhu è Krsna stesso: mahaprabhu sricaitanya, radhakrsna naha anya. "Sri Caitanya Mahaprabhu non è nient'altro che Radha e Krsna nello stesso corpo". All'inizio c'era Krsna; poi Krsna si è diviso in due: Radha e Krsna. Ed infine Essi si sono di nuovo uniti. Questa unione è Sri Caitanya Mahaprabhu. La conclusione dei Goswami, i più importanti discepoli del Signore Caitanya, è che Krsna è uno. Non ci sono rivali per Krsna. Dio è uno: ekam brahma dvitiyam nasty. Non ci possono essere molti Dei. Quando Dio o Krsna vuole provare piacere Egli manifesta la Sua potenza di piacere e quella potenza è Radharani. Come gli sastra (le scritture) insegnano, saktisaktimatayor abhedah: "Non c'è differenza tra l'energia e colui che possiede l'energia". Sakti significa "potenza" e Saktimat "colui che possiede la potenza". Così Radha e Krsna sono uguali. Non c'è alcuna differenza fra Loro. Il sole offre un buon esempio. Il sole è quello che possiede la potenza ed il suo splendore è la potenza. Così c'è calore nel sole e c'è anche calore nel suo splendore. C'è luce nel sole e c'è anche luce nel suo splendore. Pertanto, per quanto riguarda calore e luce, il sole ed il suo splendore sono qualitativamente uguali. La temperatura del sole però è differente da quella del suo splendore. Esiste così una differenza quantitativa. Ciò costituisce il principio fondamentale della filosofia del Signore Caitanya: acintyabhedabheda. Acintya significa _inconcepibile", bheda significa "differenza", e abheda significa "non differenza". Questo rappresenta completamente la situazione: c'è un solo Dio ma Egli ha espanso se stesso in molti modi (eko bahusyam). E queste espansioni sono tutt'uno con Lui ed allo stesso tempo differenti da Lui.
La filosofia acintyabhedabheda è qui descritta nel primo verso della Caitanyacaritamrta. Krsna Caitanya Mahaprabhu si espande come gurun, i maestri spirituali. Il maestro spirituale è direttamente Sri Caitanya Mahaprabhu. Saksaddharitvena samastasastrair uktah: "In tutti gli sastra il guru è accettato come Krsna". Così quando offri devozione ed ossequi al guru, tu li offri a Krsna. Il guru non pensa di essere Krsna, ma raccoglie i servizi devozionali dei discepoli e li offre a Krsna. Questo è il procedimento. Non possiamo avvicinare Krsna direttamente; dobbiamo avvicinarLo attraverso il guru. Tasmad gurum, prapadyeta jijnasuh sreya uttaman. L'ingiunzione degli sastra è che si dovrebbe avvicinare un guru in grado di accettare il servizio del discepolo e trasferirlo alla Persona Suprema. Perciò la prima offerta di ognuno è per il guru vande gurun.



IL COMPITO DEL GURU

Il compito del guru è quello di chiedere devozione per il Signore Supremo. Nella Bhagavad-gita (18.66) Krsna dice: sarvadharman parityajya mam ekam saranam vraja: _Lascia ogni attaccamento materiale e abbandonati a Me". Nel mondo materiale abbiamo creato così tanti cosiddetti doveri. Questa è la nostra malattia. Sociologia, comunismo, nazionalismo, internazionalismo, questo "ismo" quello _ismo", molti, molti doveri abbiamo creato. Essi però sono tutti materiali. Perciò per la Sua misericordia senza causa Krsna discende per insegnarci il nostro vero dovere. La vita umana ha significato per una sola cosa: athato brahma jijnasa, indagare sulla Suprema Verità Assoluta; ma l'uomo ha creato così tanti "ismi". Questa è la sua sfortuna. Nella forma umana la natura ci dà l'opportunità di indagare sulla Verità Assoluta. Noi abbiamo l'intelligenza per ricercare in questa direzione, mentre i cani ed i gatti non ce l'hanno. Gli alberi, i vegetali, le forme di vita acquatiche, gli animali, le bestie, gli uomini, su 8.400.000 forme di vita, solo l'uomo civilizzato può indagare sulla Suprema Assoluta Verità. E' un'opportunità così rara.
Poiché siamo parti di Dio, abbiamo costituzionalmente le Sue qualità ma in misura infinitesimale. A causa però del nostro contatto con la materia, queste qualità sono ora ricoperte da varie designazioni. E' questa la nostra malattia materiale. Quando l'oro è ricoperto dalla sporcizia non mostra le sue qualità. Similmente, poiché siamo coperti dalle designazioni materiali anche noi non mostriamo le nostre qualità divine. In realtà noi siamo piccoli Krsna, molto piccoli. Poiché siamo parti di Krsna siamo della stessa qualità. Ora però questa qualità è coperta e la copertura ha vari nomi  socialismo, comunismo e così via. _Io sono indiano", "Io sono americano", "Io sono indù", _Io sono musulmano", "Io sono bianco", "Io sono nero". Tutte queste designazioni celano la nostra vera natura di servitori di Krsna. E' compito del guru spazzar via queste designazioni, queste cose senza valore. Perciò noi offriamo innanzi tutto i nostri ossequi al guru perché egli è il rappresentante di Krsna. Krsna dice: _Lascia ogni altra forma di religione ed abbandonati a Me". Questo è il vostro vero dovere. Krsna però non ci obbliga. E neppure per richiesta di Krsna noi abbandoniamo le nostre designazioni. Krsna dice: _Arrendetevi a Me" ma ad eccezione dei Pandava e di pochi altri devoti, in pratica nessuno ha preso sul serio il Suo invito.



IL VERO KRSNA

Ciò accadeva cinquemila anni fa, che dire di oggi? Attualmente così tanti eruditi discutono sulla Bhagavad-gita, ma senza mettere in rilievo Krsna. Quello è il loro compito. Questi demoni stanno insegnando la Bhagavadgita ma senza Krsna. Nessuno dice ciò che Krsna vuole: sarvadharman parityajya mam ekam saranam vraja. Krsna vuole che ognuno semplicemente si arrenda a Lui, ma questi cosiddetti eruditi alterano il significato delle Sue parole in vari modi sviando l'attenzione delle persone nel modo più insensato. Molti di voi provengono dai paesi occidentali. Ebbene per lo meno negli ultimi duecento anni la Bhagavad-gita è stata popolare in Europa ed in America, almeno tra gli eruditi, i teosofi ed i teologi, ma nessuno ha compreso Krsna. Questo è il problema. Però negli ultimi, diciamo, cinque o dieci anni, poiché abbiamo presentato Krsna come è veramente, è diventato molto facile per voi capirLo. Il vero Krsna. Prima di questo, tutto quello che era stato presentato su Krsna era adulterato e pertanto non efficace. Perciò se voi spingete questo movimento presentando Krsna com'è veramente, avrete successo. E non appena Lo altererete i vostri sforzi falliranno; non funzionerà. Tu puoi essere un ottimo erudito o un famoso politico, non per questo riuscirai a capire cosa è Krsna. Come Krsna dice nella Bhagavad-gita (7.25), naham prakasah sarvasya yogamayasamavrtah: "Io non rivelo Me Stesso a chiunque rimanendo nascosto dalla Mia energia illusoria". In altre parole, se voi inquinate Krsna, Egli non si rivelerà mai a voi. Per la grazia di Krsna avete potuto prendere rifugio ai Suoi piedi di loto. E' una grande fortuna per voi. Perciò non adulterate Krsna. Questo è ciò che vi chiedo; cercate di comprendere Krsna com'è veramente. E per aiutarci a comprendere ed avvicinare Krsna, Krsna stesso è apparso come Sri Krsna Caitanya Mahaprabhu. La Sua vita ed i Suoi insegnamenti sono contenuti nella Caitanyacaritamrta. Caitanya significa _spirituale, vivente". Poiché Caitanya Mahaprabhu è Krsna, ciò significa che Krsna è la suprema forza vivente. Noi respingiamo la cosiddetta teoria scientifica secondo cui la vita ha avuto origine da sostanze chimiche. Abbiamo impegnato i nostri studenti scienziati a dimostrare che la vita non proviene dalla materia, ma piuttosto dal Supremo Spirito Krsna. Uno studente ha già scritto un piccolo libro, Le basi scientifiche della Coscienza di Krsna, e stiamo per pubblicare un altro libro. Qual'è il titolo?
Un devoto: La vita viene dalla vita.
Srila Prabhupada: Si, la vita proviene dalla vita. Questa è la realtà. Queste cosiddette teorie scientifiche secondo cui la vita proviene dalla materia sono tutte sciocchezze. Noi tutti abbiamo avuto modo di sperimentare che cos'è la forza vivente e che cos'è la materia inerte. Krsna definisce la forza vivente nella Bhagavadgita (2.20), na hanyate hanyamane sarire: "La forza vivente non muore dopo l'annullamento del corpo". Quando noi siamo vivi, il nostro corpo si muove e noi possiamo percepire la presenza della forza vivente. Quando vediamo un corpo morto che non si muove, dovremmo chiederci: "Perché questo corpo si muoveva prima ed ora non si muove più?" Se noi semplicemente riflettiamo su queste due diverse condizioni possiamo capire che cos'è la forza vivente. Non è difficile. Basta fare questa riflessione: "Ora la forza vivente ha lasciato questo corpo che pertanto non si muove più ed e solo materia inerte. La Caitanyacaritamrta parla della forza vivente, non della materia inerte. Dovremmo sempre ricordare questo. Ora, il guru fa parte di questa forza vivente e così pure ne fanno parte il Signore Stesso, le Sue incarnazioni, le Sue Espansioni, i Suoi devoti e le Sue energie interne. Tutte queste entità sono sulla piattaforma spirituale, parti della forza vivente (caitanyasamjnakam). Pertanto Krsna Caitanya o Sri Caitanya Mahaprabhu è la personificazione di tutte le forze viventi. Sfortunatamente le persone confondono Krsna Caitanya Mahaprabhu con un devoto ordinario, un sadhu o uno yogi. Questo è sbagliato. Caitanya Mahaprabhu è l'originale forza vivente, Krsna. Sarvabhauma Bhattacarya aveva compreso il Signore Caitanya come Egli è veramente e così pure Srila Rupa Gosvami. Nello stesso modo i seguaci di Rupa Gosvami e di Sarvabhauma Bhattacarya tutti compresero Krsna Caitanya Mahaprabhu. E per chi comprende o segue il sentiero tracciato da Krsna Caitanya Mahaprabhu, Krsna è molto facile da ottenersi. Tutto questo è descritto nella Caitanya-caritamrta.



LA MISSIONE DEL SIGNORE CAITANYA

Così Sarvabhauma Bhattacarya descrive la missione di Caitanya Mahaprabhu:

vairagya-vidyanijabhaktiyoga-
siksartham ekah purusah puranah
srikrsnacaitanyasariradhari
krpambudhir yas tam aham prapadye

Qui Sarvabhauma Bhattacarya afferma che Sri Krsna Caitanya è purusah puranah Krsna l'originale Personalità di Dio. Perché Krsna Caitanya è apparso? Sarvabhauma dice: vairagya-vidya... siksartham: per insegnare il distacco e la conoscenza del servizio devozionale. Poiché siamo qui a soffrire a causa di così tante designazioni, per la Sua grande misericordia Sri Krsna Caitanya Mahaprabhu è venuto per liberarci da tutte queste sciocche designazioni. E la via da seguire passa attraverso vairagyavidya. Raga significa _attaccamento materiale" e vairagya _libertà dagli attaccamenti materiali". Dobbiamo abbandonare questi attaccamenti privi di valore. Come riuscire a fare questo nella nostra vita quotidiana, come amare Krsna, come avvicinarLo, tutto questo ci viene insegnato da Sri Krsna Caitanya Mahaprabhu. Il Signore Caitanya è descritto nell'undicesimo canto dello Srimad-Bhagavatam come krsnavarnam tvisakrsnam. Krsnavarnam può significare o "chiunque appartenga alla stessa categoria di Krsna" oppure "chiunque è sempre occupato a parlare di Krsna", e tvisakrsnam significa "di carnagione non scura". L'unica occupazione del Signore Caitanya è quella di descrivere Krsna e la Sua carnagione non è scura. Krsna ha molti colori, uno dei Suoi colori è pita, cioè dorato. Per questo il Signore Caitanya è conosciuto come l'avatara dorato. Inoltre, sangopangastraparsadam: "Il Signore Caitanya è sempre accompagnato dai Suoi intimi associati". Tali associati sono qui descritti nel primo verso della Caitanyacaritamrta i guru, i devoti del Signore, le Sue incarnazioni, espansioni ed energie. Dovete studiare la Caitanya-caritamrta. Seguendo le orme del nostro Guru Maharaja, Bhaktisiddhanta Sarasvati Thakura Prabhupada, abbiamo pubblicato questa edizione accuratamente commentata in lingua inglese. Non esiste altra edizione della Caitanyacaritamrta con un commento così minuzioso come questa. Ciò può essere compreso da uno studente avanzato. Chiunque può diventare avanzato. "Avanzato" significa quanto meno essere in grado di capire che Krsna è la Suprema Personalità di Dio. Se voi semplicemente comprendete questo  Krsna è la Suprema Personalità di Dio  allora voi siete avanzati. Non è molto difficile. Tutta la letteratura vedica ha lo scopo di far comprendere Krsna. Che cosa significa questa comprensione? Che Krsna è la Suprema Personalità di Dio. Se voi vi persuadete di questo, allora il vostro studio dei Veda è perfetto. Nella Bhagavad-gita (7.7) Krsna dice: mattah parataram nanyat kincid asti dhananjaya: "Mio caro Arjuna, non esiste autorità, persona o verità che Mi sia superiore". Se voi avete semplicemente fede in queste parole di Krsna, voi diventate avanzati nella Coscienza di Krsna. Potete credere ciecamente o dopo un attento studio. Non ha importanza. Sia che tocchiate il fuoco senza accorgervene sia che lo facciate di proposito, vi brucerete. Nello stesso modo anche se ciecamente voi accettate Krsna come la Persona Suprema, voi diventate avanzati. Credetemi: se semplicemente avete questa convinzione: "Si, Krsna è la Suprema Personalità di Dio", voi siete studenti avanzati nella vita spirituale. Tutte le persone associate con Sri Krsna Caitanya  Sri Nityananda, Sri Advaita, Gadadhara, e Srivasa  sono tutt'uno, nel senso che sono tutti interessati nel diffondere la coscienza di Krsna. Sri Krsna Caitanya Mahaprabhu, la Suprema Personalità di Dio, vi è impegnato personalmente e Sri Nityananda Prabhu, Sri Advaita Prabhu, Srivasa e Gadadhara Lo stanno aiutando.



QUALIFICAZIONE DEL GURU

Per avvicinare queste cinque supreme personalità voi avete bisogno dell'aiuto di un guru. Perciò si offrono al guru per primo rispettose preghiere: vande gurun. La parola gurun è al plurale perché vi sono molti guru. Tuttavia i guru sono uno. Per esempio, Krsna ha molte forme, ma questo non significa che Egli sia molteplice. No, Krsna è uno. Allo stesso modo, ci sono molti guru ma la loro filosofia deve essere unica: insegnare a ciascuno che Krsna è la Suprema Personalità di Dio. Questa è la prova che un guru è genuino. Se qualcuno va insegnando qualcos'altro, qualche sciocchezza, allora Egli non è un guru. Com'è stabilito negli sastra:

satkarmanipunovipro
mantratantravisaradah
avaisnavo gurur na syad
vaisnavah svapaco guruh

Un brahmana di solito è molto esperto nel cantare i mantra vedici e nel comprendere i tantra (riti) e così via. Questa è la prova per un brahmana: essere veramente istruito. Se però egli non conosce che cosa è Krsna oppure se non è un devoto di Krsna, allora non può diventare un guru. Invece anche se uno proviene da una famiglia di mangiatori di cani, i più degradati fra gli esseri umani, può diventare un guru se Egli è un Vaisnava, un devoto di Krsna. Pertanto il guru è molto importante perché egli ha accettato Krsna come la Suprema Personalità di Dio, ha visto la verità e sta insegnando la pura Coscienza di Krsna. Questa è la prova per un guru autentico. Il guru autentico non proclama di essere Krsna Lui stesso, ma piuttosto sollecita porta a porta: "Per favore diventa un devoto di Krsna". Questo è ciò che distingue un guru autentico.
Vi ringrazio molto.















Interviste

IL SOGNO PIU' CARO
DI SRILA PRABHUPADA

Un discepolo accoglie la sfida del maestro spirituale
di soddisfare un suo difficile ordine.

Ambarisa Dasa (Alfred Ford) è il pronipote di Henry Ford. Egli fu iniziato da Srila Prabhupada nel 1971.

Ritorno a Krsna: Qual'è il tuo rapporto con il Progetto Mayapur?
Ambarisa Dasa: Mi è stato chiesto di essere il presidente onorario della campagna per la raccolta di fondi ed io sono felice di portare ad essa tutto quello che posso.
RaK: Come si inserisce nella tua vita il progetto Mayapur?
AD: Mayapur è uno dei principali compiti della mia vita. Srila Prabhupada mi ha chiesto di occuparmi solo di pochi progetti e tra essi io considero il progetto Mayapur come il più stimolante. Esso stimolerà sia me sia l'ISKCON a continuare a crescere. Io lo attendo con ansia.
RaK: Che cosa ti ha detto Prabhupada su Mayapur?
AD: Srila Prabhupada mi ha parlato molte volte di Mayapur. A Detroit nel 1976 mi chiese di collaborare al finanziamento del progetto non solo con donazioni personali, ma anche uscendo per aiutare nella raccolta dei fondi e coinvolgere altre persone.
RaK: Raccogliere fondi può essere difficile. Cos'è che ti fa attendere con ansia la raccolta dei fondi per Mayapur?
AD: Spero che riusciremo a raccogliere molto denaro in Occidente da un gruppo di persone del tutto nuovo. Io penso che le persone ricche ed influenti, stiano aspettando un progetto come questo. Le persone in Occidente sono molto desiderose di spiritualità. Dopo molti anni di prosperità si sono resi conto che il loro livello di felicità in realtà non è aumentato. Le persone cercano qualcosa di nuovo, di diverso, perché non si sentono più attratte dal livello materiale. In tutta la mia vita ho potuto sperimentare che disporre di molti mezzi materiali non dà felicità. Le persone intelligenti se ne stanno rendendo conto. Ovviamente c'è la tendenza a non dare importanza ai valori spirituali, ma vi sono ancora settori della popolazione desiderosi di spiritualità.
RaK: Che cosa intendi dire col non dare importanza ai valori spirituali?
AD: C'è una tendenza generale verso valori spirituali ed etici meno impegnativi. I media la definiscono _emergente devianza verso il basso". Ne è un esempio quello che è accaduto recentemente alla Casa Bianca. Il Kaliyuga avanza, eppure questa preziosissima conoscenza della Coscienza di Krsna è facilmente accessibile. L'ISKCON è stata limitata ad un numero molto ristretto di persone, ma ora il mondo è diventato molto più interconnesso. Perciò noi possiamo fare una grande impressione al mondo, anche da Mayapur. Ci saranno sempre i materialisti, ma noi dovremmo essere capaci di offrire sollievo a tutti coloro che soffrono a livello spirituale ed emotivo.
RaK: Ma le persone ricche ed influenti in Occidente, non saranno portate a vedere il progetto Mayapur come lo scopo di una setta?
AD: Noi dobbiamo insegnare che la Coscienza di Krsna è una scienza spirituale che si rivolge a tutti. Con le nostre svariate comunità internazionali, siamo in grado di dimostrarlo facilmente. Siamo stati tolleranti. I devoti sono stati disponibili a parlare con le altre organizzazioni religiose. Così ci ha istruito Srila Prabhupada. Sebbene sentiamo di avere la verità assoluta, non rifiutiamo di confrontarci con nessuno. Vediamo che gli altri ricercatori religiosi sono su posizioni costruttive e noi li incoraggiamo.
RaK: In che modo il progetto Mayapur metterà in evidenza questa ampia visione spirituale?
AD: Con la scienza, la grandiosità ed il potenziale umano. In occidente talvolta le persone sono rimaste deluse dei templi ISKCON per la loro mancanza di potenziale umano e per non sapere offrire una presentazione bene organizzata della Coscienza di Krsna. A Mayapur però abbiamo molti giovani devoti pieni di energia e questo fà una grande differenza.
RaK: Cos'altro offre Mayapur di diverso?
AD: Mayapur è il luogo di nascita del Signore Caitanya Mahaprabhu, che ha dimostrato che il Vaisnavismo è per tutti. Inoltre, Srila Prabhupada, il grande ambasciatore mondiale del Vaisnavismo, vi ha impegnato molto tempo e molte energie. Egli aveva molte speranze e visioni per Mayapur.
RaK: Nella tua esperienza ultraventicinquennale nella Coscienza di Krsna, hai potuto vedere che l'ISKCON ha avuto molti alti e bassi. Cosa ti rende fiducioso nel progetto Mayapur?
AD: Ho la tendenza a guardare avanti nel tempo per scegliere cosa possiamo fare oggi per rendere il futuro migliore. Possiamo aver commesso alcuni errori, ma non dovremmo arrenderci. Se noi riusciremo a fare di Mayapur un centro capace di attrarre persone a venire ad imparare la Coscienza di Krsna da tutto il mondo, esso diverrà una delle più importanti località del pianeta. Mayapur può attrarre visitatori da tutto il mondo; può diventare una finestra sul mondo spirituale o una via di uscita dal mondo materiale, proprio come un collegamento Internet con il regno di Dio. Krsna non rende le cose così facili da farle diventare a buon mercato. Qualsiasi cosa che ha valore merita una battaglia. La vera vita spirituale non si ottiene facilmente.
RaK: Sembra che tu abbia una sorta di urgenza per questo progetto, perché?
AD: Vedo che il Kaliyuga avanza a grandi passi con le scommesse, l'aborto ed ogni genere di immoralità che si sviluppano ad un livello frenetico. Mayapur può essere una diga contro questa ondata di attività peccaminose. Se noi riusciremo a soddisfare i propositi di Srila Prabhupada, Mayapur diverrà un centro di insegnamento spirituale come nessun altro sulla terra. Visitare Mayapur potrà essere un'esperienza da cambiare una vita. Il visitatore potrà rendersi conto che lui o lei non sono il corpo. I devoti potranno venire e sentirsi potenziati.
RaK: Non ti preoccupa il fatto che Mayapur possa essere sfruttato commercialmente e perdere il suo valore spirituale?
AD: Non sarà mai come Disneyland. Il tempio sarà una meta turistica, perché ogni volta che realizzi qualcosa di grande, attrai l'attenzione. Srila Prabhupada desiderava che questo tempio attraesse le persone ed esso costituirà un impegno continuo per molte generazioni. A parte il tempio però il progetto Mayapur può diventare famoso per tutte le arti Vaisnava  educazione, agricoltura, vegetarianesimo, attività culturali  cioè per tutte quelle cose per cui gli Hare Krsna sono famosi. Credo che gli urbanisti stiano facendo un buon lavoro prevedendo spazi per ogni aspetto di una comunità equilibrata, ivi compresi educazione, commercio e cultura.
RaK: Il tempio di Mayapur, il Tempio del Planetario vedico, colloca una delle parti più controverse dello Srimad-Bhagavatam proprio al centro di tutto. Perché?
AD: Srila Prabhupada era sempre interessato a sconfiggere gli scienziati. Egli giudicava la scienza materialistica riduttiva come una forza diabolica capace di confondere la mente delle persone con l'impersonalismo e l'ateismo. Conseguentemente egli riteneva gli scienziati materialisti una forza da sconfiggere e con audacia sfidava la loro sapienza convenzionale. Srila Prabhupada considerava il Tempio del Planetario vedico come una sfida alla teoria atea del "big bang", dell'evoluzione ed a tutte le altre affermazioni scientifiche materialiste che molti accettano senza porsi domande. In altre parole Srila Prabhupada non vedeva Mayapur in modo settario, ma come un progetto educativo teistico per tutte le persone.
RaK: Che cosa vorresti che diventasse Mayapur?
AD: Mi piacerebbe vedere Mayapur diventare simile a quello che il Vaticano è per i cattolici. Sarà un luogo dove le persone verranno per un'esperienza spirituale, non soltanto per visitare maestosi edifici, ma anche per ascoltare temi filosofici in una buona associazione. Vorrei vedere Mayapur divenire un posto più facile da raggiungere, con attrezzature per rendere confortevole il soggiorno ai visitatori occidentali. Forse ci sarà un aeroporto e un porto per navi da Calcutta. Insomma mi piacerebbe che Mayapur divenisse un luogo sacro famoso a livello mondiale. Le persone vi andranno alla ricerca della conoscenza spirituale e saranno rinvigorite dalle acque del Gange; cresceranno così spiritualmente e lo racconteranno ad altri.
RaK: Realizzare un progetto così importante è davvero una sfida.
AD: Sono così felice che Srila Prabhupada ci abbia lasciato questa sfida. Cosa sarebbe la nostra vita senza di essa? E' molto facile diventare egoista ed occuparsi soltanto delle proprie realizzazioni e della propria famiglia. Il progetto Mayapur ci sfida a fare qualcosa nell'interesse di tutti, ad essere misericordiosi; ci porta fuori dalle nostre case e dai nostri templi per trasmettere al mondo il messaggio di Srila Prabhupada. Per me Mayapur non è solo mattoni e calcina. E' la mia predica, un progetto di predica che durerà migliaia di anni. Costruire Mayapur non sarà facile, anche se disponiamo del denaro. Non è un'impresa materiale; si potrà realizzare solo per la misericordia di guru e Krsna.
RaK: Come si potrà ottenere questa misericordia?
AD: Hai centrato il problema! Devi fare ogni sforzo per ottenerla. Se tu desideri aiutare, in qualche modo Srila Prabhupada ti impegnerà. Ricordo spesso che Srila Prabhupada affermava che lo avremmo soddisfatto collaborando. Se noi, suoi seguaci non collaboriamo come una società, costruire Mayapur richiederà un tempo lunghissimo, se impariamo a cooperare lo potremo vedere realizzato nell'arco della nostra vita.
RaK: E' la dimensione della costruzione che lo rende difficile?
AD: No. E' la dimensione del livello organizzativo. E' l'opera più grande che i seguaci di Srila Prabhupada abbiano mai intrapreso e poiché si tratta di un'impresa spirituale, maya cercherà di ostacolarla ad ogni passo. Eccoci qua, ad oltre vent'anni da quando Prabhupada ci ha lasciato, eppure abbiamo avuto molte deviazioni. Penso che i seguaci di Srila Prabhupada siano stati sinceri nei loro sforzi, ma ci sono state molte prove ed errori inevitabili che hanno causato problemi di capacità e di credibilità.
RaK: A questo punto come ti senti riguardo al progetto?
AD: Vorrei avere più informazioni immediatamente accessibili. C'è una distanza così grande tra qui e l'India. Mi propongo di trascorrere più tempo là in futuro. Ho però piena fiducia in Abhirama (il direttore del progetto) che ha già fatto progettazioni di grandi dimensioni per questo è qualificato per l'esecuzione di gran parte di quest'opera. Inoltre penso che l'ISKCON come società ne sia all'altezza. Abbiamo bisogno di un progetto come questo per unirci, anche se incontreremo molte difficoltà.
RaK: Che tipo di difficoltà?
AD: Potremmo essere noi stessi i nostri peggiori nemici. Per esempio c'è il pericolo di dividerci, evento frequente dopo la scomparsa di un leader religioso. Può andare anche peggio.
RaK: Mayapur può servire a renderci uniti?
AD: Certamente. Non stiamo diventando più giovani e nessuno di noi desidera finire la propria vita senza avere per lo meno ben iniziato a soddisfare l'ordine di Prabhupada di costruire Mayapur. Dobbiamo dividere in categorie i nostri punti di vista differenti, e se lo faremo, ci renderemo conto che le differenze non sono così grandi.
RaK: Hai trovato esempi di questa unità?
AD: Solo nei kirtana, durante le feste. Però lo stesso può accadere con Mayapur.
RaK: Che cosa conferisce a Mayapur un carattere così universale?
AD: Mayapur è il sogno più caro a Prabhupada. Gli acarya immaginarono il progetto Mayapur. Il Signore Nityananda lo predisse. Mayapur è il cuore della nostra eredità, come Roma o La Mecca. Mayapur dovrebbe essere importante per tutti quelli che cantano Hare Krsna.
RaK: E' speso bene il denaro per Mayapur?
AD: E' ben speso certamente. In America la stessa quantità di denaro non basterebbe.
RaK: Prevedi che il tempio richiederà un tempo lungo per la costruzione?
AD: Si tratta certamente di un progetto a lungo termine. E' in questa prospettiva che va visto. Allo stesso tempo una volta che la costruzione è iniziata non si può fermare; si deve mantenere il ritmo della costruzione. Non possiamo lavorare a sbalzi. Altrimenti ci sforzeremo di costruire il tempio per decine e centinaia di anni, proprio come la Cattedrale o il Monumento di Washington. Noi siamo limitati dalla breve durata delle nostre vite, ma, se ce ne rendiamo conto, le cose cambieranno drasticamente. Costruiremo questo tempio in breve tempo, come Prabhupada desiderava.
RaK: Oltre che per il tempio i dirigenti del progetto Mayapur stanno lavorando per attrezzature collettive destinate al territorio circostante. Cosa ne pensi di questo?
AD: Mi fa piacere che i temi ecologici ed altri non strettamente religiosi siano presi in attenta considerazione.
Ciò dà alle persone l'opportunità di investire danaro per beneficiare i più poveri. Una delle tendenze del nuovo millennio sarà la persistente disparità fra ricco e povero. Questa abissale differenza cresce ogni anno per questo le persone tendono ad investire il denaro dove maggiore è la povertà.
RaK: Ma questo non è analogo all'assistenzialismo materialista che Prabhupada criticava?
AD: Non c'è niente di materiale in questo. Mayapur non è una qualsiasi parte del mondo. Vi è apparso Sri Caitanya Mahaprabhu e vi ha predicato Srila Prabhupada. Pertanto aiutare le persone a Mayapur, significa porre il Signore al centro. Se il centro è diverso, anche la coscienza è diversa. Questo è il nostro messaggio: continua nelle tue attività ma poni Krsna al centro.















UN TEMPIO
PER IL PROSSIMO
MILLENNIO

di Abhirama Dasa
[* Amministratore delegato della commissione per lo sviluppo del progetto Sri Mayapur. Gli altri amministratori sono Jayapataka Swami, Akhandadhi Dasa e Naresvara Dasa che sovrintendono al lavoro dei cento attuali elementi del gruppo di progettazione.]



Figure:
(Qui a fianco)
Nityananda Prabhu
dice a Srila Jiva
Gosvami che un giorno a Mayapur sorgerà un tempio meraviglioso.



La visione del progetto Sri Mayapur nasce da un mantra originale (bija) recitato a Srila Jiva Gosvami dal Signore Nityananda, che noi conosciamo come incarnazione del Signore Balarama stesso. Questo mantra, pronunciato cinquecento anni fa, predice l'apparizione di un meraviglioso tempio dedicato al servizio del Signore Caitanya, un tempio destinato ad avere una potente influenza sul mondo.

eka adbhuta mandira ei haibe prakasa
gauranga nityaseva haibe vikasa

"Un meraviglioso tempio apparirà ed impegnerà il mondo intero nell'eterno servizio al Signore Caitanya".

Come le increspature provocate da una pietra lasciata cadere in uno specchio d'acqua si allargano sempre di più, così il Progetto Sri Mayapur dà corpo alle molteplici emanazioni derivanti dall'originale divina vibrazione espressa dal Signore Nityananda.

Srila Prabhupada, il fondatore acarya dell'ISKCON, ci ha portato la filosofia dello Srimad-Bhagavatam, che afferma che il pensiero, lo sguardo e la parola del Signore sono le misteriose cause della creazione. Le parole del Signore, che attivano il processo della creazione, sono
un mantra originale che esprime il Suo desiderio. Poi il compito di organizzare la materia nelle
forme che Lui vuole è realizzato dai Suoi servitori, come il Signore Brahma. Allo stesso modo il
mantra originale del Signore Nityananda rivelò la visione del grande tempio e una successione dei
nostri santi guru ha lavorato diligentemente per creare a questa visione. Srila Bhaktivinoda
Thakura (18381914) ne ampliò la visione in una città tempio con residenti provenienti da tutte
le parti del mondo. Srila Bhaktisiddhanta Sarasvati (18741937) costruì un tempio molto importante nel luogo di nascita del Signore Caitanya. Srila A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada
(18961977) fissò la misura ed i dettagli del progetto del tempio e della città. Egli inoltre acquistò
la terra, posò la prima pietra e destinò i proventi dei suoi numerosi libri al finanziamento della costruzione. Srila Prabhupada ha lasciato ai suoi discepoli il compito di completare il progetto Mayapur. Egli descrisse una luminosa visione del "Tempio del Planetario Vedico", una
costruzione sacra che non solo sarà un luogo di adorazione famoso, ma costituirà anche una
sfida alle ateistiche dottrine attualmente predominanti. Il tempio ospiterà una mostra
dettagliata per illustrare un universo centrato su Dio, favorendo relazioni personali
con il Supremo. Quando una persona onesta e intelligente comprende di essere una
particella nell'universo creato da Dio, egli naturalmente desidera entrare in contatto con questo Dio per capire il suo ruolo nel piano divino. Se voi siete del parere che l'universo possa funzionare senza la mano di Dio o che sia stato creato
da un big bang, allora non avete alcuna idea della realtà. Questo concetto priva
la vostra vita di qualsiasi significato. Il Planetario vedico mostrerà in dettaglio gli
aspetti fisici dell'universo ed il loro rapporto con Dio. Ciò favorirà un senso di
meraviglia verso il creato e verso la mano che c'è dietro. La missione di Srila
Prabhupada era quella di stabilire il metodo migliore per la realizzazione di
Dio in questa età di confusione, cioè la glorificazione dei santi nomi di Dio. La
costruzione di questo tempio serve a rinforzare le basi del suo movimento spirituale e resta come patrimonio della sua opera. Prabhupada chiese ai suoi seguaci di costruire templi. Egli diceva: "Non voglio che le persone dicano che sono venute, che hanno cantato e ballato e che poi se ne sono andate". Egli voleva i templi affinché le persone avessero molte opportunità di servire Dio. La religione del santo nome ha il suo luogo sacro: il luogo di nascita del Signore Caitanya. Costruire un grande tempio qui, in questo punto focale, ha un potenziale enorme per ispirare fede ed entusiasmo nelle persone ovunque. In verità i nostri acarya hanno sostenuto fermamente la costruzione di questo tempio. Cosa sarebbe l'Islam senza la Mecca? Cosa significa San Pietro per i cattolici? Non sono solo costruzioni di mattoni, ma rappresentano il vero spirito di queste religioni e parlano per secoli del valore e della fede dei loro fondatori alle nuove generazioni. Il Tempio del Planetario Vedico sarà una costruzione meravigliosa e stimolante, capace di catturare l'immaginazione del mondo. Non c'è niente di più importante che entrare con gli insegnamenti del Signore Caitanya nella coscienza di tutti. Srila Prabhupada non perse mai il suo senso di urgenza. Tutti i giorni sentiamo parlare di "villaggio globale" e della cultura emergente di un mondo unico. Questo tempio fisserà sulla carta geografica del mondo il messaggio del Signore Caitanya e attirerà a Mayapur una moltitudine di pellegrini per esprimere i loro ringraziamenti ed attingere all'antica saggezza e forza del Vaisnavismo. Parlando a Mayapur nel periodo di Gaura Purnima nel marzo del 1975, Srila Prabhupada paragonò la personalità di Dio alla luna. Parlò del grande compito di estendere il chiaro di luna su tutto il mondo. "Certamente dobbiamo cercare di costruire un bellissimo tempio per Sri Caitanya Mahaprabhu", disse, "e da questo luogo, questa luna Sri Krsna Caitanya Mahaprabhu distribuirà (il Suo messaggio)". Noi crediamo con tutta sincerità che sia il momento di prendere a cuore questa visione di Srila Prabhupada e dei nostri acarya. Non vogliamo perdere questa opportunità. Questo tempio glorioso può essere costruito nell'arco di tempo della nostra vita; abbiamo completato buona parte dei disegni, del progetto e dei preliminari. Siamo pronti per iniziare la costruzione nei primi anni del prossimo millennio. Ora il nostro compito più importante è davanti a noi, comunicare con il mondo e ottenere l'aiuto e il contributo di devoti e di anime pie. Prima dobbiamo costruire questo tempio nei nostri cuori e nella nostra mente. Io provo una grande gioia nell'avere questa opportunità di condividere questa luminosa visione dei nostri santi e guru. Lavorare per la realizzazione del piano del Signore costituisce la più grande avventura e la più grande soddisfazione. Per favore, venite a bordo con noi; abbiamo bisogno delle vostre preghiere e del vostro sostegno. Attualmente abbiamo una squadra di circa cento professionisti e devoti volontari; siamo determinati a portare questa visione dal piano sottile del desiderio a quello grossolano dell'esecuzione. I nostri acarya videro il tempio attraverso la loro visione divina. Ora tutti noi possiamo fare la nostra parte per renderlo concreto sul piano terreno. Il magnifico Tempio del Planetario vedico ha il potere di attrarre anche i più cinici al messaggio del Signore Caitanya. Io so che le future generazioni guarderanno a Mayapur e vedranno Un segnale di speranza anche nell'oscurità di questa età di Kali. E' il momento per ciascuno di noi di fare un passo avanti e di dare un qualche contributo a questa impresa divina. Con il vostro aiuto lo vedremo realizzato.
E' alla nostra portata.

Abhirama Dasa fu iniziato da Srila Prabhupada nel 1970; diresse templi ISKCON in America e in India e nel 1977 servì Prabhupada come uno dei suoi assistenti personali. E' stato un promotore e un operatore di successo di località di soggiorno ed anche il direttore capo di catene di alberghi come Hyatt e Oberoi. Attualmente, impegnato a tempo pieno come direttore del progetto Sri Mayapur, controlla e coordina tutti i capi di dipartimento.







STORIA DEL PROGETTO MAYAPUR

1973: Mentre va avanti la costruzione della _guest house" e del primo tempio, Srila Prabhupada dà istruzioni a Jayapataka Swami a Mayapur di acquistare della terra "per realizzare ad una città spirituale".
197475: Srila Prabhupada pone in rilievo la caratteristica internazionale che vuole dare a Mayapur. Dice ai devoti che la misericordia del Signore Caitanya s'irraggerà da Mayapur e che costruirà "un bellissimo tempio" per il Signore.
1976: Srila Prabhupada spiega la sua visione con maggiori dettagli e con un più forte senso d'urgenza. Formula chiaramente le sue idee per il Tempio del Planetario vedico e parla di attrarre persone da tutte le parti del mondo. Ritorna al tema di una "magnifica città internazionale basata sulla cultura vedica" e parla della necessità di fondi illimitati per la sua realizzazione.
1977: Poco prima della sua scomparsa, Srila Prabhupada approva la costituzione del primo comitato per la progettazione e le indagini a Mayapur. Dirige inoltre i suoi discepoli principali nell'installazione della Divinità di AnantaSesa insieme alla posa della prima pietra del Tempio del Planetario vedico.
19781995: Lo sviluppo del progetto Mayapur è rinviato dopo la scomparsa di Srila Prabhupada, per consentire che tutte le risorse fossero dedicate alla costruzione dei suoi due templi samadhi a Vrndavana e a Mayapur. Quest'ultimo viene aperto al pubblico nel 1995. I lavori di progettazione e le indagini vanno avanti negli anni che intercorsero con il contributo di alcuni dei più famosi architetti in India.
1994: I GBC, il comitato del corpo governativo dell'ISKCON, approvano con entusiasmo un progetto del tempio eseguito da un giovane devoto australiano, Pada Sevanam Dasa. Uno studio di progettazione è aperto a Londra. Dopo quattro anni di lavoro, con il contributo di esperti disegnatori e ingegneri in Inghilterra, i disegni sono stati riportati l'anno scorso in India e il lavoro sta progredendo ad una velocità regolare in un piccolo studio nella zona sud di Delhi. Pada Sevanam Dasa è il capo disegnatore. Lavora con una squadra di sei architetti per completare l'intera progettazione per la fine di quest'anno. Poi inizieranno i lavori sulla base dei disegni esecutivi necessari per la costruzione. Contemporaneamente nell'ufficio di Delhi si sta disegnando la città spirituale immaginata da Srila Prabhupada e dai suoi predecessori, mentre i devoti a Mayapur stanno allestendo i preparativi. L'ISKCON di Mayapur sta illustrando alle autorità del governo locale i benefici che il progetto può portare. L'ISKCON sta mostrando senso di responsabilità verso la popolazione locale attraverso il patrocinio della Sri Mayapur Vikasa Sanga che sta adoperandosi per migliorare l'assistenza sanitaria, l'educazione e lo sviluppo economico.















IL GIOIELLO DELLE SCRITTURE VEDICHE

Vedere il Mondo come
Energia Divina

Abbiamo un grande piacere nel pubblicare la versione inedita in lingua italiana dello SrimadBhagavatam, undicesimo canto, la parte conclusiva del grande classico della spiritualità compilato cinquemila anni fa da KrsnaDvapayana Vyasa, tradotto dall'originale sanscrito da Sua Divina Grazia A. C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada, e completato dai suoi discepoli. Lo SrimadBhagavatam, l'essenza di tutte le Scritture Vediche, è la scienza spirituale che ci permette di conoscere non solo la sorgente ultima di ogni cosa, l'Essere Supremo, ma anche la relazione che ci unisce a Lui, e spiega inoltre che il nostro dovere è di agire per migliorare la società umana sulla base di questa conoscenza infallibile. Chi fosse interessato all'intera opera può contattare la Bhaktivedanta Book Trust Italia.



SrimadBhagavatam, Canto 11, Capitolo 2




VERSO 48


grhitvapindriyair arthan
yo na dvesti na hrsyati
visnor mayam idam pasyan
sa vai bhagavatottamah

grhitva: accettando; api: anche se; indriyaih:
con i suoi sensi; arthan: gli oggetti dei sensi;
yah: chi; na dvesti: non odia; na hrsyati: non si
rallegra; visnoh: del Signore Supremo, Visnu;
mayam: la potenza illusoria; idam: questo
universo materiale; pasyan: vedendo come; sah:
egli; vai: certamente; bhagavata-uttamah: un
devoto di prim'ordine.



TRADUZIONE

Perfino impegnando i suoi sensi nel contatto
con i loro oggetti, una persona che vede il
mondo intero come energia di Sri Visnu è
libera dalla
repulsione e dall'esaltazione. In verità,
questo è il più grande tra tutti i devoti.



SPIEGAZIONE

Secondo Srila Sridhara Svami, la posizione
dell'uttama-adhikari, del devoto di prim'ordine,
è così degna di adorazione che vengono qui dati
otto versi per descriverne altre caratteristiche.
Dobbiamo comprendere che senza entrare in
contatto con i piedi di loto di un puro devoto del
Signore la via della libertà dall'illusione materiale
è molto difficile da comprendere. Nel quinto
verso della Sri Upadesamrta, Srila Rupa
Gosvami ha affermato, susrusaya
bhajana-vijnam ananyam
anya-nindadi-sunya-hrdam
ipsita-sanga-labdhya: "Bisogna cercare di
frequentare e di servire fedelmente, senza
deviare, un puro devoto progredito nel servizio
devozionale che abbia il cuore completamente
libero dalla tendenza a criticare gli altri." Srila
Prabhupada commenta: "In questo verso Srila
Rupa Gosvami consiglia al devoto di essere
abbastanza intelligente da distinguere tra il
kanistha-adhikari, il madhyama-adhikari e
l'uttama-adhikari Anche un Vaisnava neofita o
un Vaisnava situato al livello intermedio possono
accettare discepoli, ma questi discepoli devono
essere situati al loro stesso livello, ed è evidente
che non potranno progredire molto bene verso il
fine supremo della vita, sotto la sua guida
insufficiente. Perciò il discepolo dovrebbe stare
attento e accettare un uttama-adhikari come
maestro spirituale." Per questa ragione saranno
descritte ora altre caratteristiche, in modo che
l'anima condizionata che desidera tornare a Dio
nella nostra dimora originale, possa identificare
adeguatamente il maestro spirituale autentico.
Secondo Srila Sridhara Svami e Srila Jiva
Gosvami, la compagnia di un puro devoto del
Signore è così importante che ora, dopo la
definizione delle varie categorie di servizio
devozionale, vengono offerti altri otto versi
riguardanti le qualifiche di un puro devoto, in
modo che gli studenti dello
Srimad-Bhagavatam non possano sbagliare a
questo proposito. Come sappiamo, nel secondo
capitolo della Bhagavad-gita Arjuna chiede a
Krsna di parlargli delle caratteristiche di una
persona completamente cosciente di Krsna, e
Krsna spiega in modo elaborato i sintomi
manifestati da una persona che è prajna
pratisthita, stabilita nella coscienza di Krsna.
La particolare qualifica menzionata in questo
verso è visnor mayam idam pasyan: bisogna
vedere l'intero universo materiale come un
prodotto dell'energia illusoria del Signore.
Lamentarsi o inebriarsi per qualcosa che è di
proprietà di Dio, la Persona Suprema non ha
senso. In questo mondo ci si lamenta
generalmente per il fatto di aver perso qualcosa
di desiderabile, e ci si esalta quando si ottiene
l'oggetto dei nostri desideri, ma poiché il puro
devoto non ha alcun desiderio personale
(krsna-bhakta
niskama ataeva 'santa'), non si può parlare di
perdita o di guadagno. Come afferma il Signore
nella Bhagavad-gita (18.54):

brahma-bhutah prasannatma
na socati na kanksati
samah sarvesu bhutesu
mad-bhaktim labhate param

"Una persona situata nella trascendenza realizza
immediatamente il Brahman Supremo e diventa
pienamente felice. Non si lamenta più e non
desidera più nulla; è equanime verso tutti gli
esseri. In questa posizione ottiene il puro servizio
devozionale alla Mia Persona." Similmente,
glorificando il carattere del re Citraketu, Siva
dice a sua moglie, Parvati:

narayana-parah sarve
na kutascana bibhyati
svargapavarga-narakesv
api tulyartha-darsinah

"I devoti che si impegnano esclusivamente nel
servizio di devozione a Dio, la Persona
Suprema, Narayana, non temono mai nessuna
condizione di vita. Per loro i pianeti celesti, la
liberazione e i pianeti infernali hanno lo stesso
valore, perché questi devoti si interessano
soltanto del servizio che si offre al Signore"
(S.B. 6.17.28)

Questo stato di completa soddisfazione che si
raggiunge nel servizio devozionale a Krsna non
è una speculazione mentale ottenuta mediante
una meditazione artificiale, ma è il risultato che si
ottiene sperimentando la natura superiore di Dio,
la Persona Suprema, che è la fonte della felicità
trascendentale. Com'è affermato nella
Bhagavad-gita (2.59), rasa-varjam raso 'py
asya param drstva nivartate. Quando gli
impersonalisti e i nichilisti cercano di allontanare
artificialmente ciò che è materiale dalla propria
mente, devono sottostare a molte privazioni e a
molte prove, nel corso della loro meditazione
artificiale.

kleso 'dhikataras tesam
avyaktasakta-cetasam
avyakta hi gatir duhkham
dehavadbhir avapyate
(B.g. 12.5)

Secondo Sri Krsna, è soltanto con grandi
difficoltà e sofferenze che si raggiunge la
liberazione impersonale, perché ogni essere
vivente è eternamente una persona, un frammento della Persona
Suprema, Krsna. Il concetto di abbandonare la
propria identità personale è una reazione alla
terribile frustrazione dell'egotismo materiale. Non
si tratta di un programma positivo. Se una
persona soffre di un dolore terribile a una mano,
potrà acconsentire a farsela amputare, ma la vera
soluzione è guarire l'infezione in modo che la
mano, tornata sana, possa diventare fonte di
piacere. Similmente l'ego, ossia la sensazione
della propria esistenza, "io sono", è una fonte di
felicità illimitata quando comprendiamo quello
che siamo, cioè servitori di Krsna. La
meditazione impersonale è arida ed è causa di
difficoltà. Il puro devoto realizza di essere per
l'eternità una persona, un frammento
infinitesimale della Persona Suprema, Sri Krsna,
e di avere il privilegio di partecipare, come figlio
di Dio, agli eterni divertimenti estatici del Signore
Supremo, amando Krsna e giocando con Lui
per sempre. Per questo devoto la squallida
natura materiale, essendo soltanto un riflesso
distorto del mondo spirituale, perde ogni fascino.
Chiunque sia completamente attaccato a Krsna
e privo di ogni interesse per le manifestazioni di
maya può essere considerato
bhagavatottamah, un puro devoto del Signore,
come descrive un verso precedente (bhaktih
paresanubhavo viraktir anyatra ca).
Srila Madhvacarya ha affermato, visnor mayam
visnv-icchadhinam: "Le parole visnor mayam
in questo verso indicano che l'energia illusoria
rimane sempre dipendente dalla volontà di Sri
Visnu." Similmente, la Brahma-samhita (5.44)
afferma, srsti-sthiti-pralaya-sadhana- saktir
eka chayeva yasya bhuvanani bibharti durga.
Maya è come un'ombra di Dio, la Persona
Suprema, e Lo serve nella creazione, nel
mantenimento e nella distruzione di questo
mondo. Come un'ombra non ha un potere di
movimento indipendente, ma segue la sostanza
che la proietta, così l'energia illusoria del Signore
non ha alcun potere indipendente, ma confonde
gli esseri viventi secondo il desiderio del Signore.
Una delle opulenze di Krsna consiste nell'essere
supremamente distaccato; quando un essere
vivente desidera dimenticarLo, Krsna usa
immediatamente la Sua energia illusoria per
favorire la stoltezza dell'anima condizionata.
Secondo Srila Jiva Gosvami, l'espressione
grhitvapindriyair arthan indica che il puro
devoto del Signore non cessa di agire all'interno
di questo mondo, anzi, usa i suoi sensi al servizio
del Signore dei sensi, Hrsikesa. Hrsikena
hrsikesa-sevanam bhaktir ucyate. Srila Rupa
Gosvami ha affermato che se si abbandonano le
cose materiali che sono favorevoli al servizio di
Krsna, considerandole materiali e dunque come
un ostacolo al progresso spirituale, la rinuncia
che ne deriva sarà phalgu-vairagya, ossia una
rinuncia immatura e imperfetta. Chi invece
accetta tutte le cose materiali per il servizio a
Krsna, senza alcun desiderio personale di
gratificazione dei sensi, è veramente un adepto
della rinuncia (yuktam vairagyam ucyate).
Srila Bhaktisiddhanta Sarasvati Thakura ci ha
avvertito, nel suo commento a questo verso, che
nutrendo ostilità verso una qualsiasi di queste tre
categorie di devoti uttama-adhikari,
madhyama-adhikari o kanistha-adhikari si
cade sul piano dell'impersonalismo e si perde
ogni potere di fare del bene agli altri o perfino a
se stessi. Perciò coloro che stanno cercando di
progredire nella coscienza di Krsna non
dovrebbero mettere in pericolo la propria
esperienza trascendentale criticando inutilmente
gli altri Vaisnava. Secondo Srila
Bhaktisiddhanta Sarasvati Thakura, se una
persona s'impegna nella phalgu-vairagya, nella
rinuncia a cose materiali che sono favorevoli al
servizio di Sri Krsna, si corre il rischio di farsi
contaminare dalla filosofia impersonalista. D'altra
parte, rimanendo attaccati al principio dello
yukta-vairagya, cioè quello di impegnare ogni
cosa al servizio di Krsna senza alcun desiderio
personale, è possibile evitare il pericolo della
gratificazione materiale dei sensi, e raggiungere
così gradualmente il livello del
maha-bhagavata, com'è spiegato in questo
verso.



VERSO 49


dehendriya-prana-mano-dhiyam yo
janmapyaya-ksud-bhaya-tarsa-kr cchraih
samsara-dharmair avimuhyamanah
smrtya harer bhagavata-pradhanah

deha: del corpo; indriya: i sensi; prana: l'aria
vitale; manah: la mente; dhiyam: e l'intelligenza;
yah: chi; janma: con la nascita; apyaya:
diminuzione; ksut: fame; bhaya: paura; tarsa:
sete; krcchraih: e il dolore dello sforzo;
samsara: della vita materiale; dharmaih: dalle
caratteristiche inseparabili; avimuhyamanah:
non confuso; smrtya: grazie al ricordo; hareh:
di Sri Hari; bhagavata-pradhanah: il più
elevato tra i devoti.



TRADUZIONE

Nell'ambito del mondo materiale, il nostro
corpo è sempre soggetto alla nascita e al
decadimento. Similmente, l'aria vitale
[prana] è tormentata dalla fame e dalla sete,
la mente è sempre ansiosa, l'intelligenza
aspira a ciò che non si può ottenere, e tutti i
sensi sono stremati dalla lotta costante
propria della natura materiale. Chi che non
è confuso dalle inevitabili sofferenze
dell'esistenza materiale e non si lascia
coinvolgere da esse, ma resta fisso nel
ricordo dei piedi di loto di Dio, la Persona
Suprema, dev'essere considerato un
bhagavata-pradhana, il più grande devoto
del Signore.



SPIEGAZIONE

Secondo Srila Madhvacarya esistono tre
categorie di esseri intelligenti in questo mondo,
cioè i deva, gli esseri umani, e i demoni. Un
essere vivente che possiede tutte le qualità
propizie in altre parole, un devoto del Signore
molto progredito che si trovi sulla Terra o sui
sistemi planetari superiori, è chiamato deva,
essere celeste. Generalmente, i comuni esseri
umani hanno qualità e difetti, e sulla base di
questa mescolanza godono e soffrono su questa
Terra, ma coloro che si distinguono per l'assenza
di buone qualità, che sono sempre ostili alla vita
virtuosa e al servizio devozionale al Signore,
sono chiamati asura, o demoni.
Tra queste tre categorie, gli esseri umani comuni
e i demoni sono terribilmente afflitti dalla nascita,
dalla morte e dalla fame, mentre le persone
divine, gli esseri celesti, sono distaccati da queste
sofferenze fisiche. Gli esseri celesti rimangono
distaccati da queste sofferenze perché godono
dei risultati delle loro attività virtuose; per le leggi
del karma, non sono consapevoli delle
sofferenze grossolane del mondo materiale.
Come afferma il Signore nella Bhagavad-gita
(9.20):

trai-vidya mam soma-pah puta-papa
yajnair istva svar-gatim prarthyante
te punyam asadya surendra-lokam
asnanti divyan divi deva-bhogan

"Coloro che studiano i Veda e bevono il succo
del soma, aspirando ai pianeti celesti, Mi
adorano indirettamente. Essi nascono sul pianeta
di Indra, dove godono di piaceri divini." Il verso
successivo della Bhagavad-gita, però, afferma
che quando si sono esauriti i risultati di queste
attività virtuose, si è costretti a lasciare la
posizione di essere celeste, e insieme i piaceri di
quel regno, per tornare sulla terra come nara,
esseri umani comuni (ksine punye martya-lokam
visanti). In effetti, le leggi della natura sono così
sottili che può darsi che non si torni neppure sulla
Terra come essere umano, ma si rinasca come
insetto o come albero, a seconda della
particolare configurazione del karma individuale.
Il puro devoto del Signore, invece, non
sperimenta la sofferenza materiale perché ha
abbandonato la concezione della vita basata sul
corpo e s'identifica correttamente come eterno
servitore di Dio, la Persona Suprema, Sri
Krsna. Come afferma il Signore stesso nella
Bhagavad-gita (9.2):
susukham kartum avyayam. Perfino nella fase
della pratica regolata, il metodo del bhakti-yoga
è molto gioioso. Similmente, Locana dasa
Thakura, un devoto quasi contemporaneo di Sri
Caitanya Mahaprabhu, disse, saba avatara
sara siromani kevala ananda-kanda. Benché
esistano numerosi kanda, o divisioni, della
disciplina vedica, come il karma-kanda (le
cerimonie interessate) e il jnana-kanda (la
speculazione regolata), il movimento
dell'hari-nama sankirtana di Caitanya
Mahaprabhu è kevala ananda-kanda, la via
della pura felicità. E' sufficiente cantare i santi
nomi di Krsna, mangiare gli avanzi del cibo
gustoso offerto al Signore Supremo, e ascoltare
gli affascinanti divertimenti di Dio, la Persona
Suprema, per immergersi in un oceano di felicità
chiamato coscienza di Krsna.
Fortunatamente questo oceano felice è la
posizione eterna di ogni essere vivente: è
sufficiente abbandonare i propri falsi concetti
della vita. Non bisogna identificarsi col corpo
materiale grossolano né con la mente instabile,
né con l'intelligenza speculativa, e nemmeno
bisogna pensare scioccamente di immedesimarsi
nel cosiddetto vuoto immaginato dai buddhisti.
Non bisogna identificarsi con l'oceano della vita
spirituale impersonale chiamato brahmajyoti, il
quale illumina i grandi spazi esterni del cielo
spirituale, al di là delle coperture dell'universo.
Bisogna invece identificarsi correttamente come
servitori eterni individuali dell'individuo supremo,
Dio, la Persona Sovrana. Con il semplice atto di
ammettere la propria posizione costituzionale e
impegnandosi sinceramente al servizio dei piedi
di loto del Signore, si viene ben presto elevati
alla partecipazione diretta negli eterni
divertimenti di Krsna, proprio come Arjuna
ottenne la possibilità di interpretare il ruolo di
soldato accanto a Krsna sul campo di battaglia
di Kuruksetra.
Srila Madhvacarya ha dato una descrizione
elaborata del procedimento che determina le
sofferenze materiali. Quando l'anima
condizionata dalla mentalità demoniaca si
identifica con il corpo materiale grossolano,
subisce le sofferenze di un costante
intorpidimento e di un insaziabile desiderio
sessuale che riduce in cenere ogni pace mentale
e ogni serenità. Quando una persona demoniaca
s'identifica col prana, l'aria vitale, soffre la fame,
e identificandosi con la mente soffre per il
panico, la paura, e il desiderio che sfocia nella
delusione. Quando si identifica con l'intelligenza,
soffre di una profonda amarezza esistenziale e di
una profonda frustrazione nel cuore. Quando si
identifica col falso ego, prova un senso di
inferiorità, pensando: "Sono così basso." E
quando si identifica con il meccanismo della
coscienza, è tormentato dai ricordi del passato.
(continua sul prossimo numero)















A BENEFICIO
DI TUTTI

Una panoramica sui tre aspetti principali
del Progetto Sri Mayapur.

L'architetto capo del progetto Sri Mayapur è Pada Sevanam dasa, che sta conseguendo il Ph.D. presso la Fondazione d'Architettura del Principe di Galles in Inghilterra.
Recentemente ha presentato i disegni per il progetto Mayapur al Principe Carlo, che ha fondato e sovrintende alla Fondazione ed è noto per essere un appassionato dell'architettura sacra. La seguente panoramica del progetto Sri Mayapur è stata estratta dalla presentazione che Pada Sevanam Dasa ha fatto al Principe Carlo.



Alcuni dei discepoli di Prabhupada, che fanno parte del Comitato dello sviluppo del progetto Sri Mayapur (SMPDC), hanno accettato lo sviluppo di Sri Mayapur e la costruzione del Tempio del Planetario vedico come la missione della loro vita. Abhirama Dasa il direttore dello SMPDC dice: _Un tempio veramente meraviglioso non può essere situato nel vuoto né fare affidamento sulle incertezze della società per creargli una sistemazione appropriata". Perciò i rappresentanti del Comitato in una visione unitaria del progetto Mayapur individuano tre parti: il tempio, la città e la regione.
IL TEMPIO: "Progettare e costruire il Tempio del Planetario vedico con proporzioni, geometria, oggetti e decori che esprimano la cosmologia vedica e nello stesso tempo accolga le Divinità e la congregazione". Sebbene costruito con il fango e la terra cotta del Bengala, il tempio alto 360 piedi è progettato per durare millenni. Sarà il tempio madre per una congregazione mondiale di devoti di Krsna. La sua architettura rifletterà aspirazioni di elevazione e i principi del disegno sacro dell'India.
LA CITTA' TEMPIO: "Progettare le infrastrutture per sopperire ai bisogni dei pellegrini e dei residenti e nello stesso tempo fare da cornice ed essere di complemento all'architettura del tempio". Per assicurare la quiete a due comunità distinte (i pellegrini e i residenti), gli urbanisti salderanno intorno al tempio due città in una. Facendo uso dei principi di semplicità, fattibilità e del tradizionale disegno bengali metteranno a punto un'architettura standard per edifici residenziali, commerciali e istituzionali che faccia da cornice e rifletta l'originale struttura del tempio.
SVILUPPO DELLA REGIONE: "Sviluppare mezzi di sussistenza sostenibili e norme di vita per il beneficio duraturo di tutti gli abitanti della regione".
Via via che il progetto Mayapur si amplia, tutti gli abitanti della regione dovrebbero godere una migliore qualità di vita. Oltre ad offrire opportunità scolastiche e culturali, i responsabili del progetto cercheranno di far rivivere e di accrescere i lavori tradizionali come la tessitura, l'agricoltura e l'artigianato portando i prodotti locali nei mercati nazionali e internazionali.
Abhirama Dasa spiega: "Sviluppare un movimento di pellegrini su scala mondiale e un centro turistico a Mayapur consentirà una dinamica crescita economica in tutta la regione circostante. Il SMPDC aiuterà tale crescita in questa regione ridotta in povertà e soggetta alle inondazioni e nello stesso tempo continuerà a fornire a quelli che vi risiedono abbondante cibo per le situazioni d'emergenza ed assistenza sanitaria."
Ecco vari dettagli della città tempio e dello sviluppo regionale.



IL TEMPIO

Nei templi hindu tradizionali, lo spazio sacro centrale è relativamente piccolo, basso e poco illuminato e spesso obbliga gli adoratori a sostare in piedi in lunghe file per un rapido sguardo alla Divinità. Il progetto volutamente simboleggia un percorso interiore. Il movimento del sankirtana, fatto sorgere in Mayapur da Caitanya Mahaprabhu pone in evidenza l'estatico canto congregazionale dei santi nomi di Dio. Questo tipo di adorazione è per natura aperto, vivo ed espressivo. Gli ampi, luminosi, eccelsi spazi del Tempio del Planetario Vedico rispecchiano la disposizione del Signore Caitanya per l'adorazione congregazionale aperta a tutti. Molte migliaia di devoti potranno simultaneamente godere del rapporto con le Divinità. Attraverso mostre basate su una conoscenza rigorosa, il tempio educherà i visitatori alla prospettiva vedica e nello stesso tempo esprimerà l'entusiastico spirito devozionale del movimento mondiale Hare Krsna. Questa combinazione di conoscenza e devozione risveglia il ricordo di Srila Prabhupada che ricevette dai suoi confratelli il titolo di "Bhaktivedanta", (bhakti significa "devozione" e vedanta significa "il fine di tutta la conoscenza").



LA COSMOLOGIA
VEDICA NEL TEMPIO

Con la pubblicazione della traduzione di Srila Prabhupada del quinto canto dello SrimadBhagavatam molte persone rimasero sbigottite dalla sua dettagliata, apparentemente fantastica descrizione dell'Universo. Tuttavia Prabhupada scelse di inserire un planetario come parte centrale del tempio di Mayapur per illustrare la cosmologia vedica all'uomo comune. Durante la progettazione del planetario, il ricercatore capo Sadaputa Dasa (Dott. Richard L. Thompson) ha scoperto notevoli parallelismi tra il modello vedico e la scienza moderna. Per esempio la cosmologia vedica si impernia sul Bhumandala, un immenso universo a forma di disco. Una serie di sette oceani e di isole concentrici a forma di anello delimitano la superficie di Bhumandala e racchiudono un'isola centrale chiamata Jambudvipa. La gigantesca montagna Meru si erge al centro di Jambudvipa. Sadaputa Dasa ha scoperto che, poiché Jambudvipa è centrata sulla terra, le distanze fra le sette isole sono notevolmente vicine alle distanze fra i pianeti maggiori (vedi RaK del novdic. '97). Il modo di ragionare moderno fa rilevare che gli antichi saggi vedici non disponevano di mezzi per calcolare tali distanze in modo così accurato. Eppure il modello vedico del Bhu-mandala offre una mappa straordinariamente precisa del nostro sistema solare. Sadaputa ha scoperto anche che la descrizione generale di Bhu-mandala assomiglia moltissimo alle descrizioni dell'Universo trovate in molte altre antiche culture in Asia, Europa ed America. Il disegno del Tempio del Planetario vedico rispecchia la forma di Bhumandala. L'alta struttura centrale rappresenta la montagna Meru ed i quattro edifici che la circondano raffigurano le quattro catene montuose che circondano il monte Meru. Cingono queste strutture centrali sette anelli formati da percorsi e giardini che disegnano un parallelo con le sette isole di BhuMandala. Il tempio stesso sarà anche un immenso strumento astrologico accuratamente progettato per armonizzarsi con i solstizi e gli equinozi solari.



LA CITTA' TEMPIO

Sri Mayapur è ubicata a 140 Km. a nord di Calcutta sulla pianura del Gange nel Bengala occidentale. I seguaci di Caitanya Mahaprabhu venerano Sri Mayapur, il Suo luogo di nascita, come un sacro luogo di pellegrinaggio. I fiumi Gange e Jalangi confluiscono a Sri Mayapur creando un ambiente idilliaco con confini naturali che circondano il nuovo tempio. La sua costruzione certamente farà aumentare il numero dei devoti del Signore Caitanya che desiderano visitare o risiedere in questa terra sacra. Sulla base delle tradizionali linee guida vediche, i progettisti stanno disegnando una città da cinquantamila abitanti attorno al tempio. I pellegrini vi troveranno tutte le comodità necessarie, incluso molti tipi di sistemazione alberghiera, ristoranti, occasioni culturali e luoghi di culto. I residenti potranno vivere e lavorare in zone della città riservate ad attività intellettuali, amministrative, commerciali ed artistiche. Sia gli edifici residenziali che quelli commerciali compresi i negozi, gli uffici, le biblioteche ed altre strutture istituzionali useranno elementi progettuali propri del tempio. Per trovare la posizione del centro del tempio che è il punto centrale della città di Mayapur, che si estende per circa quattro miglia quadrate, i progettisti hanno disegnato un asse est/ovest con direzione ovest dal samadhi di Srila Prabhupada (nella parte occidentale della zona del progetto Mayapur) e un asse nord/sud dal luogo di nascita di Caitanya Mahaprabhu alla casa di Srila Bhaktivinoda Thakura. Il punto in cui i due assi s'intersecano sarà il centro del tempio. Il progetto principale della città si svilupperà in varie fasi. Come nella famosa città italiana di Venezia, si farà uso di canali per deviare le acque dell'inondazione. Per rendere più intensa l'esperienza di entrare a Mayapur il piano prevede un grande canale che dal Jalangi trasporta i pellegrini fino al gradino della porta del tempio. Il piano principale della città prevede aziende a conduzione familiare che riguardano una grande varietà di arti e mestieri. Per esempio l'industria tessile con telai a mano, da lungo tempo in crisi in questa regione, può essere rinvigorita con l'apprendistato, l'uso di tinte e colori organici e con una maggiore attenzione al mercato internazionale. Nello stesso modo un istituto di ricerca per la compatibilità della produzione casearia ed agricola sosterrà queste importanti industrie locali.



SVILUPPO REGIONALE

Lo sforzo internazionale di costruire il tempio e la città di Mayapur porterà nuove risorse ad una delle regioni più impoverite della terra; perciò i piani per il Progetto Mayapur tengono conto della popolazione della regione circostante. A questo riguardo, il SMPDC prende esempio da Srila Prabhupada che dimostrò la sua compassione dando inizio ad una grande distribuzione regolare di prasadam (cibo offerto a Krsna) a Mayapur, un programma che è continuato ininterrottamente da più di venti anni. Per dare un aspetto pratico alla visione dello sviluppo regionale, nel 1977 i membri della comunità di Mayapur fondarono l'associazione del Sri Mayapur Vikasa Sanga (Associazione per lo sviluppo di Sri Mayapur). Fra i sostenitori a livello internazionale l'ISKCON, il Fondo per lo Sviluppo delle Nazioni Unite ed il Dipartimento per lo Sviluppo Internazionale, UK (DFID). Un crescente numero di collaboratori locali sta aiutando lo Sri Mayapur Vikasa Sanga (SMVS) a dare soluzione ai problemi della salute, culturali e professionali di circa sessantamila persona in trenta villaggi. Questi fedeli collaboratori, istruiti dalla SMVS e dai suoi associati, promuovono migliori pratiche sanitarie fra gli abitanti dei villaggi. Essi inoltre li hanno aiutati ad aprire i loro conti in banca e presso le unioni di credito e a sviluppare aziende a conduzione familiare. Inoltre la SMVS fornisce ambulatori ai villaggi, un servizio di ambulanza finanziato dalla comunità ed alcuni programmi formali ed informali di tipo culturale. I nuovi programmi SMVS comprendono un progetto sponsorizzato dal Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite per realizzare un finanziamento comunitario dei bisogni sanitari locali. La SMVS inoltre sta collaborando con l'Associazione ambientale indocanadese nello sforzo decisivo di purificare l'acqua potabile inquinata dall'arsenico, che ha fatto ammalare molti nella regione. La DFID ha collaborato con la SMVS per migliorare la capacità delle comunità urbane aiutandole ad individuare i parametri indicatori per uno sviluppo compatibile. La direzione dei devoti impegnati nello sviluppo del Progetto Mayapur ha attirato vari investimenti internazionali nella regione di Mayapur. Per volere del Signore, i devoti sono così in grado di portare un arricchimento sia materiale sia spirituale alla vita di centinaia di migliaia di persone che vivono a Mayapur e nelle vicinanze.



COMPENDIO

Usando insieme i tradizionali materiali da costruzione e la moderna ingegneria, la Commissione per lo Sviluppo del Progetto Sri Mayapur realizzerà ad una delle più grandi strutture religiose sulla Terra. Già essi sono i primi nei secoli a progettare un edificio pensato per durare più di mille anni. La SMPDC si propone di unire il divino con il pratico e di soddisfare la visione di Srila Prabhupada di una funzionale, armoniosa e sostenibile città spirituale fondata sugli insegnamenti del Signore Caitanya a beneficio della regione e del mondo.



Figure:

(sopra) Uno schema a colori
della futura struttura
del Tempio di Mayapur.

(sopra nel riquadro) Una raffigurazione
della pianta del tempio,
in cui sono illustrati
i rapporti di grandezza.

(a destra) Il SMVS
ha realizzato un servizio di ambulanza per 24 ore il giorno a basso costo.















Luoghi dello Spirito

UN PELLEGRINAGGIO
OCCIDENTALE A MAYAPUR

di Nityatrpta Devi Dasi

Caitanya Mahaprabhu apparve per divulgare il puro amore per Krsna agli abitanti del mondo e Srila Prabhupada ha trasformato la missione di Sri Caitanya in realtà per molte persone fortunate come me. Sebbene io sia una neofita, ancora immersa in una visione materiale, per la gentilezza di Srila Prabhupada e di Sri Caitanya sono stata in grado di trascorrere molto tempo nel luogo sacro di Mayapur, il luogo di nascita di Sri Caitanya stesso. Quelle che vi racconterò sono alcune impressione di un recente pellegrinaggio.



IL VIAGGIO

Sebbene io ami sempre tornare a Mayapur non sono molto contenta di salire sull'aereo. Quest'anno mio marito, Krsna Prema Dasa, ed io siamo carichi di strumenti e ci aspettiamo di dover pagare una gravosa tassa per il peso extra. Il limite è di 23 chili a persona che nel complesso produrrebbe un totale di 46 chili. Il nostro bagaglio, però, pesa 75 chili e non ci aspettiamo certo che la compagnia aerea possa chiudere un occhio.
Mentre ci dirigiamo verso il checkin all'aeroporto di Copenhagen, un ufficiale della compagnia aerea ci chiama dalla coda affollata allo sportello vuoto dell'ingresso per la prima classe. La hostess al checkin non batte ciglio al passaggio del nostro bagaglio pesantissimo e questo ci fa risparmiare almeno 500 dollari di tassa.
Ho sentito dire che non è possibile acquistare un biglietto per i luoghi santi ma che ci si può arrivare solamente attraverso la misericordia di Krsna. Io prendo quest'episodio come un segno della misericordia di Krsna e come un inizio di buon auspicio per il nostro pellegrinaggio.
Arriviamo a Calcutta solamente con 20 minuti di ritardo e sebbene avessimo organizzato che una jeep venisse a prenderci questa non si fa vedere. Così saliamo su uno dei molti taxi Ambassador gialli, un'auto inglese degli anni '50.
Dopo circa mezz'ora di guida tra i sobborghi di Calcutta entriamo nella lussureggiante e totalmente piatta campagna bengalese. I campi di riso, meticolosamente coltivati, si stendono fino all'orizzonte su entrambi i lati della strada. A parte i rumorosi clacson dei camion dipinti in colori stravaganti ci aspetta un pacifico viaggio di tre ore, pieno di sobbalzi, fino a Mayapur.
Guidando sull'ultimo e peggiore tratto di strada passiamo la casa di Srinivasa Acarya, dove Caitanya Mahaprabhu iniziò il suo movimento del sankirtana. Poi passiamo davanti ai samadhi (tombe monumentali) di Srila Bhaktisiddhanta Sarasvati e di Gaura Kisora Dasa Babaji, grandi guru nella nostra linea disciplica, e il luogo di nascita di Sri Caitanya Mahaprabhu stesso. Il suo bellissimo tempio costruito dal grande Bhaktisiddhanta Sarasvati (il guru di Srila Prabhupada) si eleva alto nella campagna piatta.
Finalmente raggiungiamo la nostra destinazione: il tempio dell'ISKCON di Sridham Mayapur, il Mayapur Chandrodaya Mandir, fondato dal nostro amato guru, Srila Prabhupada. Dopo essere scesi dal taxi chiniamo la testa al suolo, in reverenza, nella polvere del santo dhama.



UNA VITA TRANQUILLA

Molte centinaia di devoti, rappresentanti di tutti i continenti, vivono nell'area del tempio ISKCON di Mayapur che si estende per molti ettari. Un'atmosfera benevola e spirituale e un modo di vita semplice li ha spinti a rimanere. Ci dirigiamo verso il nostro appartamento situato al secondo piano nella colonia dei grhastha dove vivono circa cinquanta famiglie dislocate in diversi edifici e case.
Adoro il tempio ISKCON di Mayapur. Dal nostro appartamento si possono fare brevi passeggiate a piedi o in bicicletta al meraviglioso tempio di Sri Sri RadhaMadhava. Ogni giorno le divinità circondate dalle otto gopi (pastorelle) indossano bei vestiti sempre diversi di ogni colore e fantasia. Di fronte ad altari separati nel grande tempio si può pregare Sri Nrshimhadeva (l'incarnazione di Sri Krsna mezzo uomo e mezzo leone) e il Sri Pancatattva (Sri Caitanya in cinque forme). Una murti (forma scolpita) di Srila Prabhupada osserva l'intera sala del tempio da un vyasasana (seggio del guru) di marmo. Sulla via del ritorno verso il mio appartamento mi fermo spesso a visitare il samadhi di Srila Prabhupada con la sua cupola alta sessanta metri e circondata da ponti e fontane.
In altre parti della proprietà di Mayapur si trovano le scuole per i bambini e per i ragazzi oltre all'istituto di ricerca per gli studi Vaisnava.
Un'enorme cucina prepara il cibo per migliaia di ospiti. Negozi e bancarelle che vendono japa, Divinità e altri articoli devozionali sono allineati all'interno e all'esterno delle mura che circondano l'area della proprietà.
Dottori dirigono cliniche allopatiche e ayurvediche e i devoti prestano un servizio di ambulanza gratuito, l'unico esistente per la gli abitanti dei villaggi vicini. Giardini, snack bar, alberghi e altri servizi sono a disposizione dei migliaia dei pellegrini che giornalmente entrano, fino a quindicimila durante i week end. Dietro il tempio si elevano i due edifici a quattro piani che ospitano centinaia di giovani uomini che stanno imparando ad essere dei monaci vaisnava (brahmacari). Dietro gli alberghi si trova il quartiere della Bhaktivedanta Book Trust, dove i devoti pubblicano centinaia di migliaia di libri di Srila Prabhupada, distribuiti dai brahmacari in tutto il Bengala. Poiché Krsna Prema ed io abbiamo un lavoro "portatile" (e niente figli) viaggiamo spesso tra Mayapur e l'Occidente. Questa volta staremo via per sei mesi. Dopo l'immersione nella frenetica vita Occidentale la vita semplice di Mayapur rinfresca lo spirito.
Uttam, ogni mattina, ci porta il latte fresco a casa come fa da diversi anni. Lo trasporta su una bicicletta con due lattine legate da una parte e dall'altra della ruota posteriore. Ogni giorno ne bollo un litro per farne dello yogurt che poi faccio scolare, salo e conservo in frigo per adoperarlo nelle insalate e nei piatti di verdura.
I pomodori e la verdura provengono dall'orto del nostro vicino insieme a grandi quantità di basilico. Gli altri vegetali provengono dal mercato locale o dal villaggio vicino se chiediamo ad Arun di fare la spesa per noi.



GANGA

Il grande e potente Gange fa una lunga curva per arrivare a poche centinaia di metri dall'area del tempio ISKCON di Mayapur. Il più sacro tra tutti i fiumi ha origine dai piedi di loto di Sri Visnu, scende poi sull'Himalaya, attraversa il nord dell'India, passa Mayapur e si getta attraverso Calcutta nella Baia del Bengala. Bagnarsi nelle sue acque sacre e fresche purifica dai peccati passati.
Ci bagniamo nel Gange ogni pomeriggio. Il clima è molto caldo e l'umidità molto elevata e una rinfrescante nuotata pomeridiana è perfetta. Per diversi anni siamo andati a nuotare in una secca sabbiosa ma quest'anno è sparita, spazzata via dalla scorsa stagione delle piogge durante le innumerevoli inondazioni. Così ci dirigiamo un po' più in giù, verso dei gradini costruiti dall'ISKCON che conducono a una piccola baia tranquilla. Per non bagnare i nostri asciugamani paghiamo una rupia per essere trasportati da una barca verso un'altra secca del fiume. Qui il Gange scorre rapidamente e porta via la terra. In questa striscia sabbiosa lunga circa duecento metri c'è un salto di circa un metro e venti per raggiungere l'acqua. Una volta dentro, l'acqua diventa profonda molto velocemente e bisogna fare attenzione.
L'argilla riveste le rive del Gange di una consistenza cremosa che costituisce ottimi impacchi di argilla. Ci rilassiamo sulla riva e discutiamo le attività di Caitanya Mahaprabhu. La brezza gentile e le acque fresche del fiume potente offrono un benaccetto sollievo dalla calura.



GLI ABITANTI DEL DHAMA

Sebbene io provenga dall'Occidente materialmente privilegiato se confrontato con l'India mi sento mortificata dalla naturale spiritualità e devozione dei residenti di Mayapur. Alle 4 del mattino durante la cerimonia del Mangalaarati si possono vedere dozzine e a volte centinaia di residenti del luogo che si sono alzati ore prima e hanno camminato lunghe distanze per attendere alla cerimonia. Durante i fine settimana decine di migliaia di pellegrini vengono a visitare l'ISKCON di Mayapur per ricevere le benedizioni di Sri Sri RadhaMadhava e di Srila Prabhupada.
Lo stesso Caitanya Mahaprabhu parlava bengalese e molte importanti scritture sono scritte in questa lingua piacevole e cadenzata. Attraverso registrazioni o canti dal vivo, in tutta Mayapur si può ascoltare costantemente il suono divinamente bello dei bhajan (canti devozionali) bengalesi. Sembra che cantare i santi nomi di Sri Krsna venga naturale a queste anime fortunate. Mi sento purificata in loro compagnia.
E' detto che si dovrebbero considerare tutti gli abitanti del dhama come degli associati del Signore, anche gli animali. Numerosi tipi di creature diverse risiedono a Mayapur. Grandi scimmie argentate col viso, le mani, i piedi e la coda neri appaiono qua e la. anche se qui sono molto meno numerose che in altre zone dell'India. Sembrano per metà umane e per metà gatti siamesi mentre saltano con grazia da un ramo all'altro, si arrampicano sugli edifici o camminano a terra. Una numerosa famiglia di queste scimmie viene a trovarci ogni mattina. Alcuni devoti danno loro da mangiare anche se a volte sono birichine e buttano all'aria un giardino una fila si panni stesi.
A Mayapur risiedono diversi tipi di uccelli. Belle gru bianche nuotano nel fiume o nelle risaie allagate. Pappagalli volano in gruppi cinguettanti. Non riesco ad identificare gli altri innumerevoli uccelli colorati, neanche quello che tutte le mattine sta su un albero davanti alla nostra finestra e canta la sua canzone.
Molti tipi di mucche in India sono diverse dalle mucche in Occidente. Sfortunatamente molti di questi tipi indigeni sono stati incrociati con mucche Occidentali per aumentare la produzione di latte solitamente con scarsi risultati.
L'apparizione di Sri Caitanya, conosciuta col nome di Gaura Purnima, cade nel giorno di luna piena del mese di Phalguna, alla fine dell'inverno o all'inizio della primavera. Il governo erige una tendopoli per ospitare le centinaia di migliaia di pellegrini che giungono a Mayapur in questo giorno di buon auspicio, la maggior parte per visitare il tempio ISKCON. Dopo il programma della mattina presto è virtualmente impossibile, in questo giorno, entrare nel tempio. Non ho mai visto una folla così grande. Krsna Prema ed io trascorriamo la giornata cantando tranquillamente nel nostro appartamento e osservando il sorgere della luna piena dal tetto.
Fatti i bagagli, pieni dei nostri strumenti, di regali, e di incensi per le Divinità ci prepariamo a tornare in Occidente forse con un bagaglio ancora più pesante di quando siamo arrivati. Durante la nostra ultima sera guardavo la cupola dominante del samadhi di Srila Prabhupada circondata da un anello di sculture altre due metri raffiguranti devoti impegnati nel kirtana. Questo riporta alla mente lo sforzo pieno di determinazione di Srila Prabhupada nel far sì che l'ISKCON di Mayapur divenisse un luogo di pellegrinaggio per i devoti di Krsna di tutto il mondo. Noi veniamo qui per acquisire forza spirituale e torniamo alla nostra terra di origine per far conoscere la coscienza di Krsna agli altri.
Per dare a noi forza e per costruire un luogo abbastanza grande da poter ospitare diecimila devoti, riuniti per celebrare insieme il canto congregazionale dei nomi di Krsna, nel 1977 Srila Prabhupada depose la prima pietra del Tempio del Planetario Vedico. Nei prossimi anni questo tempio meraviglioso, una delle strutture religiose più grandi al mondo, sorgerà nella pianura del Gange brillante come il sole rosso che al mattino sorge all'orizzonte di Mayapur.
Mentre ci allontaniamo in macchina penso che una volta visitato il santo dhama non lo si lascia più. Semplicemente lo si porta nel cuore da qualche altra parte.



Figure:
(sopra) La cupola del Samadhi di Srila Prabhupada, un luogo frequentato dai 45.000 ai 125.000 pellegrini e visitatori al mese. (a destra) Una bellissima fontana aggiunge fascino all'attraente parco vicino al Tempio. (sotto) Un pellegrino pone domande ad una devota.
(in alto) Circa una cinquantina di famiglie vivono nella comunità ISKCON di Mayapur.
(sopra) Uno dei cervi del parco riceve le attenzioni di un giovane devoto.
(a destra) Dei contadini mentre attingono acqua dal fiume Jalangi per irrigare i campi.















IL CENTRO
DELL'ATTENZIONE:
RADHA-MADHAVA

di Jananivasa Dasa

Le Divinità sono nel cuore di ogni comunità cosciente di Krsna. Sull'altare principale del Mayapur Chandrodaya Mandir (il tempio ISKCON a Mayapur) sono installate Sri Sri RadhaMadhava (RadhaKrsna), insieme alle otto gopi (pastorelle) intime amiche di Radha. Responsabile per l'adorazione è Jananivasa Dasa che serve le divinità a Mayapur da ventisette anni. La storia che segue è stata tratta da un'intervista a Jananivasa condotta da Mahamaya Devi Dasi.

Negli anni 197071 Srila Prabhupada viaggiava per l'India con un gruppo di discepoli occidentali organizzando programmi coscienti di Krsna ovunque andasse. Durante il viaggio, un signore di nome Dalmia donò a Srila Prabhupada tre coppie delle divinità di Radha e Krsna in ottone modellate con lo stesso stampo. Prabhupada ne inviò una coppia al centro ISKCON di Boston (RadhaGopivallabha) un'altra al centro di Berkeley (RadhaGokulananda) ed una (RadhaMadhava) la tenne con sé. Mentre il gruppo si trovava a Gorakhpur, nell'Uttar Pradesh, una mattina Srila Prabhupada insegnò ai devoti il canto "Jaya RadhaMadhava".
Da allora Prabhupada iniziò a cantarlo regolarmente ogni volta che parlava dello SrimadBhagavatam. Alla fine del viaggio Prabhupada portò Sri RadhaMadhava al tempio di Calcutta. Quando celebrammo per la prima volta Gaura Purnima (giorno dell'apparizione del Signore Caitanya) a Mayapur nel marzo 1972, Prabhupada affermò che Radha-Madhava sarebbero venuti al programma. Montammo una tenda (pandal) ed Essi stettero là a presiedere la festa. Quando il programma terminò ed i devoti si accingevano a riportare le Divinità a Calcutta, Srila Prabhupada annunciò che Esse sarebbero rimaste a Mayapur.



UN'UMILE RESIDENZA

Allora l'unico edificio sulla proprietà ISKCON era una costruzione provvisoria con pareti di bambù e tetto in paglia, dove vivevano Srila Prabhupada ed i suoi discepoli. Radha-Madhava stabilirono la Loro dimora in quella stessa costruzione. Avevo da poco ricevuto la mia seconda iniziazione che mi qualificava per l'adorazione delle divinità. Poiché vivevamo così vicini a RadhaMadhava nell'edificio con il tetto di paglia, potevo vedere tutto ciò che il pujari faceva. Pensai, "Mi piacerebbe dedicare tutta la mia vita a servire le Divinità. E' un modo così meraviglioso per diventare coscienti di Krsna". Pochi giorni dopo il pujari decise di andarsene ed io fui scelto per sostituirlo. Radha-Madhava erano Divinità piccole ma Prabhupada voleva Divinità grandi per il tempio definitivo: Madhava di marmo nero e Radharani di marmo bianco, ambedue alte oltre due metri. Egli disse che la loro posa poteva essere uguale a quella delle Divinità piccole.



PRABHUPADA
ORDINA DI AIUTARLO
7
Nel 1978 mentre si trovava a Calcutta, Jayapataka Swami si recò a visitare Radhapada Dasa, un ricco industriale devoto dell'ISKCON che gli narrò che in sogno aveva visto un giovane sadhu che gli chiedeva, "Mi riconosci?" Radhapada rispose, _No". "Tempo fa mi donasti del denaro", disse il sadhu, "e sono venuto per restituirtelo". Radhapada disse, "Se ho donato del denaro ad un sadhu, non lo voglio indietro. No, non posso accettarlo". "Sei sicuro di non riconoscermi?" chiese il sadhu. _No, non ti riconosco", rispose Radhapada. Improvvisamente il sadhu prese la forma di un uomo anziano. "Ora ti riconosco", disse Radhapada. "Tu sei Srila Prabhupada". Al momento i miei discepoli si trovano in difficoltà", disse Srila Prabhupada. "Tra un po' tutto sarà a posto, ma ora dovresti aiutarli". Il risultato di questo sogno fu che Radhapada disse di voler acquistare le Divinità per l'ISKCON e quando gli fu chiesto se avrebbe pagato il costo della grandi Divinità per Mayapur, acconsentì.



INCOMPARABILE BELLEZZA

Le Divinità furono scolpite a Jaipur dai Panday, celebre famiglia di scultori. Un giorno un componente della famiglia Birla (la più ricca in India) venne e s'innamorò delle divinità. Offrì di pagare per Esse 100.000 rupie, che allora corrispondevano a circa 12.000 dollari, molto di più di quanto le avrebbe pagate l'ISKCON. Comunque i Panday rifiutarono di vendere le Divinità spiegando che essi Le avevano scolpite per l'ISKCON e che mai avrebbero potuto farNe una copia. Uno degli scultori disse ai devoti che il marmo era diverso da qualsiasi altro con cui aveva lavorato prima. "Mentre scolpiamo", disse, "dalle Divinità proviene una meravigliosa vibrazione sonora". Mentre gli scultori stavano eseguendo la lucidatura finale, intorno al corpo di Madhava apparve una linea bianca simile al filo sacro indossato dai brahmana. Poi apparvero due linee sulla Sua fronte simili al tilaka. Le Divinità furono installate nel 1980 durante la celebrazione di Gaura Purnima. Poi Radhapada si impegnò a far scolpire le otto gopi. Quattro furono installate nel 1986 e quattro nel 1992.



SERVIRE SRI SRI
RADHAMADHAVA

Le scritture vediche ci dicono che ogni volta che visitiamo un tempio dovremmo offrire qualcosa alle
Divinità. Chiunque offre un dono al Signore in un posto sacro come Mayapur sicuramente ottiene una misericordia speciale. Per cui se stai programmando di andare in pellegrinaggio a Mayapur o conosci qualcuno che lo sta facendo, ecco alcuni doni suggeriti dai devoti che servono le Divinità: ghee, noci, miele, zafferano, frutta secca e perline che possono essere di vetro o di cristallo, di qualsiasi colore, di 47 mm (per le Divinità piccole), di 1015 mm (per le gopi) e di 1540 mm (per Radha e Madhava grandi), o anche perle in oro, argento e bianche delle misure indicate. I servitori di Sri Sri RadhaMadhava hanno predisposto un fondo per assicurare un servizio continuo alle Divinità. Il capitale del fondo aumenterà mentre gli interessi serviranno a pagare le offerte di cibo e gli arati. Un'offerta e un arati a loro nome (o ad un altro nome a loro scelta) saranno fatti una volta l'anno per venti anni per coloro che doneranno 2000 rupie per il fondo. Ai donatori sarà anche mandato il prasadam delle offerte. Contatta Pankajanghri Dasa, c/o ISKCON Mayapur, P.O. BOX 10279, Ballyganj, Ca!cutta 700 O19 India.
email: pankanjangri.acbsp@bbt.se.



SRILA PRABHUPADA
E RADHA-MADHAVA

Una volta mi trovavo nella stanza delle Divinità vicino a Srila Prabhupada mentre Le stava guardando, ed egli disse: _Stanno ballando". Un'altra volta disse: _Vedi in quale posa sta Radharani" (imitando la Sua posizione con la mano tesa), "quando offre qualcosa a Krsna? Talvolta Radharani tiene la Sua mano alzata così (in atteggiamento di benedire). Quando Lei sta così, Krsna può anche lasciarLa, ma quando Lei offre qualcosa a Lui, Egli non può lasciarLa". Una volta un devoto chiese: _Srila Prabhupada, siamo seduti in questi campi di riso e tu ci hai chiesto di costruire una città. Da dove verrà tutto il denaro necessario?" Srila Prabhupada rise. "Ti preoccupi sempre da dove verrà il denaro. Qui abbiamo RadhaMadhava. "Madhava" significa il marito della dea della fortuna. Tu devi solo adorare RadhaMadhava bene e tutto verrà dalla Loro misericordia. Non devi preoccuparti per il denaro".



Figure:
(sopra) Le divinità a
grandezza naturale di
Sri Sri RadhaMadhava
e le gopi
loro associate
concedono la loro
divina udienza ai
pellegrini di Mayapur.
(a destra) Il primo
edificio del Progetto
Mayapur, in precedenza
tempio delle
originali divinità di
Sri Sri RadhaMadhava
(in fondo a destra)















Calendario Vaisnava

Festività, Ricorrenze, Celebrazioni

Anno 19992000 - Gaurabda 513



Mese di Kesava
dal 24 Novembre  al 22 Dicembre

3 Dicembre. Venerdì: Ekadasi, digiuno di legumi e cereali. Scomparsa di Narahari Sarkara.
4 Dicembre. Sabato: Dvadasi, si interrompe il digiuno dalle 07:31 alle 10:34. Scomparsa di Kaliya Krsna Dasa.
5 Dicembre. Domenica: Scomparsa di Saranga Thakura.
19 Dicembre. Domenica: Ekadasi, digiuno di legumi e cereali.
20 Dicembre. Lunedì: Dvadasi, si interrompe il digiuno dalle 07:45 alle 10:43.



Mese di Narayana
dal 23 Dicembre  al 20 Gennaio

25 Dicembre. Sabato: Scomparsa di Srila Bhaktisiddhanta, maestro spirituale di Srila Prabhupada. Digiuno fino a mezzogiorno.
2 Gennaio. Domenica: Ekadasi, digiuno di legumi e cereali.
3 Gennaio. Lunedì: Dvadasi, si interrompe il digiuno dalle 07:49 alle 10:49.
7 Gennaio. Venerdì: Apparizione di Locana Dasa Thakura.
9 Gennaio. Domenica: Scomparsa di Jiva Gosvami.
17 Gennaio. Lunedì: Ekadasi, digiuno di legumi e cereali.
18 Gennaio. Martedì: Dvadasi, si interrompe il digiuno dalle 07:45 alle 10:52.



Mese di Madhava
dal 21 Gennaio  al 19 Febbraio

25 Gennaio. Martedì: Apparizione di Gopala Bhatta Gosvami.
26 Gennaio. Mercoledì: Scomparsa di Jayadeva Gosvami.
27 Gennaio. Giovedì: Scomparsa di Locana Dasa
Thakura.















Festa della Domenica

Tutte le domeniche dell'anno, dalle prime ore del pomeriggio, siete invitati ad una splendida festa!

La festa sarà animata da conferenze, danze e canti trascendentali.

Sarà l'occasione per conoscere l'antica saggezza dell'India.

Inoltre potrete gradire le succulente specialità vegetariane che vi saranno servite durante il banchetto della serata.



Tempi principali:

Bergamo - Villaggio Hare Krishna,
(da Medolago strada per Terno d'Isola)
24040  Chignolo d'Isola (BG)
Tel. 035/4940706

Firenze - Villa Vrndavana,
via Scopeti, 108  50026  San Casciano in Val di Pesa (FI)
Tel. 055/820054

Vicenza - Prabhupada Desh,
via Roma, 9 - 36020 Albettone (VI)  Tel. 0444/790573



Centri Culturali:

Asti - Frazione Valle Reale, 20
14018  Roatto, (AT)  Tel. 0141/938406

Milano - Centro Culturale Govinda,
via Valpetrosa, 5  20123 Milano  Tel. 02/862417

Padova - Centro Culturale Hare Krishna,
Corso del Popolo, 1  35131 Padova  Tel. 049/8751219

Roma - Hare Krishna Forum, piazza Campo de' Fiori,
27  00186 Roma  Tel. 06/6832660



Radio Krsna Centrale
Via Scopeti, 106 - 50026 - San Casciano in Val di Pesa (FI) — Tel.055/820054
e-mail: rkcfi@radiokrishna.com
http://www.radiokrishna.com



ISKCON su internet
http://www.hkitaly.it/harekrsna/


Fine del numero di novembre-dicembre 1999.