Biblioteca (lettura pubblicata dalla BBT the bhaktivedanta book trust international)



UNA CULTURA PERICOLOSA
Un testo vedico fondamentale ammonisce sul pericolo
di coltivare la conoscenza materiale senza quella spirituale
di Sua Divina Grazia
A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada
Fondatore Acarya dell' Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna

andham tamah pravisanti
ye ’vidyam upasate
tato bhuya iva te tamo
ya u vidyayam ratah
“Coloro che coltivano le attività della nescienza sprofonderanno nelle più oscure tenebre dell’ignoranza, ma ancora peggiore sarà il destino di coloro che sono impegnati a coltivare la falsa conoscenza.” (Sri Isopanisad, Mantra 9)

Ci sono due tipi di cultura: una materiale e l’altra spirituale, cioè brahma-vidya e jada-vidya. Jada-vidya è la cultura materiale. Jada significa “ciò che non può muoversi”, cioè la materia. Brahmavidya è la cultura spirituale. Lo spirito può muoversi. Il nostro corpo è una combinazione di spirito e materia. Finché c’è lo spirito il corpo si muove, come si muovono la giacca e i pantaloni di un uomo finché l’uomo li indossa. Sembra che i vestiti si muovano, ma in realtà il loro movimento è apparente e dovuto solo al movimento dell’uomo. Nello stesso modo il corpo si muove perché è l’anima spirituale che si muove. Una macchina si muove quando l’autista si muove. Gli sciocchi pensano che la macchina si muova da sé, ma nonostante tutti gli accorgimenti meccanici non può muoversi da sola. Le persone pensano che la natura materiale operi in modo indipendente muovendo e manifestando molte cose meravigliose. Sulla riva del mare vediamo che le onde si muovono, ma il loro movimento non è indipendente; è l’aria che le fa muovere. A sua volta l’aria non si muove da sola. Se in questo modo si va indietro, indietro, indietro fino alla causa ultima, si troverà che Krishna è la causa di tutte le cause. Questa è filosofia – scoprire la causa ultima.

Qui viene detto: andham tamah pravisanti ye avidyam upasate. Avidya si riferisce alle persone che sono attratte dai movimenti esterni. Questo non le aiuterà. Ci sono grandi, importanti istituti per la tecnologia, dove gli studenti imparano come far muovere un’automobile, come far muovere un aeroplano. E le persone costruiscono molte macchine. Non c’è però nessuna istituzione culturale che insegni come l’autore del movimento, l’anima spirituale, si muova. Questa mancanza di comprensione si chiama avidya, ignoranza. Il vero autore del movimento non viene studiato, mentre vengono studiati i movimenti esterni. Quando detti una lezione al Massachusetts Institute of Technology, feci questa domanda: “Dov’è la tecnologia che studia l’autore del movimento?” Essi però non hanno niente a questo livello. Non sono riusciti a rispondere in modo soddisfacente. Questa è avidya. Nella Isopanisad viene detto: andham tamah pravisanti. Coloro che sono impegnati a sviluppare soltanto una cultura materiale cadranno nelle più oscure regioni dell’esistenza, andham tamah. È un fatto molto pericoloso che al giorno d’oggi in nessuno Stato del mondo non ci sia un’organizzazione per l’educazione spirituale.

La civiltà moderna spinge la società umana verso le più tenebrose regioni dell’esistenza. Questo è ciò che accade. Nel vostro Paese, nel vostro ricco Paese c’è un buon sistema educativo e molte università, ma che tipo di uomini state creando? Gli studenti diventano hippy. Perché? I responsabili dovrebbero pensare: “Nonostante tutte queste istituzioni culturali, che cosa stiamo producendo?” Adorare avidya non è conoscenza. Bhaktivinoda Thakura ha composto una bella canzone: jada-vidya yato, mayara vaibhava, tomara bhajane badha. Jada-vidya significa cultura materiale. Egli dice che essa è un’espansione di maya, l’energia illusoria. Quanto più sviluppiamo una cultura materiale tanto più sarà difficile per noi comprendere Dio e alla fine affermeremo: “Dio è morto. Io sono Dio. Tu sei Dio.” Tutte sciocchezze. Qui si fa riferimento a questo percorso: andham tamah. Andham significa oscurità. Ci sono due tipi di oscurità: la mancanza di luce e l’ignoranza. Certamente i materialisti vengono gettati nell’oscurità, ma c’è un’altra categoria costituita da falsi filosofi, speculatori mentali, religiosi fanatici e yogi. Essi sprofonderanno ancora di più nell’oscurità perché sfidano Krishna.

Costoro si atteggiano a cultori della vita spirituale, ma poiché non hanno alcuna conoscenza di Krishna, di Dio, il loro sviluppo culturale è più pericoloso: essi ingannano le persone. Coloro che predicano il cosiddetto yoga moderno ingannano le persone: “Con la meditazione comprenderete che voi siete Dio.” Attraverso la meditazione si diventa Dio. [Risatine] Vero? Krishna non meditò mai. Non ebbe mai l’occasione di meditare perché fin dall’inizio della Sua apparizione Kamsa era pronto ad ucciderLo. Allora Suo padre Lo trasferì nella casa di Nanda e Yasoda a Vrindavana. Anche qui, mentre bambino di tre mesi dormiva, fu attaccato dal demone Putana. Krishna non ha mai meditato per diventare Dio. Egli è Dio fin dall’inizio. Questo è Dio. Dio è Dio e un cane è un cane. Questa è la legge dell’identità. Queste idee sono tutte sciocchezze: “Diventa calmo, diventa silenzioso e diventa Dio.” Come posso diventare silenzioso? C’è la possibilità di diventare silenziosi? No, questa possibilità non c’è. “Diventa privo di desideri.” Come posso diventare privo di desideri? Questi sono tutti inganni.

Non possiamo essere privi di desideri, non possiamo stare in silenzio, ma sono i nostri desideri e le nostre attività che devono essere purificati. Questa è la vera conoscenza. Dobbiamo desiderare unicamente di servire Krishna. Questa è la purificazione del desiderio. Non esiste la mancanza del desiderio. Questo è impossibile. Come posso essere privo di desideri? Come posso stare in silenzio? Non è possibile. Le nostre attività dovrebbero essere impegnate e intimamente connesse nel servizio a Krishna. Questa è la vera conoscenza. Come essere vivente ho tutte queste cose – attività, desideri, tendenza ad amare. C’è tutto, ma queste cose vengono usate male. Non sappiamo come usare tutte queste cose. Questa è avidya, ignoranza. La Isopanisad c’insegna ad essere molto attenti. Non diciamo che non dovreste sviluppare la conoscenza materiale. Potete farlo, ma allo stesso tempo diventate coscienti di Krishna. Questa è la nostra proposta. Non vi diciamo di non costruire automobili e macchinari. Vi diciamo invece: “Sta bene, avete costruito questa macchina. Usatela al servizio di Krishna.” Questa è la nostra proposta. Non vi diciamo di smettere. Non vi diciamo che non potete avere in alcun modo un’attività sessuale, ma vi diciamo: “Sì, praticate il sesso – per Krishna. Potete fare sesso centinaia di volte per generare bambini coscienti di Krishna e non per dare vita a cani e gatti.” Questa è la nostra proposta. La cultura è necessaria, ma se è diretta male è molto, molto pericolosa. Questa è la spiegazione del verso. La falsa cultura non ha alcun valore.

Vi ringrazio moltissimo.
Nel maggio del 1970 Srila Prabhupada dette una serie di lezioni sulla Sri Isopanisad, una delle Upanisad fondamentali e l’unica da lui scelta per commentarne i versi.