Biblioteca (lettura pubblicata dalla BBT the bhaktivedanta book trust international)



Ritorno a Krishna

rivista del movimento Hare Krishna

volume 1 n. 4
Luglio-Agosto 1989

Dio è luce. L'illusione è tenebre. Dove c'è Dio non c'è illusione.










Sua Divina Grazia A. C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada

Fondatore-Acarya dell'Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna arrivò in Occidente dall'India nel 1965, all'età di sessantanove anni, per soddisfare la richiesta del suo maestro spirituale: insegnare la Coscienza di Krsna in Occidente.
In dodici anni ha pubblicato più di settanta volumi di traduzione e commento dei testi classici dell'india vedica.
I suoi libri, ora disponibili anche nella versione italiana, e in altre cinquanta lingue, sono stati adottati come testi di studio nelle maggiori università del mondo.
Viaggiando costantemente in Europa, America, Australia, Africa e Asia, Srila Prabhupada ha strutturato il suo movimento internazionale in una confederazione mondiale di asrama, scuole, templi e comunità agricole.
Ha lasciato questo mondo nel 1977 a Vrndavana, in India, il luogo più caro a Sri Krsna.
I suoi discepoli portano avanti il movimento a cui lui ha dato vita.


RITORNO A KRISHNA
la rivista mensile dell'Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna.
Quando Srila Prabhupada costituì questa Associazione a New York nel 1966, mise per iscritto gli obiettivi che essa si prefiggeva.

1. Diffondere sistematicamente il sapere spirituale in tutta la società ed educare ogni individuo alla pratica della vita spirituale per bilanciare lo scompenso di valori nel mondo attuale e raggiungere una pace e un'unità reali.
2. Diffondere la Coscienza di Krsna così come ci viene rivelata nella Bhagavadgita e nello Srimad-Bhagavatam.
3. Portare i membri dell'associazione a vivere insieme e avvicinarli a Krsna, l'Essere Supremo, promuovendo così l'idea, tra i membri e il resto dell'umanità, che ogni anima è una particella infinitesimale qualitativamente uguale a Dio, Krsna.
4. Insegnare e promuovere il movimento del sankirtana, il canto congregazionale dei Santi Nomi di Dio, come ci ha rivelato nei Suoi insegnamenti Sri Caitanya Mahaprabhu.
5. Erigere per i membri e per il resto della società un luogo dedicato ai divertimenti trascendentali e alla personalità di Krsna.
6. Unire i membri allo scopo di insegnare un modo di vivere più semplice e naturale.
7. Pubblicare e distribuire periodici, libri e altri scritti allo scopo di raggiungere i fini sopraelencati.










La Rivista del Movimento Hare Krishna

RITORNO
A KRISHNA

FONDATA NEL 1944

FONDATORE (sotto la direzione di
Sua Divina Grazia Sri Srimad
Bhaktisiddhanta Sarasvati Prabhupada)
Sua Divina Grazia
A. C. Bhaktivedanta Svami Prabhupada

DIRETTORE RESPONSABILE
Alida D'Ambrosio (Ali Krsna devi dasi)

REDATTORE CAPO
Haladhara dasa

REDATTORI
Goura Krsna dasa, Gitamrta devi dasi

TRADUZIONI
Prema Cintamani devi dasi, bhaktin Rosanna, bhaktin Paola

COMPOSIZIONI
Ananga Manjari dasi, bhakta Carlo, bhaktin Lella

GRAFICA E IMPAGINAZIONE
Haladhara dasa, bhaktin Paola

AMMINISTRAZIONE
Nimai Pandita dasa

SERVIZIO ABBONAMENTI
Dananista devi dasi

PRONUNCIA. La translitterazione dei termini sanscriti contenuti in questa rivista è stata eseguita secondo un metodo adottato internazionalmente. La a si pronuncia a chiusa. La a si pronuncia a, aperta e lunga. La i si pronuncia i lunga. La u si pronuncia u lunga. La j si pronuncia g dolce. La r si pronuncia ri. La s si pronuncia sc (come in scena), altrettanto s, ma più sibilante. La h è sempre aspirata. Krsna si pronuncia Krishna (il suono sc è dolce); Caitanya si pronuncia Ciaitanya.

NOMI SPIRITUALI. I membri dell'I.S.K.C.O.N., l'Associazione Internazionale per la Coscienza di Krsna, ricevono uno dei nomi di Krsna o di un Suo grande devoto seguito dal suffisso dasa (dasi per le donne) che significa "servitore", Per esempio il nome Krsna dasa significa "servitore di Krsna".



ABBONAMENTI. RITORNO A KRISHNA esce tutti i mesi escluso agosto. Per informazioni sugli abbonamenti scrivere a: Bhaktivedanta Book Trust Italia  Via Comunale degli Scopeti, 108  50026 San Casciano Val di Pesa (FI)
Tel. 055/8284708076414820054

© Bhaktivedanta Book Trust  Tutti i diritti riservati

RITORNO A KRISHNA  Pubblicazione mensile registrata
presso il tribunale di Milano
n° 199 del 13/03/89

VOL. 1 N. 4  LuglioAgosto 1989

Bhaktivedanta Book Trust Italia
Via Comunale Scopeti, 108  50026
S. Casciano Val di Pesa - FI
FOTOLITO: Photo Life  Milano

STAMPA: Arti Grafiche F.lli Fiorin S.p.A.  Milano



VOL. 1, N°4

LO YOGA DEL PURO ATTACCAMENTO
Discorso di iniziazione tenuto a San Diego nel giugno del 1972 da
Sua Divina Grazia A. C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada

MEDITAZIONE SU KRSNA

I dialoghi di Srila Prabhupada
LO STATO LAICO

Libri
SRIMAD-BHAGAVATAM
Continua la pubblicazione del grande classico spirituale scritto 5000 anni fa da Krsna Dvaipayana Vyasa, tradotto e commentato da Sua Divina Grazia Srila Prabhupada

Luoghi Sacri
VRNDAVANA
LA TERRA DI KRSNA

Un invito a visitare la dimora personale di Sri Krsna Prima Parte

L'OSSERVATORE VEDICO
LA FESTA DELLA DOMENICA
LETTERE AL DIRETTORE
CANTA HARE KRSNA E SARAI FELICE

IN COPERTINA: Le forme divine di Krsna e suo fratello Balarama nel tempio dell'Associazione Internazionale per la Coscienza di Krsna a Vrndavana in India.










LO YOGA
DEL PURO
ATTACCAMENTO

Come un fiume scorre incessantemente verso il mare, così, con la pratica regolata del bhaktiyoga, il
nostro amore fluirà naturalmente verso Krsna.

Discorso di iniziazione tenuto a San Diego nel giugno 1972 da
SUA DIVINA GRAZIA A.C. BHAKTIVEDANTA SWAMI PRABHUPADA
fondatoreAcarya dell'Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna.

figura:
Krsna si aggira nella foresta e nei campi pascolando le mucche e suonando il flauto.
Risvegliando il nostro amore per Lui perderemo facilmente i nostri attaccamenti materiali.



sri bhagavan uvaca
mayy asaktamanah partha
yogam yunjan madasrayah
asamsayam samagram mam
yatha jnasyasi tac chrnu

"Il Signore Beato disse: Ora, o figlio di Prtha, ascolta come praticando lo yoga in piena coscienza di Me e con la mente legata a Me, potrai conoscerMi completamente, senza più il minimo dubbio". (Bhagavad-gita, 7.1)
Il metodo di yoga che Krsna menziona qui è molto semplice e sublime. E' sufficiente impegnare la propria mente nel pensare soltanto a Krsna, alla forma di Krsna. E in che modo bisognerebbe pensare a Lui? Con attaccamento (asakti). Se amate una persona, volete sempre vederla; il vostro attaccamento per quella persona è così forte che se non la vedete diventate nervosi. Persone differenti hanno attaccamenti differenti, ma l'attaccamento è sempre presente. Qualcuno può essere attaccato a un cane, e qualcuno può essere attaccato a Dio. 1
Ma l'attaccamento c'è sempre.
Srila Rupa Gosvami ha spiegato in termini molto semplici come essere attaccati a Dio. Egli afferma: "Mio caro Signore, come in un giovane si risveglia immediatamente il suo attaccamento alla vista di una fanciulla, o una fanciulla è attratta non appena vede un giovane, così possa io sentire attaccamento per Te". Questo genere di attaccamento è naturale. Non c'è bisogno di andare all'università per impararlo.
Alla semplice vista di una ragazza un giovanotto pensa: "Oh, che bella ragazza". E la ragazza pensa :"Oh, che bel giovane". Similmente noi dovremmo pensare: "Oh, ecco Krsna, ecco che parlano di Krsna, ecco un tempio di Krsna".
Un altro esempio che si può dare è che il nostro attaccamento dovrebbe fluire verso Krsna come la corrente di un fiume. Un fiume scorre automaticamente verso il mare. E come il fiume scorre spontaneamente verso il mare, senza nessun tentativo artificiale, così il nostro amore dovrebbe fluire spontaneamente verso Krsna, o Dio. Questa è la perfezione dello yoga.

Yoga significa "connessione". All'inizio possiamo far rivivere la nostra connessione con Krsna in modo artificiale, ma quando tale connessione si manifesta spontaneamente, senza alcun ostacolo, esattamente come l'acqua del fiume scende incessantemente verso il mare, allora saremo perfetti nello yoga. Nessuno può impedire a un fiume di scorrere. Perché il fiume va al mare? Si tratta di un fatto naturale; non vi è alcun motivo artificiale per cui esso debba andarvi. In modo analogo, quando il nostro amore per Krsna fluirà così, senza alcuna motivazione personale, avremo raggiunto la perfezione nello yoga.
L'amore spontaneo per Dio non dipende da alcuna causa esterna. La sua sola causa è l'amore stesso. Perciò è chiamato ahaituki. Ahaituki significa "senza alcuna causa o motivazione". In genere le persone si recano in un tempio o in chiesa con un fine personale da raggiungere. I cristiani, per esempio, vanno in chiesa e pregano: "Dacci, o Signore, il nostro pane quotidiano". La motivazione è il desiderio di pane. Ma quando andate in chiesa al solo fine di glorificare Dio, allora si tratta di vero amore. Naturalmente, è anche bello pensare: "Dio mi darà il pane; perciò voglio andare in chiesa". Ma questa fede motivata può andare perduta. Se ci accostiamo a Dio per qualche beneficio materiale, la nostra fede in Lui può venir meno in qualsiasi momento. Perciò non è questo il livello del vero amore per Dio. Il vero amore è privo di motivazioni personali.
Questo amore è definito apratihata, "non può essere ostacolato". Il vero amore per Dio non può essere ostacolato da alcuna motivazione personale. Nessuno dovrebbe dire: "Dato che sono povero devo lavorare molto duramente, perciò non mi è possibile amare Dio ora". Spesso la gente dice: "Aspetterò. Quando avrò milioni di dollari sul mio conto in banca aderirò alla coscienza di Krsna. Adesso lasciatemi accumulare denaro". Questa non è bhakti. Questo non è attaccamento a Krsna.
Qui Krsna dice che dovremmo praticare lo yoga sotto la Sua protezione (mad-asrayah). Ciò significa che dovremmo rifugiarci in Krsna o in un Suo rappresentante e cercare di praticare quella forma di yoga grazie alla quale conseguiremo l'amore spontaneo per Krsna. Ora non abbiamo nessun attaccamento per Krsna. Per risvegliare tale attaccamento esistono alcuni principi regolatori che dobbiamo seguire.
Per esempio noi diciamo: "Niente sesso illecito". Il sistema vedico insegna che una persona deve sposarsi e vivere secondo i principi regolatori. Quindi il marito e la moglie possono soddisfare il loro desiderio sessuale mettendo al mondo buoni bambini.
Non esiste una proibizione contro il sesso, esso è consentito, ma non è permesso il sesso illecito. Dedicarsi al sesso illecito significa accrescere il proprio attaccamento per il sesso, non l'attaccamento per Krsna. Per questo è proibito.
Inoltre è proibito mangiare carne. Il mangiar carne, o pesce o uova  qualsiasi dieta non vegetariana  è soltanto un attaccamento del palato. Nessuno muore per il fatto di non mangiare carne. Questo è un dato di fatto. Quando eravamo piccoli dipendevamo dal latte, o da quello materno o dal latte di mucca. Quindi la mucca è anche nostra madre. Così come beviamo il latte del seno materno beviamo il latte di madre mucca. Voi non dovete uccidere vostra madre: è una colpa gravissima. Per questa ragione è proibito mangiare carne. Ma la gente è diventata così empia e malvagia che non si sofferma a pensare: "Da bambino questa mucca mi ha fornito il suo sangue sotto forma di latte per nutrirmi, per mantenermi in vita, ma ora che sono diventato grande sono così ingrato che la uccido e mangio la sua carne". Questo è il progresso dell'educazione moderna: la gente ha imparato a uccidere la propria madre.
In ogni religione l'uccisione è proibita o grandemente limitata. Nella religione cristiana è presente il comandamento "Non uccidere", ma in pratica tutti violano questo comandamento. Allora che valore ha la vostra pretesa di essere cristiani? Se infrangete il comandamento che Gesù Cristo vi ha dato, come potete pretendere di essere cristiani? Questa è la domanda che vi poniamo. E anche se una persona non è cristiana, uccidere è il peggiore dei peccati e dovrebbe essere evitato il più possibile.
Il vostro compito primario nella vita consiste nell'accrescere il vostro attaccamento spontaneo per Dio. E' il compito primario nella vita umana perché soltanto nella forma umana è possibile assolverlo. Non appena accrescerete il vostro amore per Krsna, la vostra vita sarà coronata dal successo. "Successo" significa che non dovete più assumere dei corpi materiali. Avrete un corpo spirituale e andrete da Krsna: tornerete a casa, da Dio. Perciò se accrescete il vostro attaccamento per Krsna, otterrete il beneficio di trovare una soluzione per tutti i problemi della vita.
Se volete accrescere il vostro attaccamento per Krsna, all'inizio dovrete seguire dei principi regolatori, delle restrizioni. Un medico, per esempio, nel prescrivervi un trattamento vi dirà: "Non mangiare questo. Non fare quello". E inoltre aggiungerà: "Fai questo". Similmente, nella coscienza di Krsna esistono moltissimi precetti e divieti. Noi dobbiamo accettare i precetti ed evitare tutto ciò che è proibito (anukulyasya sankalpah pratikulyasya varjanam). Questo è il metodo per coltivare la coscienza di Krsna in modo favorevole. Dobbiamo accettare soltanto le cose che favoriscono il risveglio del nostro attaccamento per Krsna e respingere tutto il resto.
Quindi, se il sesso illecito non favorisce il vostro avanzamento nella coscienza di Krsna, dovete rifiutarlo. Non potete discutere. Questo non vi aiuterebbe. Analogamente, dovete rifuggire dall'uso di sostanze inebrianti o intossicanti, dal mangiar carne o dal gioco d'azzardo: questi sono i quattro pilastri che sostengono una vita di peccato. All'inizio della coscienza di Krsna, quando siete decisi a prendere sul serio la coscienza di Krsna, dovete rinunciare a questi quattro pilastri della vita peccaminosa.
Oggi alcune anime saranno iniziate. Ciò significa che si accingono a considerare molto seriamente la coscienza di Krsna. Così il primo compito di chi intende dedicarsi seriamente alla coscienza di Krsna è quello di spezzare questi quattro pilastri della vita peccaminosa. Allora non ci sarà possibilità di peccato. Come Krsna dice nella Bhagavad-gita (7.28).

yesam tv antagatam papam
jananam punyakarmanam
te dvandvamohanirmukta
bhajante mam drdhavratah

"Le persone che furono virtuose nelle loro vite passate e in questa vita, e le cui attività peccaminose sono state completamente estirpate, sono libere dalla dualità nata dall'illusione e Mi servono con determinazione ".
Quali sono le attività pie? Innanzi tutto c'è lo yajna, cioè il fatto di compiere sacrifici. Oggi, per esempio, celebriamo un sacrificio del fuoco. Un'altra attività pia è quella di devolvere denaro per diffondere la propaganda di Krsna. Il movimento per la coscienza di Krsna sta attuando un'opera di propaganda, e per questa ragione abbiamo bisogno di denaro. Il denaro è energia di Krsna. Tutti si servono del denaro di Krsna. Quanto più celermente risparmiano parte di questo denaro per amore di Krsna, tanto più celermente saranno finanziariamente fortunati. Poniamo che io trattenga il vostro denaro illegalmente. Se ve lo restituisco, sarò liberato dalle mie attività criminali. Oppure supponete che io abbia rubato qualcosa dalla vostra tasca e poi mi senta rimordere la coscienza: "Oh, questo furto è un male." Così non appena vi restituirò il maltolto, la faccenda sarà chiusa. Ma se tengo per me quanto ho rubato, sono un ladro e verrò punito. Analogamente, tutti coloro che si servono del denaro di Krsna e non lo restituiscono a Lui sono criminali e verranno puniti.
In che modo verranno puniti? L'abbiamo visto. Di recente c'è stata una guerra fra Pakistan e India. Ogni indiano ha contribuito, secondo le proprie possibilità, allo sforzo bellico. Tutti gli uomini ricchi hanno dovuto sborsare cinquanta lakhs di rupie (circa mezzo milione di dollari). Molti milioni di rupie sono stati raccolti e usati per produrre polvere da sparo  Svaha! 2
Perciò se non eseguite questo svaha, dovrete eseguire quello svaha. E' in corso la guerra nel Vietnam  Svahah! Tanti giovani  Svahah! Tanto denaro  Svahah! Quindi, meglio imparare come fare uno svahah per Krsna. In caso contrario dovrete fare uno svaha per maya (illusione).
E' necessario, quindi, compiere i sacrifici e dare in carità per Krsna. Poi c'è il tapasya. Tapasya significa accettare volontariamente alcuni principi restrittivi. Oggi voi siete abituati a ogni genere di nonsensi, ma se non interrompete tutte le attività insensate, non potrete comprendere la coscienza di Krsna. Se volete essere seri, dovete rinunciarvi.
In questo modo dobbiamo accrescere il nostro attaccamento per Krsna. E se accresciamo il nostro attaccamento per Krsna, raggiungeremo la perfezione dello yoga. La coscienza di Krsna è il metodo più elevato di yoga. Come Krsna afferma nella Bhagavad-gita (6.47), yoginam api sarvesam madgatenantaratmana ... sa me yuktatamo matah: "Di tutti gli yogi, quello che pensa continuamente a Me è il migliore". Potete pensare sempre a una persona se le siete attaccati, altrimenti non potete. E' impossibile. Se amate qualcuno, vedrete sempre la sua immagine, la sua forma nella vostra mente. Sempre. Come è detto nella letteratura vedica, premanjanacchurita bhaktivilocanena santah sadaiva hrdayesu vilokayanti. Noi dobbiamo purificare i nostri occhi per poter vedere Dio dentro di noi, e tale purificazione è possibile quando applichiamo ogni giorno ai nostri occhi il balsamo dell'amore per Dio. Un medico può ordinarci di applicare dell'unguento per migliorare la nostra vista. Analogamente, noi vedremo Dio quando la nostra visione sarà resa più chiara da premanjana, il balsamo dell'amore per Dio.

Dunque dovete imparare ad amare Krsna.
Innanzi tutto dovete alzarvi presto la mattina. Non vi piace, ma pensate: "Devo alzarmi presto per far piacere a Krsna". Questo è l'inizio. Poi pensate: "Devo cantare sedici giri del mantra Hare Krsna sul mio japa". Può darsi che siate pigri e che non vogliate farlo, ma se volete amare Krsna dovete farlo. All'inizio dovete imparare ad amare Krsna, ma quando giungete realmente alla condizione dell'amore per Dio il problema del "dovere" non si pone più. Voi seguirete spontaneamente i principi regolatori, perché c'è amore.
Imparare ad amare Krsna equivale a sviluppare una comune relazione amorosa. Se io amo una ragazza, le donerò un fiore o un altro regalo. Questo è uno dei sei scambi dell'amore: dovete offrire un regalo alla persona amata. Dovete inoltre accettare doni da lei (dadati pratigrhnati). C'è poi il gunyam akhayati prcchati: aprire la propria mente alla persona amata. Guhyam significa "cose molto confidenziali", e akhyati significa "svelare". Voi dovete svelare i vostri pensieri più intimi alla persona amata, e lei svelerà i suoi pensieri più intimi a voi. Viene poi il bhunkte bhojayate caiva che consiste nell'offrire alla persona amata qualcosa da mangiare e nell'accettare cibo da lei. Sono questi i sei modi per accrescere l'amore. Se agite in questi modi con Krsna, svilupperete amore per Lui.
Quante cose prendiamo da Krsna! Krsna ci dà tutto; tutte le nostre necessità sono soddisfatte da Lui (eko bahunam yo vidadhati kaman). Non è possibile produrre frutta, fiori e cereali in una fabbrica. E' Krsna che ce li dà. Così stiamo vivendo a spese di Krsna, non sarebbe molto gentile se dopo aver cucinato dei cereali non li offrissimo a Lui.
Nel movimento per la coscienza di Krsna noi cuciniamo i cibi e poi li offriamo a Krsna. Che cosa c'è che non va in questo comportamento? I mascalzoni dicono: "Queste persone coscienti di Krsna sono dei pagani perché offrono cibo a una pietra". Quanto poco intelligenti sono costoro! Non sanno che Dio mangia.
Come Krsna dice nella Bhagavadgita (9.26)

patram puspam phalam toyam
yo me bhaktya prayacchati
tad aham bhaktyupahrtam
asnami prayatatmanah

"Se qualcuno mi offre, con amore e devozione, una foglia, un fiore, un frutto o dell'acqua, accetterò la sua offerta". Il devoto pensa: "Krsna, Tu ci hai dato tanti buoni alimenti e io li ho cucinati. Ti prego, prendi per primo ciò che ho preparato". Questo è amore.
Supponiamo che vostro padre sia stato molto generoso con voi, e vi sentiate riconoscenti verso di lui. Se cucinerete qualcosa, darete a lui il primo assaggio, dicendo: "Mio caro padre, ho cucinato questo cibo. E' squisito, ti prego di mangiarne un po' prima di tutti". E lui risponderà: "E' davvero squisito? Bene, dammene un po'".
Sarà molto soddisfatto di voi. In realtà, ciò che cucinate appartiene già a vostro padre; quindi non potete dargli davvero qualcosa. Analogamente, in realtà non avete niente da offrire a Krsna, ma se diventerete un po' intelligenti, Gli offrirete quanto già Gli appartiene, e in questo modo svilupperete il vostro amore per Lui. Se rimarrete dei mascalzoni, rovinerete la vostra vita umana, ma se diventerete un po' intelligenti avrete una vita piena di successo.
Dio ci dà il nostro pane quotidiano, e allora perché non offrirlo prima a Lui? Questa è intelligenza. E' invece da mascalzoni pensare: "Dio mi dà del pane e io lo mangio. Questo è tutto. Il mio scopo è solo quello di mangiare". E perché il tuo scopo non può essere quello di offrire? Noi dovremmo provare gratitudine per Dio: "Dio mi ha dato questo pane: lasciate quindi che lo offra a Lui per primo. Dopo posso mangiare". Che cosa c'è che non va in quest'idea? Che cosa ci si perde? Gli uomini più degradati non sanno neppure che, dal momento che Dio ha dato loro qualcosa da mangiare, sarebbe doveroso per loro offrirlo a Lui, prima di mangiare. Quando si offre qualcosa a Krsna, a Dio, Egli lo mangia, ma poi lascia tutto quanto per voi in forma di prasadam. Questo è il potere di Dio.
Perciò il bhaktiyoga, la coscienza di Dio, è il metodo che vi permetterà di accrescere il vostro attaccamento per Krsna. Noi non diciamo: "I cristiani sono cattivi, gli induisti sono buoni". No, non diciamo questo. Diciamo soltanto: "Ora, in questa forma di vita, imparate ad amare Dio. Per tanto tempo avete amato un cane, ora cercate di amare Dio". Questa è la nostra propaganda.
Noi non critichiamo nessuno; vogliamo soltanto vedere se una persona ha sviluppato il suo amore per Dio. Nient'altro. Potete farlo come cristiano, come induista o come musulmano. Non importa. Vogliamo vedere soltanto se sei veramente un amante di Dio. Se non lo sei ti diciamo: "Ti prego, cerca di amare Dio in questo modo". Qual è questo modo? Sravanam kirtanam visnoh: è sufficiente ascoltare chi parla di Krsna e cantare le lodi di Krsna. E' tanto difficile? Se non avete ancora imparato ad amare Dio, adottate questo sistema. Se ascoltate parlare di Krsna in questo tempio, senza fare nient'altro, la vostra vita diventerà perfetta.
Vi ringrazio dell'attenzione.

* * *

note:
1) Gioco di parole fra dog  "cane"  e God  "Dio" (N.d.t.)
2) Svaha è una parola sanscrita che viene pronunciata dal sacerdote in un sacrificio vedico, quando versa burro chiarificato sul fuoco sacro, producendo una fiammata.
fine note.















Meditazione su Krsna

Mentre Krsna era a Dwaraka, mandò un messaggio alle gopi, le sue amiche pastorelle di Vrndavana, che si lamentavano incessantemente di essere separate da Lui. Il messaggio fu portato dal cugino di Krsna Uddhava, perché Krsna voleva che Uddhava assistesse alla massima espressione della coscienza di Krsna: l'amore delle gopi per Lui. Quando Uddhava si incontrò con le gopi in un luogo appartato, Srimati Radharani, la gopi preferita da Krsna, si immerse a tal punto nel pensiero di Krsna che cominciò a parlare con un calabrone come se questo fosse stato il messaggero di Krsna. "Il tuo padrone, Krsna, ha le tue stesse qualità," disse Srimati Radharani, "ti posi su un fiore e, dopo aver succhiato un po' di nettare, voli immediatamente via e ti posi su un altro fiore per gustarlo. Solo una volta Krsna mi ha dato la possibilità di divertirmi un po' con Lui, ma ora mi ha lasciata del tutto." I discorsi di Radharani in separazione da Krsna sono sintomo della più elevata estasi trascendentale chiamata mahabhava; tale estasi è possibile solo per Radharani e le Sue associate. In Radharani si trovano i segni della gemma più splendente dell'amore per Dio." Vedendo come Radharani e le altre gopi erano costantemente assorte nel pensare a Krsna, immerse nella più profonda estasi d'amore, Uddhava disse loro: "Mie care gopi, la mentalità che avete sviluppato nella relazione con Krsna è molto difficile da raggiungere anche per le persone più sagge e più sante, Voi avete raggiunto il livello di vita più perfetto. E' un grande dono per Voi avere fissato la vostra mente su Krsna e avere deciso di dedicarvi solo Lui. Poiché le Vostre menti sono ora completamente fisse su Krsna, l'Anima Suprema, in Voi si è automaticamente sviluppato l'amore universale. Io mi ritengo molto fortunato di avere avuto, per grazia vostra, la possibilità di vedervi in questa condizione." Uddhava lesse quindi il messaggio di Krsna: "Mie care gopi, vi prego, sappiate che la separazione tra Noi è impossibile in qualsiasi momento, luogo o situazione perché Io pervado ogni cosa. Per Voi non è più necessaria la conoscenza trascendentale dell'Assoluto. Voi siete state assorte nell'amore per Me fin dall'inizio delle Vostre vite. Mie care gopi, per accrescere il Vostro amore straordinario per Me, Io mi sono allontanato di proposito da Voi affinché poteste rimanere immerse in costante meditazione su di Me."















I DIALOGHI DI SRILA PRABHUPADA

Lo Stato Laico

Questo dialogo tra Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada e l'ambasciatore dell'India in Svezia ebbe luogo a Stoccolma, nell'autunno del 1973.

Srila Prabhupada: L'America e l'India e molti altri Paesi nel mondo hanno uno "stato laico". I capi del governo dicono di non voler favorire nessuna religione particolare, ma di fatto stanno favorendo l'irreligione.
Ambasciatore: Sì, abbiamo un problema. Abbiamo una società multireligiosa per cui noi, gente del governo, dobbiamo stare molto attenti.
Non possiamo prendere una posizione troppo decisa sulla religione.
Srila Prabhupada: No, no. Il governo deve prendere una posizione decisa sulla religione. Naturalmente dev'essere neutrale verso tutte le forme di religione autentica, ma ha anche il dovere di accertarsi che la gente sia genuinamente religiosa. Il governo non deve permettere che, in nome dello "stato laico", la gente vada all'inferno.
Ambasciatore: Sì, è vero.
Srila Prabhupada: Se lei fosse musulmano, il compito del governo dovrebbe essere quello di accertarsi che lei realmente agisca da musulmano. Se lei fosse indù, il compito del governo dovrebbe essere quello di accertarsi che lei agisca da indù. Se lei fosse cristiano, il compito del governo dovrebbe essere consistere nell'accertarsi che lei agisca da cristiano. Il governo non può abbandonare la religione. Dharmena hina pasubhih saman: se le persone diventano irreligiose, diventano degli animali. Quindi è compito del governo accertarsi che i cittadini non diventino animali. La gente può professare forme diverse di religione. Non ha importanza. Ma dev'essere religiosa. "Stato laico" non significa che il governo debba diventare insensibile: "Lasciamo che le persone diventino come gatti e cani, senza religione." Se il governo non se ne preoccupa, allora non è un buon governo.
Ambasciatore: Condivido quanto lei dice. Ma la politica, sapete, è l'arte del possibilismo.
Srila Prabhupada: No. Politica significa accertarsi che la gente si elevi, che i cittadini diventino spiritualmente più evoluti. Che non si degradino.
Ambasciatore: Sì, sono d'accordo. Ma penso che il compito principale del governo sia creare condizioni in cui le persone di grande talento, capi spirituali come lei, possano operare. Se il governo si spingesse più in là di così, potrebbe forse contaminare i vari gruppi religiosi. Penso che il governo debba essere come un giudice di gara, creando le condizioni, creando le condizioni per la libertà di parola.
Srila Prabhupada: No. Il governo deve fare di più. Per esempio, avete un ministero per il commercio: il governo controlla che il commercio e le imprese industriali stiano procedendo bene, in modo corretto. Il governo rilascia licenze. Ci sono supervisori e ispettori. Un altro esempio: avete un ministero per l'istruzione, ci sono ispettori che controllano che gli studenti vengano istruiti correttamente. Allo stesso modo il governo dovrebbe avere uomini esperti che possano controllare che gli indù stiano effettivamente agendo come indù, i musulmani come musulmani e i cristiani come cristiani.
Il governo non dovrebbe essere indifferente alla religione. Può mantenersi neutrale. "Quale religione si professi, non è nostro compito occuparcene." Ma è compito del governo vedere che stiate agendo bene e che non stiate bleffando.
Ambasciatore: Sicuramente... per ciò che riguarda la condotta morale. Ma più di questo, com'è possibile?
Srila Prabhupada: La questione è che non è possibile avere una buona condotta morale se non vengono effettivamente seguiti i princìpi religiosi.

yasyasti bhaktir bhagavaty akincana
sarvair gunais tatra samasate surah
harav abhaktasya kuto mahadguna
manorathenasati dhavato bahih

"Chi ha una ferma devozione per Dio manifesta in modo consistente tutte le qualità divine. Ma chi non ha tale devozione deve sempre inventare nuovi schemi per sfruttare l'energia materiale ed esterna del Signore, perciò non può essere dotato di alcuna qualità morale." (SrimadBhagavatam 5.18.12)

Finché avete fede in Dio, devozione per Dio, tutto va bene. Dopo tutto Dio è uno. Dio non è né indù, né cristiano, né musulmano. Dio è uno; ed è per questo che la letteratura vedica dice:

sa vai pumsam paro dharmo
yato bhaktir adhoksaje
ahaituky apratihata
yayatma suprasidati

"Il supremo dovere dell'umanità è conseguire il servizio d'amore devozionale per Dio. Solo tale servizio di devozione  immotivato e ininterrotto  può soddisfare completamente il sé." (Bhagavad-gita 1.2.6.) Quindi è necessario essere religiosi. Altrimenti non si può essere soddisfatti.

Perché c'è in tutto il mondo tanta confusione e insoddisfazione? Perché la gente è diventata empia.
Ambasciatore: A Mosca molte persone sono ostili alla religione, completamente contro di essa.
Srila Prabhupada: Perché parlate di Mosca? Dappertutto. Almeno a Mosca sono onesti. Dicono onestamente: "Non crediamo in Dio".
Ambasciatore: E' vero, è vero.
Srila Prabhupada: Ma altrove dicono: "Sono induista, sono musulmano, sono cristiano, credo in Dio", ma non sanno niente di religione. Non seguono le leggi di Dio.
Ambasciatore: Temo che molti di noi siano così. E' vero.
Srila Prabhupada: (Risate). Dovrei dire che almeno a Mosca sono dei gentlemen. Non riescono a capire la religione, quindi dicono: "Non crediamo". Ma questi altri mascalzoni dicono: "Sì, siamo religiosi. Crediamo in Dio". E invece compiono le azioni più empie. Molte volte ho chiesto ai cristiani: "La vostra Bibbia dice 'Non uccidere.' Perché uccidete?" Essi però non sono in grado di dare alcuna risposta soddisfacente. E' detto chiaramente "Non uccidere"  e loro mantengono mattatoi.
Che cosa significa?















Libri

SRIMADBHAGAVATAM

Primo Canto: "La Creazione"

Questa è la continuazione della presentazione dello Srimad-Bhagavatam, il grande classico spirituale dell'India scritto 5000 anni fa da Krsna Dvaipayana Vyasa, e ora presentato in una nuova traduzione con il commento di Sua Divina Grazia A. C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada. Lo SrimadBhagavatam fornisce la chiave perché l'umanità possa diventare unita nella pace, nella prosperità e nell'amicizia concentrandosi su una causa comune. Questa causa comune è l'unità spirituale di tutti gli esseri viventi, e lo SrimadBhagavatam presenta un'ideologia rivoluzionaria che è la base per la rispiritualizzazione della società. Nel mondo d'oggi non c'è mancanza di avanzamento scientifico, ciò che manca è la conoscenza della scienza di Dio. Quindi, in un mondo che soffre per la discordia universale, per l'ansietà e la confusione, non c'è letteratura più importante di questo radioso SrimadBhagavatam. Se volete ricevere l'intera serie di volumi dello SrimadBhagavatam scrivete alla BBT Italia.



CAPITOLO UNO

Le domande dei saggi

La vita umana offre il modo per mettere fine a tutte le miserie e le sofferenze che sorgono nell'universo materiale dalla dura lotta per l'esistenza, e per ritornare a Dio, la nostra dimora eterna. Ma a causa dell'educazione malsana che ricevono, gli uomini non provano più alcun interesse per la realizzazione spirituale. E anche se ne vengono a conoscenza cadono quasi sempre vittime di falsi maestri.
In questa età, inoltre, gli uomini sono vittime di numerose concezioni e partiti politici e di un'infinità di stimoli che incitano alla gratificazione dei sensi, come cinema, sport, giochi, locali notturni, librerie mondane, cattive compagnie, fumo, alcol, imbrogli, furti, litigi, ecc. Tutte cose che rendono la loro mente continuamente agitata e piena d'angoscia.
Sempre in quest'età, esseri senza scrupoli fabbricano la loro religione senza tener conto delle Scritture rivelate, e non è raro che gli uomini attaccati al piacere dei sensi si lascino attirare dalla loro propaganda. Così, in nome della religione si compiono un gran numero di azioni empie che impediscono di trovare la pace della mente e la salute del corpo. Il brahmacarya non esiste più, la vita di studente si è del tutto degradata e i padri di famiglia non seguono più le norme del grhasthaasrama. Inoltre gli pseudovanaprastha o sannyasi che provengono talvolta da questo grhasthaasrama si lasciano facilmente deviare dal retto sentiero. L'età di Kali è caratterizzata anche dall'assenza di fede. Gli uomini non mostrano più alcun interesse per i valori spirituali; l'intera società è centrata sulla gratificazione dei sensi. Per mantenere questa società materialistica, le nazioni hanno creato sistemi molto complessi dove si alternano guerre calde e fredde. I valori si sono talmente degradati che è diventato estremamente difficile risvegliare la coscienza spirituale degli uomini, ma i saggi di Naimisaranya hanno un grande desiderio di liberare tutte le anime cadute; perciò chiedono a Srila Suta Gosvami il rimedio per tutti i mali di questa età.



VERSO 11


bhurini bhurikarmani
srotavyani vibhagasah
atah sadho 'tra yat saram
samuddhrtya manisaya
bruhi bhadraya bhutanam
yenatma suprasidati

bhurini: molteplici; bhuri: svariati; karmani: doveri; srotavyani: da conoscere; vibhagasah: per divisioni; atah: perciò; sadhu: o saggio; atra: qui; yat: qualunque cosa; saram: l'essenza; samuddhrtya: con una scelta; manisaya: il meglio secondo la tua conoscenza; bruhi: per favore spiegaci; bhadraya: per il bene; bhutanam: degli esseri viventi; yena: col quale; atma: il sé; suprasidati: diventa pienamente soddisfatto.



TRADUZIONE

Esiste una grande varietà di Scritture, e tutte prescrivono innumerevoli doveri per l'uomo; anche procedendo per ordine, occorrono numerosi anni prima di poterli conoscere tutti. Perciò, o saggio, ti preghiamo di scegliere gli insegnamenti essenziali contenuti in queste Scritture e di spiegarli a beneficio di tutti gli esseri viventi, al fine di soddisfare pienamente il loro cuore.



SPIEGAZIONE

L'atma, o l'anima, si distingue dalla materia e dai suoi diversi elementi per la sua natura spirituale. Nessuna condizione materiale potrà mai soddisfarla; solo le Scritture e gli insegnamenti spirituali sono destinati ad appagarla. Differenti metodi sono raccomandati per differenti categorie di esseri secondo le circostanze di tempo e di luogo; esistono perciò innumerevoli Scritture che prescrivono, ciascuna, doveri differenti. Considerando la condizione deplorevole degli uomini dell'età di Kali, i saggi di Naimisaranya propongono a Sri Suta Gosvami di estrarre l'essenza di tutte queste Scritture, perché è diventato impossibile per le anime cadute di quest'era studiare e assimilare gli insegnamenti e applicarli poi nel quadro del varnasramadharma.
Il varnasrama era considerata l'istituzione migliore per l'elevazione dell'umanità al livello spirituale, ma con l'avvento del kaliyuga non è più possibile osservarne le leggi e i princìpi. Questo sistema sociale raccomandava, tra l'altro, di troncare a una certa età ogni legame con la famiglia, cosa ormai impossibile oggi. L'atmosfera di questa età è satura di opposizioni nei confronti dell'istituzione del varnasrama, e si può facilmente rilevare fino a che punto l'avanzamento spirituale dell'uomo comune sia diventato difficile. Il verso seguente spiega la ragione che indusse i saggi a informarsi sull'argomento da Suta Gosvami.



VERSO 12


suta janasi bhadram te
bhagavan satvatam patih
devakyam vasudevasya
jato yasya cikirsaya

suta: o Suta Gosvami; janasi: tu conosci; bhadram te: ogni benedizione a te; bhagavan: Dio, la Persona Suprema; satvatam: dei puri devoti; patih: protettore; devakyam: nel grembo di Devaki; vasudevasya: da Vasudeva; jatah: nato da; yasya: con lo scopo; cikirsaya: di compiere.



TRADUZIONE

Sii benedetto, o Suta Gosvami, tu che conosci i motivi dell'avvento del Signore Supremo come figlio di Vasudeva, nel grembo di Devah.



SPIEGAZIONE

Il termine bhagavan designa il Signore onnipotente, maestro di tutte le perfezioni — bellezza, ricchezza, fama, potenza, saggezza, rinuncia—e protettore dei Suoi puri devoti. Sebbene Dio sia uguale verso tutti, Egli è specialmente portato verso i Suoi devoti. Il termine sat designa la Verità Assoluta, e si dicono satvata coloro che servono la Verità Assoluta. E il Signore Supremo, che protegge sempre i Suoi puri devoti, è detto satvatam pati, o protettore dei satvata. Le parole bhadram te ("sii benedetto") rivelano il grande desiderio dei saggi di essere illuminati da Suta Gosvami sulla Verità Assoluta. Sri Krsna, il Signore Supremo, Dio, apparve a Devaki, sposa di Vasudeva. Il nome Vasudeva indica anche il livello trascendentale in cui il Signore Supremo Si manifesta.



VERSO 13


tan nah susrusamananam
arhasy anganuvarnitum
yasyavataro bhutanam
ksemaya ca bhavaya ca

tat: coloro; nah: a noi; susrusamananam: coloro che si sforzano di; arhasi: dovresti; anga: o Suta Gosvami; anuvarnitum: spiegare seguendo la via tracciata dagli acarya precedenti; yasya: del quale; avatarah: discesa; bhutanam: degli esseri viventi; ksemaya: per il bene; ca: e; bhavaya: elevazione; ca: e.



TRADUZIONE

Parlaci, o Suta Gosvami, a noi che ne esprimiamo il più vivo desiderio, del Signore Supremo e dei Suoi avventi, perché questa conoscenza, trasmessa dai precedenti acarya, favorisce il bene e l'elevazione di tutti coloro che l'ascoltano.



SPIEGAZIONE

Qui sono descritte le condizioni necessarie all'ascolto della conoscenza trascendentale della Verità Assoluta. Innanzi tutto chi ascolta dev'essere sincero e desideroso di ascoltare, e chi parla deve appartenere alla linea di un acarya autentico. Il messaggio trascendentale dell'Assoluto rimane incomprensibile agli esseri troppo assorti nella materia. Ma chi segue le istruzioni di un maestro spirituale autentico gradualmente si purifica. Bisogna dunque affidarsi alla successione di maestri autentici e imparare l'arte della realizzazione spirituale ascoltando in modo sottomesso. Nel caso di Suta Gosvami e dei saggi di Naimisaranya tutte queste condizioni sono presenti, perché Srila Suta Gosvami appartiene alla successione di Srila Vyasadeva e i saggi di Naimisaranya sono tutti molto sinceri e desiderosi di conoscere la Verità. Così, la conoscenza trascendentale delle attività sovrumane, dell'avvento, dell'apparizione e della scomparsa, delle forme e dei nomi del Signore, Sri Krsna, diventa facilmente accessibile, perché tutte le condizioni richieste sono soddisfatte. E queste narrazioni aiutano tutti coloro che le ascoltano a progredire sulla via della realizzazione spirituale.



VERSO 14


apannah samsrtim ghoram
yannama vivaso grnan
tatah sadyo vimucyeta
yad bibheti svayam bhayam

apannah: imprigionato; samsrtim: nel ciclo di morti e rinascite; ghoram: estremamente complicato; yat: che; nama: il nome assoluto; vivasah: inconsapevolmente; grnan: canto; tatah: da quello; sadyah: subito; vimucyeta: si libera; yat: ciò che; bibheti: teme; svayam: personalmente; bhayam: la paura personificata.



TRADUZIONE

Gli esseri impigliati nella terribile rete di morti e rinascite possono subito liberarsi cantando, anche inconsapevolmente, il santo nome di Krsna, che incute paura persino al terrore in persona.



SPIEGAZIONE

Vasudeva, o Sri Krsna, la Persona Divina e Suprema, è il controllore assoluto. Non c'è essere nella creazione che non tema la collera dell'Onnipotente, il Quale ha annientato anche i più grandi asura, come Ravana, Hiranyakasipu, Kamsa e altri ancora, tutti molto potenti. L'onnipotente Vasudeva dà al Suo nome gli stessi poteri della Sua Persona, perché niente di ciò che Gli è direttamente legato è differente da Lui. Anche il terrore in persona, come afferma questo verso, trema di fronte al nome di Krsna. Questo significa che il nome di Krsna non è differente da Krsna stesso. Tutti possono prendere rifugio nei santi nomi di Krsna, anche in mezzo ai più grandi pericoli. Il nome trascendentale di Krsna, pronunciato anche inconsapevolmente o per forza di circostanze, può aiutare a ottenere la liberazione dal ciclo ripetuto di nascite e morti.



VERSO 15


yat padasamsrayah suta
munayah prasamayanah
sadyah punanty upasprstah
svardhunyapo 'nusevaya

yat: del quale; pada: piedi di loto; samsrayah: coloro che hanno preso rifugio ai; sata: o Suta Gosvami; munayah: grandi saggi; prasamayanah: immersi nella devozione al Supremo; sadyah: subito; punanti: santificano; upasprstah: al semplice contatto; svardhuni: del sacro Gange; apah: acqua; anusevaya: con l'uso.



TRADUZIONE

O Suta Gosvami, i grandi saggi che hanno preso completo rifugio ai piedi di loto del Signore possono santificare subito chiunque venga a contatto con loro, mentre le acque del Gange santificano solo dopo lungo uso.



SPIEGAZIONE

I puri devoti del Signore possiedono un potere superiore a quello delle sacre acque del Gange. Con l'uso prolungato delle acque del Gange si possono certamente trarre benefici spirituali, ma la misericordia di un puro devoto possiede un potere di purificazione immediato. La Bhagavadgita insegna che ogni persona, anche se di bassa nascita, un sudra, una donna o un semplice mercante, può prendere rifugio ai piedi di loto del Signore e così ritornare a Lui. Prendere rifugio ai piedi di loto del Signore significa prendere rifugio nei puri devoti, la cui unica preoccupazione consiste nel servire il Signore. Essi sono onorati con il nome di Prabhupada e Visnupada, indicando così che rappresentano i piedi di loto del Signore. Perciò, chiunque prenda rifugio ai piedi di loto di un puro devoto accettandolo come maestro spirituale può subito purificarsi. A questi devoti si porta lo stesso rispetto che si offre al Signore, perché liberando dalla materia le anime cadute, che il Signore desidera far ritornare a Sé, essi diventano i servitori più intimi del Signore. Le Scritture attribuiscono loro persino il titolo di "vice— Signore". Il discepolo sincero di un puro devoto considera sempre il suo maestro spirituale uguale al Signore, pur ritenendosi un umile servitore del servitore del Signore. Questa è la via della pura devozione.



VERSO 16


ko va bhagavatas tasya
punyaslokedyakarmanah
suddhikamo na srnuyad
yasah kalimalapaham

kah: chi; va: piuttosto; bhagavatah: del Signore; tasya: le Sue; punya: virtuose; slokaidya: che si onora con preghiere; karmanah: gesta; suddhikamah: desiderando liberarsi da ogni peccato; na: non; srnuyat: ascolta; yasah: glorie; kali: dell'età della discordia; malaapaham: il mezzo di purificazione.



TRADUZIONE

Desiderando sottrarsi ai vizi dell'età di Kali, chi rifiuterebbe di ascoltare le glorie del Signore?



SPIEGAZIONE

Marcata dalla discordia, l'età di Kali è la più condannata di tutte le età. La corruzione dei costumi prende una tale ampiezza che il minimo disaccordo genera subito una lotta selvaggia, ma coloro che adottano il puro servizio di devozione al Signore e sono liberi dal desiderio di accrescere il proprio prestigio, dagli effetti delle azioni interessate e dall'arida speculazione intellettuale, possono uscire dal giogo delle discordie che separano gli uomini di questa età complicata. I capi di governo aspirano alla pace e all'armonia, ma ignorano il semplice metodo che consiste nell'ascoltare le glorie del Signore; anzi, si oppongono alla propagazione delle Sue glorie cercando persino di negare l'esistenza di Dio. Sotto la bandiera dello "Stato secolare", questi capi tracciano di anno in anno innumerevoli piani con lo scopo di risolvere tutti i "problemi"; ma le leggi intransigenti dell'energia materiale, che è un'energia del Signore, conducono al fallimento, uno dopo l'altro, tutti i loro tentativi messi in atto in nome del progresso. Essi non hanno neppure gli occhi per vedere che i loro sforzi tesi a una pace durevole falliscono sempre. Questo verso tuttavia ci offre la soluzione. Se desideriamo veramente la pace dobbiamo aprire la via alla conoscenza del Signore Supremo, Sri Krsna, e glorificarLo per i Suoi atti virtuosi, descritti nelle pagine dello Srimad-Bhagavatam.



VERSO 17


tasya karmany udarani
parigitani suribhih
bruhi nah sraddadhananam
lilaya dadhatah kalah

tasya: i Suoi; karmani: atti trascendentali; udarani: magnanimi; parigitani: celebrati; suribhih: dalle anime nobili; bruhi: per favore racconta; nah: a noi; sraddadhananam: pronti ad ascoltare con rispetto; lilaya: divertimenti; dadhatah: apparso; kalah: manifestazioni divine.



TRADUZIONE

Grandi e nobili sono gli atti trascendentali del Signore, e i grandi saggi ed eruditi, come Narada, ne cantano lo splendore. Ti preghiamo quindi, noi che desideriamo ardentemente ascoltarli, narraci i meravigliosi divertimenti che Egli compì nella forma dei diversi avatara.



SPIEGAZIONE

Dio, la Persona Suprema, non è mai inattivo, come sostengono le persone meno intelligenti. Egli agisce e i Suoi atti sono sempre nobili e magnifici. Le Sue creazioni, sia materiali che spirituali, sono infinitamente varie e meravigliose. Anime liberate come Srila Narada, Vyasa, Valmiki, Devala, Asita, Madhva, Sri Caitanya, Ramanuja, Visnusvami, Nimbarka, Sridhara, Visvanatha, Baladeva, Bhaktivinoda, Siddhanta Sarasvati e molti altri, tutti eruditi e realizzati, le hanno prodigiosamente descritte. Tutte le creazioni materiali e spirituali di Dio sono piene di opulenza, bellezza e conoscenza, ma il regno spirituale è più glorioso perché là tutto è pura conoscenza, pura felicità e pura eternità. Le creazioni materiali, che sono ombre deformate del mondo spirituale, sono visibili per qualche istante soltanto, e sono paragonabili a immagini cinematografiche, rappresentazioni illusorie che affascinano gli uomini di poca intelligenza. Poiché questi sciocchi non hanno conoscenza della realtà, danno per scontato che l'effimera creazione materiale sia tutto ciò che esiste. Ma gli uomini più intelligenti, guidati da saggi come Vyasa e Narada, sanno che il regno eterno di Dio è più vasto ancora, colmo di delizie ed eternamente pieno di conoscenza e felicità.
(continua nel prossimo numero)















VRNDAVANA
LA TERRA DI KRSNA
Prima Parte



Dall'inizio del tempo l'uomo ha desiderato la casa perfetta  un paradiso  uno Shangrila, uno Walden  dove poter vivere eternamente in pace e felicità. Un luogo come questo non esiste nel mondo materiale poiché, per sua natura, questo mondo è temporaneo e pieno di frustrazione. Per porre un termine alla nostra faticosa ricerca dobbiamo andare al di là di questo mondo di dualità, al di là dei confini dello spazio e del tempo, nel regno spirituale.
Vrndavana, in India, è quell'eterno luogo di riposo a lungo sospirato perché è a Vrndavana che Sri Krsna, Dio, la Persona Suprema, discese su questo pianeta cinquemila anni fa. L'apparizione del Signore e le Sue attività non sono di questo mondo, sono completamente trascendentali. Proprio come un re viaggia accompagnato da tutto il suo seguito e si accampa per dirigere i suoi affari di stato nello stesso modo in cui li condurrebbe nel suo palazzo, così Sri Krsna, portando con Sé i Suoi compagni trascendentali e tutto ciò che Lo circondava, creò sulla Terra la replica esatta del mondo spirituale conosciuto come Goloka Vrndavana. Poiché Vrndavana è la dimora eterna e completamente spirituale del Signore, non è differente da Lui. A Vrndavana si trova ricchezza illimitata e altrettanto illimitate forza, fama, saggezza, bellezza e rinuncia: le sei opulenze che Sri Krsna, Dio, la Persona Suprema possiede. In effetti Vrndavana è Krsna, e recarsi in quel luogo significa percepire Dio stesso.
Attraversando il confine di Vrndavana si ha la sensazione che questo luogo sia in qualche modo diverso. Per prima cosa esplorate la foresta; la fresca terra sabbiosa sembra polvere di loto sotto i vostri piedi mentre camminate tra le diverse specie di alberi: il tamala dalla corteccia nera, il nim medicinale, il grande baniano e l'adorabile tulasi (Vrnda è un nome dell'albero tulasi, e vana significa foresta). Qui le foreste sono come i parchi, la loro erba attentamente curata da migliaia di mucche bianche. Le mucche dall'andatura lenta, con i loro grandi occhi sgranati da bambini, sembrano, mentre brucano, antichi saggi che meditano silenziosamente. Pappagalli e altri uccelli multicolori ornano gli alberi facendo scendere cascate di piacevoli canzoni alle vostre orecchie, mentre una miriade di pavoni cammina impettita e imponente ostentando la coda di piume regali. Vrndavana è circondata su tre lati dal fiume Yamuna le cui acque sono pure come le acque primordiali della creazione. E' detto che se ci si bagna nella Yamuna vengono cancellati tutti i peccati commessi in milioni di vite. Se conoscete un po' Krsna, o se avete anche un leggero attaccamento per Lui, tutto a Vrndavana ve Lo ricorderà e sentirete in voi un particolare sentimento d'amore per Lui, conosciuto come sentimento di separazione.
Quando girerete per il villaggio di Vrndavana lungo le strette e tortuose strade medioevali, vi troverete davanti a templi di pesante pietra color ruggine, scolpita e filigranata con disegni di fiori di loto. Non appena sarete entrati nel cortile di un tempio, vedrete Lui: la Divinità di Krsna, Dio, la Persona Suprema, nella Sua forma di puro marmo nero, su di un trono d'argento sovrastato da una cupola protettiva, i piedi cosparsi di foglie di tulasi. Con il corpo che si piega in tre curve affascinanti, Krsna suona il flauto invitandovi a farLo nel vostro cuore. Vicino a Lui c'è Srimati Radharani, la Sua inseparabile consorte, bella e immacolata. Non dovete pensare che queste Divinità siano semplice pietra. Come dice Krsna nella Bhagavad-gita (7.24), "Gli uomini privi d'intelligenza, non conoscendoMi, credono che lo assuma questa forma e personalità. A causa della loro ignoranza non conoscono la Mia natura superiore che è immutabile e suprema". Chiunque può vedere Krsna nella Divinità, ma prima deve purificare la sua vista ascoltando parlare di Lui dalle labbra di un puro devoto e cantando le Sue glorie. Sri Caitanya, una manifestazione di Sri Krsna apparsa cinquecento anni fa in Bengala (India) raccomandò in maniera particolare di cantare e ascoltare i santi nomi: Hare Krsna, Hare Krsna, Krsna Krsna, Hare Hare/ Hare Rama, Hare Rama, Rama Rama, Hare Hare. Questo canto è un balsamo veramente speciale, che non si può trovare in farmacia. E' conosciuto come bhava, devozione. Se ungerete i vostri occhi con il balsamo della devozione vedrete la Divinità così come è realmente: trascendentale, viva e degna di adorazione. Vrndavana comunque non è sempre stata una città di Divinità e templi. Cinquecento anni fa era soltanto aperta campagna. A quel tempo Sri Caitanya Mahaprabhu vi si recò personalmente per riscoprire i santi luoghi dove Sri Krsna aveva manifestato i Suoi passatempi trascendentali. Dopo breve tempo Sri Caitanya inviò a Vrndavana sei dei Suoi più importanti discepoli, conosciuti come i Sei Gosvami. Lo scopo della loro missione era di proseguire l'opera di rilevamento dell'esatta localizzazione dei passatempi di Krsna, restaurare questi luoghi e scrivere libri autorevoli sulla scienza della coscienza di Krsna.
Vrndavana è la terra di Krsna e come Krsna è meravigliosamente bello lo è la Sua dimora. Vrndavana tuttavia, vista con gli occhi di chi ha una visione materiale, sembra un normale villaggio. Per poterla vedere realmente in tutta la sua grande e gloriosa bellezza, dobbiamo purificare la nostra vista diventando coscienti di Krsna. I Sei Gosvami ci hanno indicato la strada. Non solo resero perfetta e santa la loro vita nella coscienza di Krsna, ma scrissero centinaia di opere che sono guide spirituali basate sulle scritture vediche rivelate. Per la loro misericordia il ricercatore sincero potrà raggiungere il fine supremo della vita: l'amore per Krsna.
Gli insegnamenti di Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada sono identici a quelli trasmessi dai Sei Gosvami; infatti egli appartiene alla successione di maestri che discende da loro. Seguendo quindi i suoi insegnamenti potremo vedere Vrndavana così com'è realmente. La Brahma-samhita, una composizione poetica scritta da Brahma, la più elevata personalità vivente in questo universo, descrive la Vrndavana che solo le anime pure possono percepire: "La trascendentale terra di Vrndavana è sempre spirituale. E' popolata da dee della fortuna, conosciute come gopi. Esse sono tutte care a Krsna e Krsna è il loro unico amante. Gli alberi di quella terra sono kalpavrksa, alberi dei desideri che possono offrire tutto ciò che si desidera. La terra è fatta di pietre filosofali e l'acqua è nettare. In quella dimora suprema, ogni parola è un canto, ogni passo è una danza e il flauto è fedele compagno . Le mucche Surabhi inondano la terra di latte e tutto brilla di luce propria, come brilla il sole nel mondo materiale. Poiché ogni attimo è vissuto nel servizio d'amore offerto a Krsna non esiste passato, né presente né futuro." Lo scopo della forma di vita umana è di comprendere la trascendentale terra di Vrndavana. Le persone intelligenti dovrebbero approfondire la conoscenza di Vrndavana, l'eterno regno di Sri Krsna, e raggiungere così la dimora suprema in questa stessa vita.

Fotografie di Visakhadevi dasi:

Uno sguardo dall'alto alla città di Vrndavana. Qui il tempio di Madanamohana attende i devoti mattinieri. Luogo prediletto di pellegrinaggio, il tempio fu eretto nel sedicesimo secolo con l'aiuto finanziario di un ricco mercante di sale, da Sanatana Gosvami, grande santo vaisnava. Quando la chiatta del mercante si arenò nel vicino fiume Yamuna, un piccolo pastore gli disse di rivolgersi a Sanatana Gosvami per chiedergli aiuto. Sanatana gli consigliò di pregare Sri Krsna e non appena lo ebbe fatto, la sua chiatta si disincagliò e riprese a navigare. Per gratitudine il mercante diede il guadagno della sua successiva vendita a Sanatana che lo impiegò completamente per costruire il meraviglioso tempio.

Tradizionale sostegno dell'economia del villaggio, le mucche sono adorate in ricordo dell'affetto che Sri Krsna nutriva per loro. Quando Krsna giocava a Vrndavana migliaia di anni fa, uno dei Suoi passatempi preferiti era portare le mucche al pascolo in compagnia di Suo fratello maggiore, Balarama.

La Divinità in marmo nero di Sri Krsna posa invitante in un tempio eretto quattrocento anni fa da Syamananda Gosvami. Questa forma del Signore è chiamata Syamasundara che significa "scuro e bello". E' qui ritratto in compagnia di Srimati Radharani, la Sua eterna compagna.

Ridotto alla metà della sua grandezza originale, il tempio di RadhaGovinda si erge muto testimone dell'intolleranza. Un tiranno conquistatore Mogul, Aurangzeb, s'infuriò talmente alla vista della sua magnificenza che ne smantellò la cima, pietra dopo pietra. Sebbene il tempio sia stato privato di quattro piani, il suo maestoso stile attrae ancora pellegrini e studiosi. L'architettura imponente dell'ingresso centrale lo indica come il più grande tempio eretto dai Sei Gosvami.

Abbracciando Vrndavana su tre lati come una madre
protettiva, il fiume Yamuna preserva la sua santità che
deriva dalla presenza di
Sri Krsna che giocava nelle sue acque. Le sue acque sono tanto pure che gli abitanti di
Vrndavana ne fanno uso per bere, cucinare, lavare e
bagnarsi. Si dice che bagnarsi in questo luogo lavi i peccati di milioni di vite passate.
Partendo dall'Himalaya, la
Yamuna, passata Vrndavana, scorre per seicento miglia fino alla città di Allahbad dove si
congiunge al sacro Gange.

Krsna si bagnò qui a Syamakunda (sotto) e da allora i Suoi seguaci trassero beneficio dall'effetto purificante del lago. L'albero Amli Tala (a sinistra), sulle rive della Yamuna, esisteva al tempo dei passatempi di Sri Krsna migliaia di anni fa. Sri Caitanya Mahaprabhu, che fu il pioniere della restaurazione dei santi luoghi di Vrndavana cinquecento anni or sono, cantava qui di primo mattino di Suo japa quotidiano.

Il magnifico tempio dell'Associazione Internazionale per la Coscienza di Krsna (sopra) eretto secondo le direttive di Srila Prabhupada dai suoi discepoli. Adiacente al tempio è stata costruita una casa albergo per gli ospiti internazionali, in modo che altre persone, soprattutto dall'estero, possano visitare Vrndavana e sperimentare la sua intensa atmosfera spirituale. Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada abitò nella serena e sacra città di Vrndavana per un certo numero di anni, partendo poi nel 1965 per insegnare agli occidentali la coscienza di Krsna. Grazie alla sua infinita misericordia e alla sua grande determinazione, migliaia di giovani, uomini e donne, hanno accolto la coscienza di Krsna e alcuni di loro hanno ricevuto l'ispirazione a recarsi a Vrndavana per servire Sri Krsna nella Sua Personale Dimora.















L'Osservatore Vedico

Commenti a fatti e avvenimenti del nostro tempo

a cura di Goura Krsna dasa



IL FUMO UCCIDE

Nella maggior parte degli incendi la gente non muore per colpa delle fiamme, ma a causa del fumo e delle esalazioni sprigionate dal fuoco.
La prima cosa da fare se scoppia un incendio in un ambiente chiuso aprire le finestre. Ma se il fumo generato da una sigaretta che qualcuno tiene con un certo garbo tra le dita in nostra presenza, che fare?
A Santa Margherita Ligure si è svolto l'anno scorso un incontro organizzato dagli istituti per la prevenzione dei tumori, tra i tanti slogan anticancro il più votato perché venga stampato sui pacchetti di sigarette è appunto: "Il fumo uccide".
Il 1989 è l'anno europeo della prevenzione contro il cancro. Il fumo da sigaretta insieme all'alimentazione carnea e all'inquinamento risulta essere tra le maggiori cause di tumore.
L'inserto del Corriere della Sera è uscito ultimamente con un articolo che trae conclusioni precise e lucide sull'argomento. "Se il fumo uccide lo Stato non può fabbricare e vendere le sigarette".
Lo Stato Italiano purtroppo produce e distribuisce ufficialmente un "male" che quantitativamente fa più vittime della temutissima ed esorcizzata eroina. Di fatto giocano su questa clamorosa contraddizione coloro che chiedono apertamente la legalizzazione delle droghe.
La Costituzione della Repubblica Italiana prevede la libertà dell'iniziativa privata e nell'articolo 43 prevede il monopolio solo nel caso dei servizi pubblici o di fonti di energia.
Molti si sono chiesti: "Ma allora il fumo cosa è? Energia o servizio pubblico?"
Dopo anni di discussioni finalmente nel 1973 l'Avvocatura dello Stato ha risposto. Il verdetto ha difeso il monopolio di Stato sostenendo che il fumo è "fonte di energia fisiopsicologica", favorisce la concentrazione intellettuale e le prestazioni psichiche.
La triste verità è che il fumo dà assuefazione, cioè mantiene una buona clientela e danneggia costantemente l'organismo umano avvelenandolo. L'altra verità è che la vendita del "fumo" rende, l'industria del tabacco è una delle più potenti del mondo.
Ne gli Usa l'indicazione di nocivit per il fumo è obbligatoria da qualche anno. Quando toccherà all'Italia assisteremo a un evidente e spiacevole paradosso.
Lo Stato, è garante della salute pubblica, sarà scoperto nella flagrante contraddizione di vendere un prodotto nocivo alla salute dei cittadini.
Il paniere della scala mobile, in cui sono elencati i beni di prima necessità, contiene nel suo elenco il prezzo delle Nazionali.
Ci auguriamo che presto venga fatta chiarezza su questa storia di malattia e di morte, lo Stato deve essere a favore e non contro la gente.
I devoti di Krsna oltre a non fumare non usano alcool e caffè, altre discutibili "realtà" ormai intrinsecamente legate a una certa vita moderna.



LE MALATTIE
CHE CI GOVERNANO

Tempo fa una dottoressa che faceva servizio a Montecitorio è stata trasferita perché in un'intervista ad un settimanale ad alta tiratura aveva rivelato alcuni dei disturbi di cui soffrono i parlamentari italiani.
Le malattie dei "capi" sono tabù, nessuno deve sapere niente, chi parla è sottoposto a pesanti sanzioni. Eppure abbiamo il diritto di sapere da quali malattie siamo governati.
In America il dottor Bert Edward Park della Vanderbilt University in un suo recente libro intitolato "L'impatto delle malattie sui leader nel mondo" non si è limitato ad analizzare l'aspetto clinico delle malattie di cui hanno sofferto i grandi leader della storia, ma ha cercato di capire e di spiegare le ripercussioni che tali mali possono aver esercitato sulle loro decisioni che hanno poi coinvolto l'intera umanità.
Dal libro risulta che molti politici soffrivano di gravi malattie: il neurochirurgo americano ha elencato le patologie di famosi personaggi storici, ma purtroppo il suo lavoro non analizza i "grandi" di Oggi.
Adolf Hitler soffriva di epilessia, Winston Churchill di demenza progressiva, il presidente americano Theodor Roosevelt di encefalopatia e di crisi cardiopolmonari. I latini affermavano con una certa esperienza che la mente è sana se il corpo è sano, noi possiamo dire che una vita semplice e naturale previene la malattia ed aiuta a mantenere la salute fisica e mentale.
Oggi la vita ed il futuro di miliardi di persone sono legati alle decisioni ed agli ordini che alcuni governanti emanano quotidianamente.
Nei regimi in cui i capi sono liberamente eletti dal popolo i cittadini dovrebbero avere il diritto di conoscere lo stato psicofisico dei candidati al parlamento. Potremo così scegliere da quali malattie farci governare.
Ricordiamo in breve quelle che secondo i Veda sono le principali cause della malattia: l'alimentazione sbagliata, la scarsa pulizia e l'ansietà mentale.
Parafrasando il famoso detto latino ci aspettiamo: "Capi sani in una società sana".















''Benvenuto alla Festa della Domenica.
Ti stavamo aspettando...''

Questo è il saluto che puoi aspettarti ogni domenica al centro Hare Krsna. Noi trascorriamo tutta la giornata, dal primo mattino al pomeriggio inoltrato, a preparare attentamente una
squisita serie di buonissimi piatti vegetariani. Per chi? Beh, per Krsna...
...e per te che potrai gustarli gratuitamente, portando chi vuoi alla Festa della Domenica. Per noi, tu non sarai mai solo un volto nella folla.
Sei il benvenuto. Ti stiamo aspettando. Qui a fianco gli indirizzi e i numeri di telefono dei nostri centri.

Vieni a trovarci!
Tutte le domeniche dalle ore 16



I Centri Hare Krishna in Italia
BERGAMO
Villaggio Hare Krishna
(da Medolago strada per Terno d'Isola)
24040  CHIGNOLO D'ISOLA
Tel. 035/490706

BOLOGNA 40065
Via Nazionale, 124  PIANORO
Tel. 051/774034

CAGLIARI 09100
Flumini di Quartu
Località Niu Crobiu, Tel. 070/805534

CATANIA 95128
Via Roma, 249  MASCALUCIA
Tel. 095/823474

FIRENZE
Villa Vrindavana
Via Comunale degli Scopeti, 108
50026 San Casciano in Val di Pesa
Tel. 055/820054

MACERATA 62018
Centro Nityananda
Contrada San Paterniano, 4
POTENZA PICENA
Tel. 0733/672314

NAPOLI 80056
Via Vesuvio, 33/35  ERCOLANO
Tel. 081/7390398

PADOVA 35020
Via delle Granze, 107  Loc. Camin
Tel. 049/760007

PERUGIA 06100
San Secondo  CITTA' DI CASTELLO
Via Pierleoni, 19
Tel. 075/8578676

ROMA 00169
Via Tor tre teste, 142
Tel. 06/262913

SVIZZERA  CANTON TICINO
LUGANO
La Fattoria Gokula
"La Pampa"
6997 SESSA
Tel. 091/732573



Ristoranti Hare Krishna

MILANO  GOVINDA
Via Valpetrosa, 3/5
Tel. 02/862417
Orari: 12.30/14.30  19/22
chiuso domenica e lunedì

ROMA  GOVINDA
Via di San Simone, 73/A
Tel. 06/6541973
Orari: 20/24 chiuso lunedì

CATANIA  GOVINDA
Via San Nicolò al Borgo, 28
Tel. 095/552252
Orari: 12.30/14.30 19/23
chiuso lunedì e martedì










ABBONATEVI

RITORNO A KRISHNA
Quando avete bisogno di una sorgente profonda di soddisfazione spirituale, non c'è sorgente più profonda di Krishna stesso, che possiede l'eterna bellezza, conoscenza e beatitudine. Spedite il tagliando qui sotto e riceverete per tutto l'anno il nettare della Coscienza di Krishna a casa vostra, nelle pagine di RITORNO A KRISHNA.

Desidero sottoscrivere un abbonamento annuo (11 numeri) alla rivista RITORNO A KRISHNA invio lire 25.000 con le seguenti modalità di pagamento:

- allego assegno bancario non trasferibile intestato a: Bhaktivedanta Book Trust Italia
- effettuo vaglia postale intestato a: Bhaktivedanta Book Trust Italia Via Comunale degli Scopeti 108  50026 S. Casciano Val di Pesa FI

cognome e nome____..
via__________
n°__________
cap____..
città____
prov.___... tel._____..
data____..
firma_____
compilare in stampatello

spedire in busta chiusa a:
Bhaktivedanta Book Trust Italia
Via Comunale degli Scopeti 108  50026 S. Casciano Val di Pesa (FI)










Lettere al Direttore

Ho letto di recente, e allego l'articolo, che alcuni guru insegnano che noi non siamo anime, bensì che l'anima è solo un riflesso del sé e che nella realizzazione finale noi comprendiamo questo. Noi siamo assorbiti nello sfolgorio di Dio quando perdiamo il nostro ego completamente. L'estinzione dell'identità individuale porta via tutto il karma. Diventare Dio è la risposta finale a tutte le domande. Dio è il silenzioso uomo misterioso. Invece voi dite che l'anima è pura coscienza e che noi abbiamo un ruolo originale nel regno di Dio, ruolo che è latente in noi mentre siamo nella materia.
Ci sono molte concezioni della vita dopo la morte. Siamo tutti esseri divini che giocano differenti ruoli nella materia? Perché vogliamo entrare nella materia? Noi non siamo la mente o il corpo. Siamo anime spirituali. E' corretto?
Antonio Macchi (Pavia)

Tu hai mandato una pagina di qualcuno che afferma: "Tu sei il Sé  Il Sé non è mai soggetto ad alcun cambiamento... Non hai bisogno di religione. Il Sé ha bisogno di realizzare se stesso? Quando Dio ha dimenticato Sé stesso?"
Questa è la filosofia mayavada, la logica fallace che sostiene che poiché sono spirito e Dio è spirito, io sono Dio, tu sei Dio e non abbiamo bisogno di religione. Secondo questa filosofia ogni cosa è maya, illusione: religione è illusione, sofferenza è illusione, l'identità individuale è illusione e un Dio personale è illusione.
La stessa persona dice: "Sappiate che non sto solo citando dei libri o riportando delle idee già formulate. Vi sto dicendo ciò che sento." Sottintende così che la scrittura data da Dio è inutile, ma che i suoi insegnamenti o sensazioni sono utili.
O lui è Dio o non è Dio. Se noi siamo tutti un unico Dio, perché lui lo ha realizzato mentre io no? Sembra quindi che egli non sia Dio. Perciò di che valore sono le sue idee? Se tutto è illusione, anche i suoi insegnamenti sono illusione. Dovremo quindi sicuramente cercare una fonte più affidabile di conoscenza.
L'Assoluto è al di là della percezione della nostra mente e intelligenza. Tuttavia possiamo conoscere Dio perché Egli ha comunicato con l'uomo, e ci sono testimonianze di tale comunicazione. La religione eterna insegna che Dio Si rivela ai devoti e ai santi qualificati. Queste rivelazioni sono contenute in molte Scritture, di cui le più complete sono le Scritture vediche.
Queste scritture spiegano che le energie di Dio, Krsna, sono raggruppate in tre categorie principali: spirituale, marginale e materiale.
L'energia spirituale sostiene un regno imperituro e trascendentale. L'energia materiale, o maya, dirige il regno materiale. E noi, esseri viventi, siamo chiamati "marginali" perché possiamo entrare in ambedue i regni.
Come le parti del corpo servono l'intero corpo, l'essere vivente, o jivatma, naturalmente serve e ama Krsna. Ma poiché l'amore non può essere imposto, noi abbiamo il libero arbitrio e l'indipendenza di allontanarci da Krsna in qualsiasi momento. Il mondo materiale offre un'alternativa seducente, un'opportunità illusoria di diventare padroni invece che servitori. Maya ci fa credere che possiamo diventare controllori della natura.
Krsna dice: "Quando ti sottometti a Me puoi superare facilmente l'illusione e la miseria materiali." Se ci rivolgiamo a Lui, Egli allontana l'energia illusoria e ci arricchisce di conoscenza. Ma prima dobbiamo lasciare il concetto errato che Dio non esiste o che possiamo competere con Lui. Il nostro vero ego e unità con Dio sono nel servizio e nell'amore. Non possiamo conquistare l'Assoluto con un assalto di forza. Ma se Lo avviciniamo con amore e servizio Lui sarà contento di rivelarSi a noi. Questo metodo si chiama bhaktiyoga e dev'essere compiuto sotto la guida di un maestro spirituale che è un puro devoto del Signore.










HARE KRSNA HARE KRSNA
KRSNA KRSNA HARE HARE
HARE RAMA HARE RAMA
RAMA RAMA HARE HARE



CANTA HARE KRISHNA E SARAI FELICE

Introdotto in Occidente da Srila Prabhupada, il mantra Hare Krishna in poco più di vent'anni è diventato familiare in tutto il mondo, molti l'hanno ascoltato o addirittura cantato. In realtà dietro la danza e il canto dei devoti di Krishna c'è un significato profondo e attuale. La vibrazione trascendentale ottenuta cantando Hare Krishna, Hare Krishna, Krishna Krishna, Hare Hare/ Hare Rama, Hare Rama, Rama Rama, Hare Hare è il metodo sublime per ravvivare la nostra coscienza originale. La coscienza di Krishna non è un'imposizione artificiale sulla mente.
Questa coscienza è l'energia originale e naturale dell'essere vivente. Quando sentiamo questa vibrazione trascendentale, la nostra coscienza si risveglia. Questo facilissimo metodo di meditazione è raccomandato per questa epoca. Anche con l'esperienza pratica si può percepire che cantando questo mahamantra, o grande canto della liberazione, si sente subito un'estasi che proviene dal livello spirituale. Il canto del mantra Hare Krishna si attua sul piano spirituale, perciò questa vibrazione sonora supera tutti gli strati inferiori di coscienza, cioè quella sensuale, quella mentale e quella intellettuale. Quando il mantra è cantato con amore da un puro devoto del Signore ha la massima efficacia su coloro che ascoltano.
Il mantra è composto da tre nomi: Krishna significa "Infinitamente Affascinante", Rama significa "la Fonte inesauribile di ogni gioia" e Hare si riferisce alla potenza devozionale del Signore. Quindi il mahamantra significa: "O Signore infinitamente affascinante, o fonte inesauribile di ogni gioia, o potenza del Signore, Ti prego di impegnarmi a servirTi con devozione."










Che Cosa Cerchi In Un Buon libro?

Avventure  Intrighi  Emozioni  Romanticismo  Drammi  Valori - Mistero  Conoscenza  Umorismo  Spiegazioni

I Grandi Classici Dell'India

La Bhagavad gita così com'è

La guida della perfezione spirituale nella versione più fedele e completa dell'opera classica più famosa della letteratura mondiale.



Il Nettare Della Devozione

La scienza completa del bhakti yoga: le cerimonie, le dinamiche e le tecniche di meditazione del misticismo indiano.



Il Libro di Krsna

Un riassunto del decimo canto del Bhagavata Purana. Presenta questa antica narrativa in forma di brevi e scorrevoli racconti didattici ed educativi.



Srimad-bhagavatam (10 vol.)
Conosciuto come l'essenza delle scritture vediche, copre tutta la gamma della conoscenza umana.



Caitanya caritamrta (8 vol.)
Presenta la vita e gli insegnamenti di Sri Caitanya, che ha fatto rivivere l'aspetto monoteista della tradizione religiosa indiana



Gli insegnamenti di Kapila deva
Dalla filosofia del sankhya al bhakti-yoga



Gli insegnamenti di Kunti devi
La famosa regina devota di Krsna



Gli insegnamenti di Sri Caitanya Mahaprabhu
La grande personalità spirituale dell'India del XVI secolo.



Prabhupada Un santo nel XX secolo.
La biografia del maestro spirituale del Movimento Hare Krsna.



La cucina degli Hare Krsna
Gustosissime ricette della più antica cucina vegetariana del mondo.



BHAKTIVEDANTA BOOK TRUST ITALIA

Per informazioni scrivere a: Bhaktivedanta Book Trust Italia, via Comunale degli Scopeti 108, 50026 S. Casciano Val di Pesa, FI, oppure presso
il centro Hare Krsna più vicino.


fine del numero di luglio-agosto 1989.