Biblioteca (lettura pubblicata dalla BBT the bhaktivedanta book trust international)



Liberi con il Santo Nome
La felicità e le sofferenze della nostra vita attuale sono già
state determinate dalle nostre azioni nelle vite precedenti.
Ora dovremmo perseguire solo obiettivi spirituali
di Sua Divina Grazia
A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada
Fondatore-Acarya dell' Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna

Signore e signori, vi ringrazio moltissimo per la vostra gentile partecipazione a questo movimento per la coscienza di Krishna. Questa conoscenza, bhagavata-dharma, è stata esposta da Bhagavan stesso, il Signore Sri Krishna. Bhagavan è una parola sanscrita. Bhaga significa fortuna e van indica colui che possiede. Perciò bhagavan significa il più fortunato di tutti. Ci sono sei opulenze principali: bellezza, ricchezza, forza, fama, conoscenza e rinuncia. Colui che le possiede tutte, in modo completo senza rivali, è detto Bhagavan. Bhagavata-dharma indica la relazione tra i devoti e il Signore. Il Signore è Bhagavan e il devoto è bhagavata, colui che è in relazione con Bhagavan. Tutti sono collegati con Dio, la Persona Suprema, come lo sono padre e figlio tra loro. Questa relazione non può mai essere interrotta, in nessun momento, ma a volte accade che il figlio, usando la sua indipendenza, abbandoni la casa dimenticando la sua affettuosa relazione con il padre. Nel vostro paese questo non è un fatto straordinario. Moltissimi figli lasciano la casa e l’affetto paterno. Tutti hanno questa indipendenza.

Allo stesso modo tutti noi siamo figli di Dio, ma nello stesso tempo siamo indipendenti, non completamente indipendenti, ma indipendenti. Abbiamo la tendenza all’indipendenza perché Dio è completamente indipendente e noi siamo nati da Lui. Sebbene non possiamo essere totalmente indipendenti, come lo è Dio, abbiamo la tendenza a pensare: “Diventerò indipendente.” Noi esseri viventi siamo parti di Dio. Quando avvertiamo il desiderio di vivere indipendentemente da Dio, diamo inizio alla nostra esistenza condizionata. “Esistenza condizionata” significa che accettiamo un corpo materiale che è condizionato in moltissimi modi. Per esempio, il corpo è soggetto a sei tipi di cambiamento: ad un certo momento nasce, cresce, rimane per qualche tempo, si riproduce, diventa instabile e alla fine scompare. Oltre a questi sei cambiamenti del corpo, affrontiamo molte sofferenze. Ci sono tre tipi di sofferenza: quelle che provengono dal corpo e dalla mente, quelle dovute agli altri esseri viventi e quelle procurate da calamità naturali. L’intero argomento può essere riassunto in quattro fasi: nascita, morte, vecchiaia e malattie, che insieme costituiscono la nostra vita condizionata.


LA NOSTRA COSCIENZA ORIGINALE

Per uscire da questa condizione di vita dobbiamo far rivivere la nostra coscienza di Krishna o coscienza di Dio. Come è naturale ricordare nostro padre in questa vita, altrettanto naturale è ricordare il nostro padre originale. Noi però dimentichiamo il padre supremo, Krishna, e vogliamo vivere in modo indipendente per goderci la vita a nostro capriccio. Questo è ciò che chiamiamo indipendenza, ma con questa indipendenza non siamo mai felici e alla ricerca di questa felicità illusoria trasmigriamo da un corpo all’altro. Ogni tipo di corpo ha una propria attitudine per la felicità. Vorremmo volare nel cielo, ma poiché siamo esseri umani non abbiamo le ali e non possiamo volare. Gli uccelli invece, sebbene appartenenti ad una specie inferiore, possono volare con facilità. Se approfondite questa analisi vedrete che ogni tipo di corpo ha una particolare attitudine che gli altri non hanno. Noi però vorremmo possedere tutte le attitudini. Questa è la nostra tendenza. Per esempio gli scienziati moderni cercano di andare sugli altri pianeti, ma, essendo condizionati, non possono farlo.

Ci sono milioni e milioni di pianeti davanti a noi — il sole, la luna, Venere, Marte. A volte esprimiamo questo desiderio: “Come posso andarci”, ma poiché siamo condizionati e non indipendenti non ci possiamo andare. In origine, come anime spirituali, siamo liberi di andare ovunque. Per esempio Narada Muni si sposta a suo piacimento: può andare su qualsiasi pianeta voglia. In questo universo c’è un pianeta chiamato Siddhaloka, i cui abitanti possono volare da un pianeta all’altro senza aeroplano. Anche gli hatha-yogi esperti possono andare da un luogo ad un altro qualsiasi. Essi si siedono in un posto e si trasferiscono subito in un altro luogo. Essi possono tuffarsi in qualche fiume qui vicino e uscire da un fiume in India. Si tuffano qui ed escono là. Questi sono i poteri dello yoga. Noi abbiamo un’indipendenza senza limiti, ma al momento siamo condizionati da questo corpo. Perciò la forma umana costituisce un’opportunità per riavere la nostra indipendenza originale. Questa è la coscienza di Krishna. Questa è la libertà.

DUE TIPI DI CORPO MATERIALE

Il nostro corpo spirituale è all’interno del corpo materiale. Questa è la nostra vera identificazione. Ora siamo coperti da due tipi di corpo materiale. Uno si chiama corpo sottile e l’altro è detto corpo grossolano. Il corpo sottile è composto da mente, intelligenza e falso ego e quello grossolano da terra, acqua, fuoco, aria ed etere. In generale possiamo vedere il corpo grossolano, ma non quello sottile. Io so che voi avete una mente, che siete dotati d’intelligenza. Voi sapete che io ho una mente e un’intelligenza, ma io non posso vedere la vostra mente e neppure la vostra intelligenza. Non posso vedere la vostra determinazione, i vostri pensieri, i vostri sentimenti e la vostra volontà. Voi vedete il mio corpo grossolano, fatto di terra, acqua, aria e fuoco e io posso vedere il vostro. Quando poi, per cambiare il vostro corpo grossolano, siete trasportati via dal corpo sottile, questa è la morte. Noi diciamo: “Oh, mio padre se n’è andato.” “Come potete vedere che vostro padre se n’è andato? Il suo corpo giace davanti a voi.”

In realtà però il padre se n’è andato per mezzo del corpo sottile. Qualcosa di simile succede di notte. Io dormo in un bell’appartamento, ma il mio corpo sottile mi trasporta via fino sulla cima di una montagna. A volte cado da una montagna. Il mio corpo grossolano sta dormendo in un bell’appartamento confortevole, ma il corpo sottile mi porta via. Facciamo questa esperienza ogni giorno. Ugualmente, morire significa cambiare il corpo grossolano. Per esempio, voi avete la camicia e il cappotto e potete cambiare il cappotto ma tenervi la camicia. Allo stesso modo noi manteniamo il nostro corpo sottile e lasciamo il corpo grossolano; questa è la morte. Per le leggi della natura il corpo sottile ci trasporta nel grembo di un’altra madre dove sviluppiamo un altro corpo grossolano usando gli elementi forniti dalla madre. Quando infine il corpo è pronto, usciamo dal suo grembo per agire nuovamente con i nostri due corpi, sottile e grossolano. Bhagavata-dharma significa che dobbiamo trascendere il corpo sia grossolano che sottile e arrivare al corpo spirituale. Questo è scientifico e non appena arriviamo al nostro vero corpo spirituale, essendoci liberati dal corpo grossolano e da quello sottile, allora finalmente proviamo felicità e senso d’indipendenza.

Il metodo della coscienza di Krishna costituisce la più alta benedizione per la società umana perché cerca di portare l’essere umano al livello del corpo spirituale — trascendendo i corpi materiali grossolani e sottili. Questa è la perfezione più elevata. La vita umana è fatta per arrivare a questo livello, il livello spirituale, trascendendo il concetto di vita materiale basata sui corpi grossolani e sottili. Questa perfezione è possibile e in quest’era è stata resa facile. Il Kaliyuga, l’era attuale, non è davvero un’era propizia. Ci sono solo discordia, contrasti, liti e incomprensione. Quest’era è piena di tutto ciò. Quindi in quest’era è molto difficile arrivare al livello spirituale, in passato non era così difficile. Le persone venivano facilmente educate secondo il metodo vedico, ma oggi esse non sono interessate. Le persone s’interessano soltanto del corpo grossolano e solo qualcuno più avanzato si occupa del corpo sottile. Essi però non sanno niente del corpo spirituale. Nonostante il progresso culturale, non c’è alcuna conoscenza del corpo spirituale. La conoscenza si limita ad occuparsi dei corpi grossolani e sottili. Quindi questo movimento per la coscienza di Krishna è molto importante e coloro che vi partecipano sono molto, molto fortunati.


“STO SPRECANDO LA MIA PREZIOSA VITA”

Illustrerò ora una canto composto da Narottama Dasa Thakura, uno dei nostri precedessori acarya o maestri. Nella nostra società Vaisnava i suoi canti sono accettati come verità vediche. Egli ha scritto in lingua bengali, ma il contenuto è verità vedica. Ha composto molti canti, uno dei quali comincia con hari hari biphale janama gonainu: “Mio caro Signore, sto solo sprecando la mia preziosa vita.” Narottama Dasa parla alle persone in generale. Sebbene siamo nati come esseri umani, non sappiamo usare la vita umana. Siamo come animali. L’animale mangia; noi semplicemente riusciamo a mangiare in un modo non naturale. Questo è il nostro avanzamento. Nel regno animale ogni essere ha un particolare tipo di cibo. Una tigre mangia carne e sangue, ma se voi date dei buoni aranci o dell’uva a una tigre, essa non li toccherà neanche, perché non sono il suo cibo. Allo stesso modo un maiale mangia escrementi. Se voi date al maiale della buona halava, egli non la toccherà neanche. Vedete? Ogni animale ha un tipo particolare di cibo. Allo stesso modo, noi esseri umani abbiamo il nostro tipo di cibo. Quale? Frutta, latte, cereali e vegetali. I nostri denti sono adatti a questi cibi.

Se mangiate un frutto potete tagliarlo facilmente in pezzi con i vostri denti. Se mangiate un pezzo di carne, sarà difficile tagliarlo con questi denti. Una tigre però ha un tipo particolare di denti che le permettono di tagliare subito la carne in pezzi. Stiamo avanzando culturalmente, ma non studiamo affatto i nostri denti. Ci limitiamo ad andare dal dentista, questo è tutto. Questo è il nostro modo di avanzare nella civiltà. La tigre non va mai dal dentista. I suoi denti sono così forti che possono immediatamente strappare la carne cruda in pezzi, ma non c’è bisogno del dentista, perché lei non mangia mai niente che non sia naturale per lei. Noi mangiamo di tutto e perciò abbiamo bisogno dell’aiuto di un dentista. L’essere umano ha un particolare tipo di dovere che è quello di studiare e discutere della vita da bhagavata. Questo è il nostro dovere naturale. Dovremmo cercare di comprendere Bhagavan, Dio. La relazione tra Bhagavan e il bhakta, il devoto, si chiama bhagavata-dharma. Il dovere della vita umana è molto semplice: basta ascoltare ciò che riguarda Krishna. Krishna è Bhagavan, Dio la Persona Suprema e noi siamo Sue parti.

Supponiamo che io abbia dimenticato la mia casa. Ho lasciato la mia casa molto tempo fa e ho dimenticato mio padre. Perciò se qualcuno mi ricorda: “Conosci il Signore Tal dei Tali? È tuo padre. Tu giocavi e tuo padre ti aiutava…” In questo modo basta che lui parli di mio padre perché io mi ricordi della mia casa. Allo stesso modo noi abbiamo dimenticato la nostra relazione con Krishna. Se ascoltiamo parlare di Lui allora ricorderemo. È un metodo semplice. Dobbiamo soltanto ascoltare quello che riguarda Krishna. Krishna è nel cuore di ognuno e noi abbiamo dimenticato Krishna, nostro padre supremo, a causa della contaminazione materiale. Allora ascoltate con attenzione parlare di Krishna. Ora gentilmente lo state facendo. È un’opportunità molto buona. Vi ringrazio molto. Voi tutti siete ragazzi e ragazze giovani, ma molto fortunati. I vostri genitori e i vostri nonni non vengono qui, ma voi siete venuti perché siete fortunati. Continuate così, cercate di ascoltare ciò che riguarda Krishna. La vostra vita sarà piena di successo. Non avete nient’altro da fare. Non è necessario che diventiate professori o filosofi. No. Dio vi ha dato due orecchie e se voi con sottomissione e gentilezza le userete per ascoltare le anime realizzate, la vostra vita sarà un successo.


LA POTENZA DELL’ASCOLTO

In realtà questo sta accadendo. Tutti questi ragazzi e ragazze sono venuti da me in differenti parti del mondo solo per la potenza dell’ascolto. Non li ho corrotti; io non ho denaro. Essi stanno sacrificando tutto per me. Perché? Semplicemente perché mi hanno ascoltato. Questo è tutto. L’ascolto è molto potente. Essi sono ragazzi e ragazze dotati di cultura, laureati all’università. Non sto prendendoli in giro. Ascoltando comprendono l’importanza di questo movimento e gradualmente si convincono e si situano fermamente in questa pratica. Questo si chiama bhagavata-dharma. Stiamo dando a tutti l’opportunità di ascoltare ciò che riguarda Krishna. Naturalmente nel vostro paese questa è una novità, ma nel nostro, in India — nonostante che l’India sia decaduta sotto molti aspetti — un dibattito sul tema del bhagavata attira grandi folle. Noi abbiamo tenuto dibattiti sul bhagavata a Calcutta, a Bombay, a Delhi, a Madras, a Jaipur — città molto grandi. Trentamila persone sono state presenti ogni giorno per dieci giorni a Calcutta e a Bombay. Sebbene in India ci sia una propaganda per far dimenticare la coscienza di Krishna, come possono le persone dimenticare? Sono nate nella terra dove Krishna è apparso. Non possono dimenticare. Hanno avuto l’opportunità di nascere in India grazie alle loro attività pie del passato.

Krishna però è per tutti. Krishna non è solo per gli Indiani e per gli Indù. No. Krishna è per tutti. Nel vostro paese questo movimento per la coscienza di Krishna è iniziato nel 1966 a New York e gradualmente vede aumentare il numero degli studenti e delle nostre sedi. Continuate quindi gentilmente a coltivare quest’abitudine: ascoltate parlare di Krishna. Allora Krishna vi aiuterà. Egli è nel vostro cuore e vi aiuterà in ogni modo. Krishna dice: “Se una persona è veramente seria e sincera e costantemente impegnata nel mio servizio devozionale, io le do intelligenza.” Krishna è all’interno di tutti. Krishna è nel vostro cuore — nel mio cuore, nel vostro cuore, nel cuore di ognuno. In questo modo vi dà l’intelligenza. Quale tipo d’intelligenza? L’intelligenza per tornare a casa, da Dio. Queste conferenze sul bhagavata-dharma costituiscono un costante richiamo: “Mio caro essere vivente, per favore risvegliati, per favore risvegliati.” Jiva jago jiva jago gauracandra bole. Questo è il messaggio di Sri Caitanya Mahaprabhu. Egli dice: “Mia cara jiva, o essere vivente, gentilmente risvegliati. Questa è la tua opportunità.”


LIBERARSI CON IL SANTO NOME

Prima parlavo del canto di Narottama Dasa Thakura. Vorrei concludere. Egli dice:
hari hari biphale panama gonainu
manusya-janama paiya
radha-Krishna na bhajiya
janiya suniya bisa khainu
“Mio caro Signore, ho avuto questa preziosa forma di vita umana, ma l’ho sprecata per niente. Questa vita è fatta per comprendere Radha e Krishna, ma io non l’ho fatto. Perciò coscientemente ho bevuto del veleno.” A volte una persona prende il veleno per suicidarsi. Egli sa che non appena prenderà il veleno morirà. Ugualmente colui che non accoglie la coscienza di Krishna prende del veleno. L’opportunità di questa vita è diventare coscienti di Krishna e se voi non userete questa opportunità, questo significa bere coscientemente del veleno. Golokera prema-dhana hari-namasankirtana. Proprio come riceviamo dei suoni via radio da diversi paesi, dal mondo spirituale riceviamo la vibrazione: Hare Krishna, Hare Krishna, Krishna Krishna, Hare Hare / Hare Rama, Hare Rama, Rama Rama, Hare Hare. Rati na janmilo kene tay: “Non sono riuscito a sviluppare attaccamento a questa vibrazione trascendentale.” Samsara-bisanale, diba-nisi hiya jwale, juraite na koinu upay: “Continuo a soffrire a causa del veleno di questo modo di vivere materialistico e non ho cercato di uscirne prendendo rifugio nel maha-mantra.

Poi Narottama Dasa dice, brajendranandana yei, saci-suta hoilo sei: “In quest’era la stessa Persona Suprema, Dio, che è apparso cinquemila anni fa come figlio di Nanda Maharaja — lo stesso Krishna è apparso come figlio di madre Saci.” Il nome della madre di Sri Caitanya era Saci Devi. Balarama hoilo nitai: “Lo stesso Balarama che apparve come fratello maggiore di Krishna è apparso come Nityananda.” Qual è il compito di Sri Caitanya e di Nityananda Prabhu? Dina-hina jata chilo, hari-name uddharilo — liberare col santo nome le anime cadute e infelici. Ci sono due tipi di persone nel mondo materiale. Il primo commette peccati e l’altro è afflitto dalle reazioni dovute ai peccati. Papi-tapi. Questa è la nostra situazione. In questa vita soffro per le reazioni delle mie passate attività empie e creo un altro insieme di attività empie che mi faranno soffrire nella prossima vita. Hari-name uddharilo: tutti però possono essere liberati semplicemente cantando Hare Krishna, Hare Krishna, Krishna Krishna, Hare Hare / Hare Rama, Hare Rama, Rama Rama, Hare Hare.

Vi ringrazio moltissimo.