Biblioteca (lettura pubblicata dalla BBT the bhaktivedanta book trust international)



I DIALOGHI DI SRILA PRABHUPADA
Una edizione di lusso della vita animale
La seguente conversazione tra Sua Divina Grazia A. C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada
e un Membro a Vita dell’Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna
si svolse nell’agosto del 1976 durante una passeggiata
mattutina ad Hyderabad in India

Membro a Vita: Qual è il vostro punto di vista sul controllo delle nascite per mezzo dell’uso dei contraccettivi?

Srila Prabhupada: Questa è l’attività più colpevole di tutte. Il controllo delle nascite deve essere realizzato limitando l’attività sessuale.

Membro a Vita: Questo è uno dei modi.

Srila Prabhupada: Questo è l’unico modo approvato dagli sastra [le Scritture]. Tutti gli altri metodi sono fonte di peccato.

Membro a Vita: Le persone però commettono attività colpevoli ricorrendo all’uso dei contraccettivi e all’aborto. Che cosa accadrà loro?

Srila Prabhupada: Soffriranno. Coloro che uccidono i bambini nel grembo materno saranno uccisi a loro volta. Entreranno nel grembo di una madre e verranno uccisi. Saranno puniti, occhio per occhio, ma non lo sanno. Questi mascalzoni non hanno conoscenza delle leggi della natura. Agiscono in modo indipendente, ma Krishna nella Bhagavad-gita [3.27] dice, ahankara vimudhatma kartaham iti manyate: Coloro che pensano di poter agire indipendentemente dalle leggi della natura sono vimudha, mascalzoni e verranno puniti secondo le leggi della natura, come un ladro che infrange le leggi del governo.

Membro a Vita: Qual è la qualifica per essere idonei ad avere figli?

Srila Prabhupada: Marito e moglie non dovrebbero avere un figlio se non possono assumersi la piena responsabilità di salvarlo dal ciclo delle nascite e delle morti. Questa è l’ingiunzione degli sastra. Nel mondo materiale tutti, presi nel ciclo delle nascite e delle morti, trasmigrano da un corpo a un altro (tatha dehantara-praptih) e dopo molti milioni di anni hanno la possibilità di diventare esseri umani. Ora, in questa vita, c’è la possibilità di fermare il susseguirsi delle nascite e delle morti. Questa è la cultura vedica: imparare a vincere il ciclo delle nascite e delle morti (punarjanma-jaya). Ciò però è possibile solo nella forma umana. Perciò il dovere dei genitori è quello di educare i loro figli in modo che la loro vita attuale sia l’ultima. Questa conoscenza si trova nella coscienza di Krishna. Sfortunatamente le persone non conoscono questa scienza. Perciò sia i genitori che i figli rimangono nel ciclo delle nascite e delle morti e sprecano l’opportunità offerta loro dalla forma umana. Questa è la civiltà moderna. Le persone non conoscono questa scienza; sono tenute nell’oscurità. La loro cosiddetta educazione è inutile, perché non imparano qual è lo scopo della vita. In pratica, non c’è alcuna vera educazione. La cosiddetta educazione moderna ci insegna come mangiare bene, come dormire comodamente, come fare sesso e come difenderci bene, ma queste sono le stesse cose che fanno gli animali. Essi sanno come mangiare, come dormire, come fare sesso e come difendersi. Perciò l’intelligenza superiore degli esseri umani sta creando un’edizione di lusso di come mangiare, dormire, fare sesso e difendersi. La civiltà moderna è un’edizione di lusso della vita degli animali. Questo è tutto.

Membro a Vita: Molte persone insistono però nel dire che il progresso materiale della società odierna rende la vita degna di essere vissuta.

Srila Prabhupada: A cosa vi serviranno i vostri progressi materiali al momento della morte? Supponi di avere un bel conto in banca, una bella casa e dei buoni amici. In ogni momento la morte può arrivare e buttarti fuori. Che cosa puoi fare? Un giorno Krishna verrà nella forma della morte e porterà via tutto quello che possiedi. Tutto finito. Ed Egli può farti diventare un cane. Ora abbaia. Come puoi evitare questo? Hai fatto pratica di come abbaiare nelle assemblee legislative. Ora diventi un cane e continui ad abbaiare – bau, bau, bau! Questo è ciò che accade. Nessuno conosce lo scopo della vita. Come Krishna dice nella Bhagavad-gita: asatyam apratistham te jagad ahur anisvaram [Bg. 16.8]. Le persone dicono che questo mondo è irreale (asatyam), che è privo di fondamento (apratistham) e che non c’è Dio (anisvaram). Così la civiltà moderna nega Dio e tuttavia sta ancora cercando di mitigare le sofferenze della vita. La Bhagavad-gita ti propone prima di tutto di cercare di capire qual è la tua vera sofferenza. Sai qual è la vera sofferenza della tua vita? Qual è la sofferenza della tua vita?

Membro a Vita: La vera sofferenza della vita è vivere senza la conoscenza di Dio.

Srila Prabhupada: Sì. La vera sofferenza della vita è che sebbene tu sia un’anima eterna, non soggetta alla nascita né alla morte, stai soffrendo a causa delle ripetute nascite e morti del corpo. Perciò nascita e morte sono le tue vere sofferenze. Questa è la conoscenza. Le persone non sono tuttavia assolutamente in grado di capire questo. Krishna dice chiaramente, na jayate mriyate va [Bg. 2.20]: “Per l’anima non c’è nascita né morte”. Ma i mascalzoni non pensano mai: “Perché devo nascere? Perché muoio?” A che cosa serve la loro educazione? Lottano per liberarsi dalla sofferenza, ma non conoscono la loro vera sofferenza. S’impegnano stupidamente nella lotta per l’esistenza e sperano nella sopravvivenza dei migliori.

Membro a Vita: La teoria della sopravvivenza dei migliori può essere applicabile al nostro caso perché che cosa significa migliore?

Srila Prabhupada: Migliore significa “che non deve prendere un altro corpo materiale”. Questo significa essere migliori, perché appena prendi un altro corpo materiale, devi soffrire. Le persone sono pazze, lavorano giorno e notte, ma agiscono contro il proprio interesse. Tu hai già un corpo che ti causa sofferenza e con il tuo karma e le attività interessate stai creando un nuovo corpo. E appena ottieni un altro corpo materiale, dovrai soffrire, sia che tu diventi un re o un cane. Le persone non hanno la capacità di risolvere questo problema, sebbene ci sia una soluzione. Tyaktva deham punar janma naiti mam eti [Bg. 4.9.]: nella Bhagavad-gita Krishna dice che se Lo capisci veramente, puoi uscire dal ciclo delle nascite e delle morti e tornare da Dio – non più nascite né morti. Dunque sei diventato un nostro Membro a Vita. Cerca di diffondere la filosofia della Bhagavad-gita. Questo è il vero significato dell’essere Membri. Nella Bhagavad-gita c’è tutto. Studia attentamente la Bhagavad-gita Così com’è. Cerca di comprendere la filosofia della coscienza di Krishna, applicala nella tua vita e cerca di diffonderla tra i tuoi amici.